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Batte i vizi, ma uccide il piacere

Nuova pillola in arrivo a giugno

06 Feb 2006 - 12:59

Ci libererà da ogni sorta di cattive abitudini: fumo, alcol, stravizi alimentari e conseguente sovrappeso. E’ una pillola rivoluzionaria che agisce sulle sostanze del nostro organismo responsabili del desiderio di qualcosa e della sua soddisfazione, liberandoci così da ogni forma di dipendenza. Purtroppo, come in ogni cosa, la medaglia ha il suo rovescio. In questo caso, come riferisce il quotidiano La Stampa, il prezzo da pagare è il rischio di dover rinunciare a ogni forma di piacere, compreso quello sessuale.

Il nome scientifico del nuovo medicinale, che sarà in vendita a partire dal prossimo mese di giugno come farmaco antiobesità, è rimonabant, mentre quello commerciale è Acomplia. Il rimonabant è già stato testato su mille pazienti obesi, come si legge sul numero di febbraio del mensile Newton, che hanno perso in media circa nove chili in un anno. Il nuovo preparato è in attesa di approvazione da parte degli organismi di controllo sui farmaci statunitensi ed europei, ma la sua commercializzazione come farmaco anti-obesità è già in dirittura di arrivo. Il preparato agisce sui recettori degli endocannabinoidi (prodotti dal nostro cervello con una struttura simile alle sostanze psicoattive della cannabis, la canapa indiana, da cui il loro nome). Gli endocannabinoidi controllano oltre al senso di fame-sazietà, anche diversi stimoli, come il desiderio di dolci, cioccolata, tabacco e alcol. Il preparato agisce quindi sul meccanismo che ci fa apprezzare una certa quantità di sostanze e può quindi  interferire con l’intero equilibrio desiderio-soddisfazione.

Secondo Uberto Pagotto, ricercatore dell’Unità di Endocrinologia del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, uno dei centri in cui in Italia si sta svolgendo la sperimentazione del nuovo preparato, i risultati ottenuti sui pazienti obesi sono addirittura superiori alle aspettative. Il farmaco si è dimostrato capace non solo di bloccare lo stimolo della fame, ma di agire direttamente anche sul metabolismo. Non è invece possibile valutare la portata degli effetti collaterali fino a che il farmaco non sarà commercializzato e avrà ampia diffusione. Al momento gli effetti indesiderati noti del rimonabant sono nausea nel 12% dei casi e depressione nel 7%. Gli effetti collaterali che più preoccupano i medici sono però quelli di tipo psicologico. Gli esperti concordano sul fatto che il rimonabant non deve essere prescritto a chi soffre di ansia e depressione, ma l’impatto sull’equilibrio desiderio-soddisfazione è tutto da valutare.

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