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Greenpeace: eco-frigo per l'ozono

Da governi e aziende no ai gas nocivi

23 Giu 2004 - 11:32

Primo importante successo nella campagna-clima di Greenpeace. Tre giganti dell’industria alimentare, Coca-Cola, McDonald's e Unilever, hanno aderito al progetto contro gli HFC (gli idrofluorocarburi nocivi degli impianti di refrigerazione). Dal 2005 per Unilever in arrivo frigo ecologici per gelati, Coca-Cola convertirà a non-HFC milioni di rivenditori di bibite nel mondo, McDonald's sostituirà condizionatori e celle frigorifere in 30.000 ristoranti.

Mesi di trattative tra gli ambientalisti e le tre multinazionali, supportate da una prima vittoria: la costruzione del villaggio olimpico di Sydney 2000 secondo criteri di ecosostenibilità e la promessa strappata alla Coca-Cola di eliminare i gas refrigeranti nocivi (gli HFC, appunto, potenti gas serra capaci di rimanere nell'atmosfera per 260 anni) entro le Olimpiadi di Atene.
Dialogo sì, ma anche forti pressioni e cyberazioni con il coinvolgimento dei consumatori: migliaia di mail per costringere alla sensibilizzazione le aziende più refrattarie. Conclusione: impianti refrigeranti ad idrocarburi, come burano e propano, CO2 e tecnologia Stirling al posto dei classici a idrofluorocarburi. S'impone così "Greenfreeze", l'eco-frigorifero brevettato da Greenpeace nel 1993 e prodotto senza CFC e HFC dall'azienza tedesca Foron.

I vantaggi del cambio-refrigerazione non sono solo ecologici, ma anche economici: la produzione di butano e CO2 è meno costosa e complessa di quella di HFC; inoltre è provato che Greenfreeze è del 30-40% più efficace.

Dopo il primo passo delle multinazionali (prossimo obiettivo sarà coinvolgere nel progetto anche Nestlè, Pepsi Cola e Burger King), tocca ai governi. Il movimento ecologista chiede agli Stati di bandire entro il 2009 gli HFC e tassare i produttori di queste sostanze, sul modello della Carbon-tax, per creare un fondo e risarcire i danni ambientali e sanitari prodotti dalla loro emissione nell'ozono.

Ascanio Vitale, responsabile della campagna-clima per Greenpeace Italia, parla di "successo contro i principali nemici, le multinazionali. Abbiamo capito che abbiamo intrapreso la strada giusta, ma è ancora lunga".

Ci sono accordi con i produttori italiani di HFC?
"Non posso fare nomi", precisa Vitale, "ma anche nel nostro Paese le aziende produttrici di frigoriferi e condizionatori hanno messo sul mercato impianti ecologici sul tipo di Greenfreeze".

Qual è la posizione del governo italiano in materia?
"Cerchiamo il dialogo con  canali ufficiali, ma l'Italia, nell'ultimo incontro in Canada, ha appoggiato la politica degli Stati Uniti, da sempre poco sensibili ai problemi ecologici. Gli Usa tentano di dilazionare il più possibile nel tempo il bando della cessazione della produzione degli idrofluorocarburi. Per fortuna l'Europa mantiene posizioni diverse. Siamo fiduciosi e il progetto 'Pianeta Terra o Pianeta Serra' continua."

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