L'Antropocene non è un'era geologica: idea bocciata dopo 15 anni di dibattiti

L'Antropocene non è un'era geologica: una sottocommissione dell'Unione Internazionale delle Scienze Geologiche ha respinto, dopo 15 anni di dibattito, l'idea di mettere fine all'Olocene (la fase geologica iniziata 11.700 anni fa alla fine dell'ultima era glaciale) per definire una nuova era. Di conguenza, l'Antropocene non può essere considerata l'era in cui sono visibili gli impatti umani sul pianeta. Una bocciatura formale ma che, secondo la rivista "Nature", è stata ora contestata da parte della stessa commissione.

 Da diversi anni si discute tra gli specialisti del settore la possibilità di riconoscere anche in modo formale l'inizio di una nuova era geologica dovuta all'impatto umano. Una diatriba scientifica che tra geologi si era focalizzata nel cercare di definirne l'inizio con l'anno 1952, data da cui appaiono nei sedimenti tracce di plutonio dovute ai test atomici nonché anche tracce di microplastiche, pesticidi e altri inquinanti prodotti dall'uomo.

 Dopo lunghe discussioni, una specifica sottocommissione per la Stratigrafia del Quaternario della Iugs (Unione Internazionale di Scienze Geologiche) ha messo ai voti la questione. Il risultato, con 12 contrari e 4 a favore, ha quindi bocciato la riforma.

Tuttavia, "Nature" riferisce che una parte della commissione ha ufficialmente chiesto l'annullamento del voto perché "il presunto voto è stato effettuato in violazione degli statuti della Commissione internazionale di stratigrafia". 

 La parola è stata coniata dal chimico e premio Nobel olandese Paul Crutzen. Con essa si indica, letteralmente, “l’era dell’uomo”, ovvero una fase caratterizzata dall’impronta dell’essere umano sull’ecosistema globale.