PROGETTO FOTOGRAFICO

"Reality Project", nudi senza ritocchi: in fotografia la verità è bellezza

Soggetti normali, fotografati nudi nel proprio habitat e senza post produzione. E' il progetto lanciato dallo studio fotografico milanese Alma Photos

11 Dic 2013 - 09:38
 © Alma Photos

© Alma Photos

Di nudi, più o meno artistici, sono piene le riviste e i media. Ma sempre più difficile trovare fotografie che non siano passate sotto l'arma del fotoritocco. Esattamente l'opposto dell'obbiettivo di "Reality Project", un progetto fotografico lanciato da due fotografi milanesi, Alessandro Viganò e Matteo Scarpellini, con lo scopo di portare sotto i riflettori la bellezza reale, quella di persone normali, fotografate nel loro contesto e al naturale.

Sono già tredici i servizi pubblicati su www.realityproject.net lanciato da Alma Photos, lo studio dei due fotografi. Al momento le protagoniste sono tutte donne, ma è solo un caso perché "Reality Project" è aperto a tutti. Il lavoro di post produzione è minimo: qualche intervento sul colore e niente più. Addio levigature, tagli, linee sfinate in modo innaturale. Imperfezioni e "inestetismi" diventano qui elementi di bellezza, perché particolari e unici di ogni singola persona che ha deciso di mettersi davanti alla macchina fotografica nella sua nudità. In alcuni casi sono persino cercati, come il segno di una sedia lasciato sulla pelle nuda, citazione omaggio al grande Gabriele Basilico.

A questo si deve aggiungere la "normalità" dei soggetti: niente modelle e modelli professonisti, ma persone reali che si offrono su base volontaria attraverso una form da compilare sul sito e che poi vengono fotografate nel proprio ambiente. "Di progetti affini ce ne sono - spiega Scarpellini -, ma in genere sono foto di nudo realizzate in studio, con luci particolari. E' proprio un concetto diverso dal nostro, dove viene riprodotta la naturalezza della quotidianità".

I due fotografi tengono a sottolineare che non si tratta di fotografia erotica né, tanto meno, di quel genere di nudo amatoriale che abbonda in Rete. "Il nostro è un lavoro professionale - conferma Viganò - e tutti gli scatti hanno una filosofia precisa, con uno stile e un'impostazione riconoscibili che fanno da comune denominatore dei vari servizi".

Dal suo lancio, avvenuto l'1 ottobre, "Reality Project" ha raccolto intorno a sé l'interesse di numerosi media oltre che degli utenti della Rete, certificato dalle numerose visualizzazioni del sito. Ma qual è l'orizzonte del progetto? "E' una cosa che intendiamo portare avanti sul lungo periodo - spiega sempre Viganò -, non ci interessava un servizio fine a se stesso ma piuttosto aprire un percorso, che alla fine potrebbe portare a un libro, a una mostra o qualcos'altro che potrebbe rivelarsi strada facendo".

Proprio per questo Alma Photos, che al momento si affida alle donazioni volontarie dei visitatori del sito, sta pensando di lanciare un crowdfunding per sostenere l'idea e la sua realizzazione, anche perché le richieste di essere fotografati stanno arrivando numerose e da tutte le parti d'Italia. Nessuna preclusione, volendo potrebbe particpare anche qualche personaggio noto che volesse mostrare il suo lato più vero. "Perché no? - dice Scarpellini -, basta che siano preparati: niente filtri e ritocchi. Solo realtà". 

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