storie di moda

Lenanà. Il kimono Made in Italy

Kimono easy-chic, versatili ed esclusivi, realizzati con tessuti preziosi per esaltare il fascino delle donne

di Elena Misericordia
05 Lug 2023 - 05:00

Mariacristina e Simona sono due amiche, colleghe e imprenditrici, accomunate da un sogno: creare capi originali e ricercati ispirati al Giappone. Insieme sono le fondatrici del luxury brand Lenanà, con il quale firmano kimono super versatili realizzati con stoffe preziose. È così che l’abito tradizionale della cultura giapponese, la cui origine risale a più di mille anni fa, conquista la donna contemporanea dal gusto più raffinato.

Lenanà. Il Kimono Made in Italy

1 di 13
© Ufficio stampa © Ufficio stampa © Ufficio stampa © Ufficio stampa

© Ufficio stampa

© Ufficio stampa

Non solo kimono, in realtà, ma anche soprabiti, camicie e accessori, che ne riproducono il design, in un caleidoscopio di colori.

Ogni pezzo, unico ed esclusivo, è confezionato a Milano da mani esperte, che curano con attenzione dettagli e finiture, secondo i canoni dell’eccellenza sartoriale Made in Italy. 
Le creazioni Lenanà si rivolgono a tutte le donne che amano distinguersi con garbo per la loro sofisticata eleganza, in qualsiasi occasione, da quella più formale a quella più casual, dall’ufficio al divano, ma anche in una serata mondana.

Chi sono Mariacristina e Simona? Quali sono le vostre origini?

Mariacristina: la mia vita si è svolta per la maggior parte all’estero, arricchendosi di esperienze e stimoli diversi. All’età di tredici mesi, con la mia famiglia, mi sono trasferita in Turchia al seguito di mio padre che era stato chiamato ad Izmit, vicino ad Istanbul, per aprire la “Factory of Champions” di Pirelli per la produzione di pneumatici da competizione; successivamente abbiamo vissuto cinque anni in Grecia e poi negli Stati Uniti. Sono quindi rientrata in Italia per gli studi universitari. Tuttavia, in quel periodo, avevo deciso di intraprendere parallelamente anche la mia prima esperienza lavorativa. E, come spesso accade, abbandonai l’Università per dedicarmi esclusivamente al lavoro. Ho svolto il ruolo di commerciale e di PR nei settori del turismo, medico e della finanza. Quando mi sono sposata, insieme a mio marito ed in ragione della sua professione, ho ricominciato a viaggiare: abbiamo vissuto in Svizzera, a Parigi e a Shangai finché, complice la pandemia, siamo rientrati stabilmente in Italia. Ormai i figli erano cresciuti e ho sentito il desiderio di avere una dimensione tutta mia anche dal punto di vista lavorativo. È stato così che ho conosciuto Simona, con la quale si è subito creata una naturale sintonia. I nostri caratteri, infatti, si compensano. Delle due io sono quella più precisa e riflessiva, lei invece ha un’indole più creativa ed esuberante. Tuttavia, ci accomunano l’educazione familiare e culturale, condividiamo gli stessi valori e abbiamo un ottimo feeling. 

Simona: Dopo il diploma, in considerazione della mia naturale inclinazione ad aiutare il prossimo, avrei voluto studiare medicina. Tuttavia, per motivi familiari, in conseguenza alla scomparsa prematura di mio padre, decisi di iscrivermi alla facoltà di farmacia, in modo da poter seguire un percorso affine ma più breve, che mi consentisse di realizzare il mio sogno di diventare mamma e di dedicarmi, al tempo stesso, anche ai figli. Nel corso degli anni sono diventata responsabile di una multinazionale per la sede di Milano, ma all’età di cinquantasei anni ho iniziato un nuovo capitolo della mia carriera professionale presso un alto brand di cosmetici giapponesi. Lì una collega era solita indossare dei kimono molto originali che le stavano benissimo. Io e Mariacristina ci siamo rese conto che la passione per questo capo di abbigliamento veniva apprezzata e condivisa anche sui social…ci siamo quindi dette: “questa è la nostra strada per il futuro!”.

Quando e com’è nato quindi il brand Lenanà? Come mai la scelta di questo nome?

Lenanà è nato a novembre del 2022. Entrambe abbiamo lasciato l’azienda di cosmetici per cui lavoravamo nel mese di luglio e, dopo poco tempo, abbiamo dato corpo alla nostra idea. Il nome del brand è frutto di una attenta ricerca. Le-nanà siamo noi due, Mariacristina e Simona. La scritta appare in verticale sull’etichetta, che apponiamo sulla schiena dei nostri capi; secondo la tradizione giapponese, infatti, sul retro dei kimono veniva riportato lo stemma di famiglia. Compare inoltre la eta greca, che in realtà corrisponde al modo di Simona di riprodurre la “n”, molto simile anche a un ideogramma giapponese. 

Perché il kimono? Cosa rappresenta per voi questo capo di abbigliamento?

Il Kimono è un capo particolare che, per la sua linea fluida, sta bene a tutte le donne. Il taglio così morbido, infatti, lo rende adatto a qualsiasi forma del corpo femminile. Conquistate dalla versatilità di questo indumento, abbiamo deciso di dare libero sfogo alla nostra creatività, interpretandolo come una tela su cui riversare la nostra visione della vita, colorata e vivace.

Che importanza assumono artigianalità Made in Italy e qualità dei materiali nell’ambito della vostra produzione?

I nostri kimono sono 100% Made in Italy. Sono capi unici ed esclusivi, in quanto non sono realizzati in laboratorio, ma vengono confezionati uno ad uno da una sarta, che lavora per noi secondo la più antica tradizione artigiana: ne consegue che nessun pezzo sarà uguale all’altro. Utilizziamo soltanto tessuti di massimo pregio, frutto di una selezione accurata, che parte dai mercati, dove ci piace andare a caccia di sete preziose, sino ai negozi specializzati. Un altro punto di forza dei nostri kimono consiste nella massima cura delle finiture e dei dettagli.

Come si manifesta il vostro impegno nei confronti della sostenibilità ambientale?

Le nostre collezioni vengono realizzate sfruttando tutti i ritagli di tessuto per minimizzare gli sprechi. Come dicevamo, inoltre, la produzione avviene in Italia, attraverso le mani sapienti di una nostra sarta; questo ci permette anche di garantire condizioni eque, di lavoro e di retribuzione, valorizzando le risorse del nostro territorio.

Come sono le donne Lenanà alle quali vi rivolgete?

Il nostro è un marchio inclusivo che si rivolge a tutti, senza nessuna distinzione. Non esiste quindi una figura di riferimento. I kimono Lenanà possono essere indossati da chiunque desideri sfoggiare capi colorati e versatili, che esaltino la bellezza naturale delle forme di ciascun corpo, accarezzando con garbo la silhouette.

Progetti e sogni per il futuro?

Desideriamo ampliare la gamma di prodotto per rendere i nostri capi portabili da tutti, uomini e donne, in qualunque momento della giornata. I nostri kimono infatti sono molto preziosi e, per questa ragione, si rivolgono principalmente ad un pubblico di élite con occasioni d’uso più mondane. Stiamo quindi pensando di proporre, in alternativa, delle tute casual-chic in maglia abbinate a kimono dello stesso filato, che possano essere indossate da mattina a sera, garantendo il massimo comfort, pur mantenendo quella caratteristica di eleganza che contraddistingue il brand. Attualmente il nostro showroom è un piccolo spazio ricavato nel cortile interno di uno stabile. Il sogno è quello di aprire presto una sede interamente nostra, affacciata su strada, dove le persone ci vengano a trovare, in un ambiente familiare di condivisione. Immaginiamo di arredarla proprio come una casa con delle comode poltrone e anche un angolo cucina. Il sogno è che i nostri clienti, sempre più numerosi, si possano ritrovare per una chiacchiera ed un caffè tra amici, oltre che per lo shopping.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri