Veronica Iorio. La moda che nasce dalle fiabe
© Ufficio stampa
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Abiti femminili e sofisticati per le eroine moderne in perfetto equilibrio tra fantasia e realtà
Veronica Iorio, giovane fashion designer campana, veste le principesse contemporanee traendo ispirazione per i suoi fantastici abiti dal mondo incantato delle fiabe. Veronica è una stilista in bilico tra fantasia e pragmaticità, capace di interpretare la vita come fosse un’opera d’arte.
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In occasione della Milano Fashion Week, lo scorso mese di settembre, ha lanciato la sua prima collezione che si ispira, in particolar modo, ad Alice nel Paese delle Meraviglie.
Creazioni per donne dalla personalità complessa e multiforme, che vivono in un mondo senza regole o restrizioni, in cui l’imperativo è essere se stesse, esaltando le proprie molteplici sfaccettature caratteriali.
’immaginario delle favole di bambina, retaggio di un’infanzia felice, rivive nella scelta dei tessuti leggeri e dei colori pastello, lasciando però sempre ampio spazio al bianco e al nero, in un arcobaleno di sette colori vitaminici e vibranti: blu cielo, giallo, glicine, rosso, azzurro intenso.
La collezione spazia dai modelli più rigorosi e maschili, come i tuxedo e le giacche di rigida struttura, a quelli iperfemminili e morbidi, come le gonne a balze plissè e le camicie vaporose in tulle, impreziosite da romantici ricami di stelle, cuori e lune in lurex.
Una collezione coraggiosa e rispettosa del momento storico in cui nasce, a tratti cauta ma sempre sofisticata e di qualità maniacale, interamente prodotta in Italia, a sostegno di una ripresa che celebra la nostra eccellenza, insieme alla capacità di ritornare sul mercato più forti e più competitivi di prima.
Chi è Veronica Iorio? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?
Sono nata e cresciuta a Napoli, in una famiglia numerosa: ho una gemella, una sorella e un fratello minore, che oggi collabora con me occupandosi della parte commerciale del mio brand. Dopo gli studi linguistici, mi sono iscritta all'università di architettura e quindi mi sono laureata in design per la moda. Piano piano, mi sono avvicinata all’idea di creare qualcosa di solamente mio.
Quando e com’è nata la tua passione per la moda? Esiste un episodio significativo della tua vita che ti abbia fatto capire che “da grande” saresti diventata una fashion designer?
Questa grande passione non è nata in un momento particolare, in realtà sono sempre stata molto creativa sin da bambina; la cosa che adoravo, e che adoro ancora fare, è disegnare: crescendo ho cominciato ad appassionarmi ai figurini e alla moda in generale, che considero una forma d’arte. Ho capito che attraverso di essa potevo esprimere le mie emozioni e ciò che sono, e soprattutto vestire le donne per farle sentire ancora più belle.
Quali sono le cifre stilistiche di questa tua prima collezione? E la camicia che ruolo svolge?
Per questa prima collezione mi sono ispirata un po' al mondo "Wonderland", dove le donne sono principesse guerriere, quindi molto femminili ma, allo stesso tempo, forti e determinate. La camicia è una parte fondamentale della mia collezione, proposta qui in tre misure: corta, lunga e chemisier. Penso che la camicia, un capo in origine prettamente maschile, sia un elemento super versatile e molto sexy, se indossato da una donna.
L’ispirazione da dove arriva?
Fonte della mia ispirazione è la donna, più in generale l’universo femminile. La donna non è mai una “cosa” sola; per questo la mia collezione è così versatile e si adatta alle diverse personalità e ruoli che le donne rivestono nella società: lavoratrici, mamme, figlie, amanti del glamour, ma anche di uno stile casual più facile da indossare nella vita quotidiana.
Tra i grandi stilisti di tutti i tempi, quali sono i tuoi modelli di riferimento?
Amo moltissimo Christian Dior, rivoluzionario e capostipite di una nuova generazione di stilisti, a partire dalla sua prima collezione, che uscì nell’immediato dopoguerra, segnando una nuova era nella storia della moda.
A quale figura femminile ti rivolgi?
Amo le icone del passato ed è a questi personaggi forti e dalla spiccata femminilità che m’ispiro per le mie creazioni: Audrey Hepburn, Grace Kelly, Marlene Dietrich, Twiggie. La donna alla quale mi rivolgo è forte e indipendente, ma al tempo stesso femminile e romantica; seppure adulta e consapevole, non rinuncia al suo lato fanciullesco. È in grado di indossare con disinvoltura lo stesso capo al lavoro e a cena: i vestiti sono i suoi alleati per esprimere il proprio stile e la propria personalità.
Che importanza assume il Made in Italy per te, soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo vivendo?
Aver creato un marchio Made in Italy per me è molto importante. Credo sia fondamentale sostenere le proprie origini e radici, anche se la ricerca di Brand Finance colloca l'Italia solamente al nono posto nella classifica mondiale. Grazie alla nostra eccellenza, siamo nel cuore dei consumatori stranieri, ma agli occhi degli investitori restiamo ancora indietro.
Chi è Veronica nella vita privata? Interessi e passioni nel tempo libero?
Sono una ragazza un po’ introversa, per questo amo stare con la mia famiglia e con gli affetti di sempre. Mi piace scrivere e qualche volta dipingere, ovviamente amo disegnare e per ultimo, ma non per ordine di importanza, amo tantissimo leggere, è uno dei miei passatempi preferiti e anche una necessità: non esco mai di casa senza un libro nella mia borsa.
Cosa sogni per il tuo futuro? E per quello del tuo brand?
Nel futuro mi auguro di crescere sempre di più come stilista e, di conseguenza, di far crescere insieme a me anche il brand che porta il mio nome. Credo che con la perseveranza, la disciplina, il lavoro e lo studio, le soddisfazioni – prima o poi – arrivino sempre.