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Réveli. L’arte di indossare un gioiello che custodisce emozioni

Gioielli Made in Italy dal design essenziale per un tocco di classe quotidiana

di Elena Misericordia
15 Mag 2024 - 05:00

Réveli è il brand di gioielli nato a Milano nel 2022 per celebrare l’autenticità delle emozioni. Bijoux dal design pulito ed essenziale, realizzati con materiali di alta qualità, quali argento sterling 925, oro 18K, pietre semipreziose e zirconi. 

Réveli. L’arte di indossare un gioiello che custodisce emozioni

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© Ufficio stampa
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Anelli, orecchini e ciondoli dall’estetica senza tempo, moderni e originali, tattili ed ergonomici, concepiti per adattarsi all’umore e alla sensibilità individuale di chi li indossa. Il design sobrio e lineare è ravvivato da una sapiente pennellata di colore: un vibrante accento luminoso che rappresenta il cuore prezioso dei gioielli Réveli

Le forme si sono evolute nel tempo, a partire dal semplice design bombato sino ad arrivare agli anelli e orecchini “Duo”. Nella linea di base, lo smalto ricopre la parte interna del bijoux, in modo tale che la superficie colorata sia a contatto diretto con la pelle, come in un rapporto intimo e personale. La superficie esterna, invece, brilla e riflette luce; questo effetto è rafforzato nella versione con pavé. La linea “Duo” si compone di due fasce d'argento mobili, bombate all'esterno e piatte all'interno, che, grazie alla loro fluidità, scorrono l'una sull'altra formando, attraverso questa giocosa sovrapposizione, un gioiello unico. 

Questi gioielli minimal, audaci e sinuosi, ma mai vincolanti, sono realizzati interamente in Italia, collaborando con artigiani orafi locali, per garantire competenza tecnica e qualità costante. Lo smalto è applicato manualmente da artigiani di Valenza. Un’attenzione particolare viene rivolta al tema della sostenibilità ambientale: la produzione avviene infatti in piccole quantità, per evitare scorte di magazzino, e ogni pezzo è pensato per durare nel tempo, oltre le tendenze di stagione e le mode del momento.

Gioielli di pregio, confortevoli e funzionali, che si adattano a ogni guardaroba, privilegiando il rapporto profondo con la autentica personalità, i ricordi e la storia di vita, di chiunque li indossi, in una visione strettamente connessa all’essenza personale di ogni individuo.
 

Quando e com’è nato il brand Réveli?

Tutto ha avuto inizio in un piccolo laboratorio di coworking nel 2017. Dopo aver completato la scuola di gioielleria, abbiamo cominciato a creare i primi anelli e orecchini in argento con pietre. Avevamo un account Instagram e un nome completamente diverso. Nei primi anni di attività vendevamo ai nostri amici e agli amici dei nostri amici. Qualcuno iniziava conoscerci anche attraverso i social. La nostra audience cresceva organicamente grazie al passaparola. Poi ci siamo trasferiti nello spazio di un nostro conoscente, dando vita a un laboratorio essenziale. Con l’avvento della pandemia, le attività produttive si sono interrotte e abbiamo rivolto il nostro interesse all’ambito della formazione: sono stati organizzati molti corsi di storia del gioiello, di disegno, di marketing e persino di gemmologia, anche con la partecipazione di importanti realtà americane. Si è trattato di una pausa preoccupante, ma al tempo stesso molto stimolante, perché da questo vortice di studio, stimoli, solitudine e riflessione, è nato in noi un nuovo concetto di gioiello e con esso la voglia di raccontarlo e condividerlo. In quel momento abbiamo avvertito la necessità di definire il nostro percorso e la nostra estetica. Questa sfida ha richiesto lo sviluppo di un nostro linguaggio. Proprio dal desiderio di creare e condividere è nato Réveli.

Quali sono le cifre stilistico-distintive dei vostri gioielli?

Lavoriamo l’argento e le pietre, ma il nostro imprinting rimane l’alta gioielleria, con i suoi standard elevati. Nelle nostre creazioni i bordi per lo smalto sono ridotti al minimo, gli spigoli e le proporzioni sono studiati per garantire comodità: il gioiello ha un rapporto diretto con il corpo e quindi può esistere solo in armonia con esso. Lavorare con l'argento è paradossalmente più difficile che lavorare con l'oro, poiché qualsiasi imperfezione è visibile. Noi lo lucidiamo in modo da ottenere una superficie a specchio, ricreando iridescenze lunari, valorizzate da un design semplice ed essenziale, mai pomposo. 

Che importanza assumono artigianalità Made in Italy e qualità dei materiali nell’ambito della vostra produzione?

Come dicevamo, lavoriamo principalmente con l’argento, usando l’oro solo per particolari soluzioni tecniche, come le chiusure degli orecchini. La scelta dell’argento è stata dettata del desiderio di colmare una lacuna di mercato: in Italia c’è una mancanza di gioielli in argento, dal design unico e a prezzi accessibili. Abbiamo così deciso di posizionarci proprio in quello spazio vuoto. Tuttavia, comprendiamo che l'argento possa non essere adatto a tutti. L’obiettivo, per il prossimo futuro, è quello di sviluppare le nostre collezioni anche in oro e altri metalli. Diamo tanta importanza all'ergonomia. Tutti i gioielli dovrebbero offrire libertà di movimento, evitando strutture troppo rigide e restrittive. La nostra lega, inoltre, si compone esclusivamente di materiali ipoallergenici di alta qualità, che offrono una piacevole sensazione al tatto. Nel nostro piccolo, tentiamo di preservare e mantenere vive le tradizioni orafe locali: nella nostra ricerca di artigianalità e autenticità, collaboriamo strettamente con maestranze di alto profilo, situate a Milano, Valenza e Novara. L’Italia è uno dei pochi paesi dove il know how artigiano – per noi aspetto importantissimo – ha ancora un valore immenso. Purtroppo ci vorrebbero delle politiche ad hoc per sostenerlo e tutelarlo come merita.

In cosa consiste la nuova collezione Etch? Come mai la scelta di questo nome?

La parola inglese "Etch", incisione, evoca l'idea di lasciare un segno duraturo, un’impronta. I nostri gioielli portano il segno della nostra individualità, rivelano noi stessi: come viviamo, di cosa abbiamo paura, che tipo di relazioni abbiamo con gli altri. Sono gioielli scelti istintivamente, come pezzi di un puzzle che si adattano all'umore, basandosi sulle associazioni e sui ricordi che il colore rappresenta; un sigillo colorato, guardiano della nostra memoria e dei momenti vissuti – felici o tristi che siano –, nato per custodire ciò che ci rende più forti, per riempire le nostre giornate di gioia e ispirazione.

A cosa si ispira e quale messaggio vuole veicolare?

Nella preistoria i gioielli erano già parte integrante della nostra esistenza. Prima ancora che ci fossero testimonianze scritte, i monili rappresentavano una parte importante della nostra cultura e della nostra identità, testimoniando l'evoluzione dell'esperienza umana in termini economici, sociali e creativi. Abbiamo sempre attribuito poteri e significati agli oggetti inanimati. Che sia vero o meno, è un modo splendido per trovare conforto e sicurezza in un mondo sempre più stressante e frenetico. Vogliamo creare bijoux che racchiudano questo significato e che portino con sé un sentimento. Gioielli non comuni, diversi da quelli degli altri, talismani che rappresentino la persona che li indossa, creando intime connessioni con essa.

Qual è il ruolo del colore nelle vostre creazioni? 

Il colore attira, è qualcosa di emotivo e personale. Vogliamo raccontarci e raccontare gli altri attraverso il colore. Mentre le parole possono essere complesse e ambigue, i colori trasmettono messaggi emozionali, immediati e universali. Essi diventano uno strumento di espressione che può essere facilmente compreso e apprezzato da tutti. Ogni pezzo mostra una sua specifica relazione con il colore. Nei modelli bombati, lo smalto copre la parte interna dell'anello, in modo che la superficie variopinta sia a contatto con la pelle. Quel tocco di colore diventa una nota soggettiva che rappresenta il riconoscimento di sè stessi e l’attenzione introspettiva. Con l’evoluzione stilistica della collezione e il lancio dei modelli duo e lines, il potere del colore si apre al mondo: da pudico dettaglio si trasforma in messaggio, comunicazione e condivisione. Il colore affiora in superficie sotto forma di schegge colorate che, interagendo e riflettendosi tra loro, creano caleidoscopiche emozioni.

A quale pubblico vi rivolgete?

Ci rivolgiamo a un pubblico eterogeneo. All'inizio abbiamo cercato di definire il nostro "buyer-persona", ma abbiamo capito che le categorie standard non sono sempre applicabili nella pratica. I nostri gioielli sono indossati da studentesse, donne in carriera e signore determinate, alla ricerca di oggetti che le raccontino. In ogni caso, donne dallo spirito audace e coraggioso, che scelgono gioielli capaci di rispecchiare la loro personalità. 

Progetti e sogni per il futuro?

Ci auguriamo di continuare a creare gioielli di rottura, in grado di infrangere canonici preconcetti di uniformità, andando così a celebrare l'individualità di ciascuno. Attualmente vendiamo principalmente in Italia, ma vorremmo espanderci al resto d'Europa. Uno dei nostri obiettivi a lungo termine è l’Asia, ma, per adesso, ogni nostro passo è allineato con le nostre possibilità, sia a livello aziendale che personale. Attualmente i nostri gioielli sono disponibili nel nostro shop online e in un concept store nel centro di Bologna. A giugno apriremo uno temporary a Milano, in porta Venezia, e siamo alla ricerca di un nuovo spazio più ampio per ospitare il laboratorio e lo showroom. Ovviamente la creatività non si ferma e siamo al lavoro sulla prossima collezione: ci piacerebbe anche sperimentare una collaborazione con un artista. Sicuramente, per ora, tutti i nostri sforzi rimangono concentrati su una crescita qualitativa piuttosto che quantitativa. 
 

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