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Quanta storia da una vetrina

Torino riscopre i negozi storici

07 Feb 2006 - 15:08

Torino in occasione dei Giochi ha recuperato alcuni gioielli dimenticati, offrendoli a turisti e residenti dopo averli riportati all’antico splendore. Tra le meraviglie riscoperte, anche 14 negozi storici che si trovano in via Po, in Piazza Castello, nella Galleria Subalpina, ossia nel cuore della Torino olimpica, a pochi passi dalla Medals Plaza, teatro di 55 delle 84 premiazioni dei vincitori olimpici.

Tra i negozi da riscoprire ci sono anche la gioielleria più antica d'Italia e il bar che inventò il tramezzino, un antico negozio di edizioni musicali e alcune librerie antiquarie: sono botteghe che, attraverso le loro antiche vetrine, hanno visto passare generazioni di poeti, artisti, registi, attori e membri della Casa Reale. L’iniziativa si intitola "Una storia in vetrina" e fondata sulla convinzione che il centro storico di Torino è il biglietto da visita  con cui la città si presenta al mondo, sotto i riflettori dell’Olimpiade.

Molti di questi negozi sono  stati fornitori ufficiali della famiglia reale. E' il caso la gioielleria Musy, aperta nel 1707 al numero 1 di via Po e giunta alla nona generazione di titolari in linea diretta, ma anche del negozio di edizioni musicali Augusta, fondato nel 1852 in via Po 3, e della gioielleria La Conterja, nato nel 1897 come negozio di ombrelli. Più recenti in senso cronologico sono la libreria Arethusa, in via Po 2, da oltre 50 anni un punto di riferimento per gli appassionati di letteratura esoterica. A poca distanza la libreria antiquaria Gilibert, aperta nel 1992 nella Galleria Subalpina, in un locale progettato venti anni prima dal celebre architetto e designer milanese Achille Castiglioni. Spiega il titolare che "ancora adesso  il nostro negozio è visitato da studenti del Politecnico che vogliono studiare le soluzioni innovative adottate da Castiglioni".

Non mancano i caffè storici di Piazza Castello e via Po: il Baratti e Milano, il Caffè Florio e il Bar Mulassano, che nel 1925 importò per la prima volta dagli Stati Uniti il toast e il tramezzino. Secondo gli esercenti, "Una storia in vetrina" rappresenta il primo passo di un progetto inteso a rilanciare il commercio di alto livello a Torino. I 14 negozi coinvolti nell’iniziativa costituiscono soltanto un primo nucleo, mentre è nelle intenzioni dei promotori espandersi nelle zone limitrofe, ai tanti negozi storici che si trovano nella zona adiacente.

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