storie di moda

Tonello. L’abbigliamento sartoriale sostenibile e innovativo

Le collezioni del brand veneto coniugano qualità, linee classiche e materiali innovativi per un’eleganza senza tempo

di Elena Misericordia
26 Gen 2022 - 05:00

Tonello, brand di abbigliamento che affonda le proprie radici nel campo dell’eccellenza sartoriale Made in Italy, nasce negli anni duemila dalla passione e dall’esperienza artigiana di due generazioni.
La famiglia Tonello scommette sull’innovazione e sulla sostenibilità, scegliendo materiali e partner in linea con i propri valori, affinché la moda sia sempre più eco-responsabile.
 

Tonello. L’abbigliamento sartoriale sostenibile e innovativo

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© Ufficio stampa
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In un mondo in cui il “fast-fashion” regna sovrano, l’azienda crede ancora in capi confezionati con cura, dalla vestibilità perfetta, con quel taglio che solo l'esperienza sartoriale riesce a creare, senza mai dimenticare l’importanza dell’innovazione: bisogna rinnovarsi ogni giorno, con la ricerca costante di tessuti sempre più performanti e confortevoli, ma nel pieno rispetto dell’ambiente, ad impatto ecologico zero. 

Con l’obiettivo di creare bellezza, le collezioni Tonello coniugano qualità e materiali innovativi per un’eleganza senza tempo. I capi sartoriali del brand veneto si rivolgono a uomini e donne che vogliano esplorare la miglior versione di se stessi, indossando abiti di massimo pregio dal design avvolgente ed armonioso.

Claudio – Claudio Tonello, AD Claudio Tonello Srl –, quando e com’è nato il brand Tonello? Possiamo parlare di una “storia di famiglia”?

Tonello è nato negli anni 2000. Leitmotiv del brand: passione e amore per la qualità e la sartorialità. Si può parlare senz’altro di una “storia di famiglia”, una passione che ha preso vita da mio padre quando, a soli otto anni, aspettava con ansia la campanella di fine orario scolastico per andare dal sarto ad imparare il mestiere. Negli anni del dopo guerra, in Veneto, l’arte del cucire era un’abilità, un dono che poteva rendere una persona davvero importante. Mia mamma, invece, era una ricamatrice e per molti anni ha creato una linea per bambini. E poi ci sono io che fin da piccolo ho respirato l’arte e la moda con grazia e trasporto. Amavo condividere questa passione con i miei genitori, da bambino partecipavo entusiasta alle sfilate di moda, fiero di indossare il mio “doppio petto” a soli sei anni. Il brand Tonello è nato quindi grazie al know-how costruito dalla famiglia nel tempo e alla voglia di creare qualità, attraverso un design sofisticato e contemporaneo, che vesta con armonia le diverse silhouette e corporature. Siamo veneti, amiamo il nostro paese; l’Italia ha tutto quello che chiunque possa desiderare: storia, cultura, arte, natura, ingegno, passione…caratteristiche positive che apprezziamo e vogliamo alimentare con il nostro lavoro. Ed è per questo che da sempre, contrariamente ad altri brand, abbiamo scelto di lasciare che ogni processo produttivo si svolga nella nostra azienda, in Italia. Per noi il Made in Italy non è soltanto una frase da scrivere su un’etichetta, ma una scelta radicata, che significa anche sostenibilità e consapevolezza.

Quali sono le cifre stilistiche dei vostri capi di abbigliamento?

Un elemento distintivo di Tonello è il drop 8: siamo nati proponendo questa struttura del modello che permette di conferire armonia al busto attraverso una giacca. Le caratteristiche stilistiche uniche dei nostri capispalla sono riconducibili alla vestibilità sinuosa di un drop superslim e ad un design minimale molto lineare. I nostri completi uomo e donna sono icona di eleganza. Questa è la nostra firma sartoriale, che imprimiamo in ogni collezione perché sia davvero senza tempo.

Che importanza assume l’artigianalità sartoriale nell’ambito della vostra produzione?

Per costruire una giacca Tonello occorrono circa 360 operazioni. I metodi della tradizione sartoriale sono rigorosi per una resa eccellente dei capi.  Ogni passaggio è accuratamente controllato. L’artigianalità della nostra produzione ci consente di creare capi con amore e passione, ponendo attenzione al processo, ma anche ai singoli piccoli dettagli di ogni modello. Nel libro “Il sarto bambino” è racchiusa la storia di mio padre sin dalla sua nascita, ripercorrendo le tappe di questa grande passione per l’antico mestiere del sarto, fino a giungere all’esperienza maturata sul campo, che ha trasferito alla nostra famiglia, oltre che naturalmente nei nostri capi.

E la sostenibilità? Come si manifesta, in concreto, la vostra attenzione verso il nostro meraviglioso pianeta?

Come anticipato, ci riteniamo sostenibili da prima che diventasse un termine così di moda. Come dice mia moglie Alessia: “Siamo un’azienda con un’anima sostenibile”. Operativamente questo concetto si traduce in collezioni pensate per comporre dei guardaroba di qualità, sia per materiali che per outfit, che rivolgano lo sguardo al necessario e non al superfluo. I nostri stessi fornitori sono prevalentemente italiani. Da anni abbiamo introdotto il progetto T-Earth: capsule completamente sostenibili, dall’upcylce a tessuti certificati, compreso il packaging.

Tra i vostri valori aziendali anche la “creazione di bellezza”; in che senso?

È l’abito che fa il monaco o il monaco che fa l’abito? Secondo noi la sartorialità è un’esperienza “educativa” che porta l’individuo ad esaltare la propria bellezza. Come diceva mia nonna: “Meglio pochi capi ma di qualit,  che ti rendano armonioso e bello quando ti guardi allo specchio”. Da sempre ricerchiamo il perfetto connubio tra materiali e costruzione sartoriale. Per noi è fondamentale lo studio del design e dell’armoniosità delle proporzioni auree. Ma su questo punto non mi dilungo… ogni cuoco ha i suoi ingredienti segreti!

Com’è nata la vostra collaborazione con l’artista Chiara Del Vecchio? Nell’ottica di questa fusione tra arte e moda, in cosa consiste il progetto Echo?

L’incontro con Chiara è stato casuale… ci siamo conosciuti ad una cena di amici comuni e da subito è nata una forte empatia. È stato un connubio di arte e passione che ha evidenziato l’amore condiviso per il nostro Paese. Chiara, artista che esplora la percezione attraverso l’uso del colore spruzzato con l’aerografo, era da poco rientrata in Italia, dopo aver vissuto per anni all’estero, portando l’arte italiana contemporanea nel mondo. La sua grazia e la sua capacità introspettiva si sono subito avvicinate alla visione del design di Tonello. È nato così il progetto Echo, creato personalmente da Chiara, dopo aver conosciuto la nostra realtà aziendale e sposato l’obiettivo di rappresentare la rinascita della bellezza che si espande senza tempo. Ogni capo è realizzato interamente a mano come un’opera d’arte, da indossare e da vivere.

Progetti e sogni per il futuro di Tonello?

Abbiamo veramente tantissime idee per le nostre linee e per la nostra azienda. In quanto artigiani, come già evidenziato, la nostra struttura operativa è orientata alla sostenibilità sin da tempi non sospetti. Tonello crede nei progetti che supportino il benessere dell’individuo. Prima dell’arrivo di questa innominabile pandemia, abbiamo attivato “My Tonello”, un progetto sartoriale a tutti gli effetti. Questa forzata “pausa di riflessione” ci ha offerto lo spunto per un’innovazione di servizio che oggi siamo in grado di offrire ai nostri clienti. Design, qualità e Made in Italy sono da sempre i nostri valori fondanti; oggi però ci stiamo spingendo ad introdurre qualcosa di particolare e decisamente contemporaneo nell’utilizzo stagionale dei capi, valorizzando gli abiti d’eccellenza. Stay tuned…presto ve ne parleremo!

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