Una famiglia canadese ha messo al bando internet, tablet e ogni tecnologia che sia stata introdotta dopo quell'anno; l'obiettivo è quello di far riscoprire ai figli l'infanzia di una volta
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Il 1986 fu un anno ricco di eventi e momenti passati alla storia. Ad agosto i Queen si esibiscono insieme per l’ultima volta dopo aver registrato, sempre nello stesso anno, l’album dal vivo “Live at Wembley ‘86”. Ai Mondiali di calcio messicani, Maradona segna due gol all’Inghilterra, uno di mano e l’altro scartando mezza squadra avversaria.
Accadono anche tragedie di portata planetaria. A gennaio esplode durante il decollo lo Space Shuttle Challenger, provocando la morte dei sette astronauti a bordo; ad aprile la centrale di Chernobyl fa tremare il mondo e sprigiona in tutta Europa la sua nube radioattiva. In questa cornice, in Canada, Blair e Morgan McMillan nascevano e successivamente decidevano di passare la vita insieme.
Passati 27 anni, questa tranquilla famiglia dell’Ontario ha deciso di tornare indietro nel tempo, proprio ai tempi della loro infanzia. La scelta è stata presa dopo alcuni comportamenti dei due figli nati dalla loro unione. Un viaggio nel passato che durerà 365 e servirà, dicono Blair e Morgan, a far capire ai bambini com’era l’adolescenza prima di computer, tablet e lettori mp3.
I figli Trey e Denton, 5 e 2 anni, infatti non sanno cosa voglia dire giocare in cortile, inseguire un pallone e stare all’aria aperta, assorbiti fin dalla nascita da internet e iPad. Da qui la decisione dei genitori: tecnologia post ’86 messa da parte e una vita che possa ricordare il più possibile quella di quel periodo, fino all’aprile del 2014. L’unico strumento recente rimasta in casa è la macchina, una Kia del 2010, con la quale la famiglia ha recentemente fatto un viaggio attraverso gli Stati Uniti, armati di cartina stradale invece che di Gps.
Il revival comunque non comprende solo l’aspetto tecnologico. Il padre e i figli si sono acconciati come imponeva la moda anni Ottanta e le mensole ora solo colme di libri. L’obiettivo è quello di “far crescere i fratellini proprio come siamo cresciuti noi”, dicono i McMillan al “Toronto Sun”, che nel frattempo hanno anche cambiato casa, trasferendosi in una costruzione di quegli anni. Gli aspetti negativi però non mancano, visto che Blair ha perso un partner in affari a causa del suo “vecchio” stile di vita. La sfida sta proprio qui, tornare indietro di oltre un quarto di secolo senza subire ripercussioni quando tutto sarà finito. “Doc” e Marty McFly in “Ritorno al futuro” dimostravano che questi sbalzi spazio-temporali non funzionavano alla perfezione e che l’impatto con la realtà era più duro del previsto. La prova del nove ora è affidata ai McMillan.