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Un italiano su tre sceglie l'estero

Eurispes: i giovani i più esterofili

20 Feb 2006 - 17:40

Un terzo degli italiani sogna di andare a vivere all'estero. Una ricerca dell'Eurispes ha messo in evidenza che il nostro si conferma un popolo di emigranti; sono soprattutto i giovani ad avere la valigia pronta per appagare la voglia di esterofilia. Le mete dei sogni sono Spagna, Francia e Inghilterra. Il motivo del disamore per il Belapaese? Il 25,4% degli intervistati risponde che la "maggior sfortuna dell'Italia è la precarietà lavorativa".

La tradizionale affermazione che vede gli italiani un "popolo di santi, poeti e navigatori" trova conferma nell'ultima analisi realizzata dall'Eurispes su dati del Ministero dell'Interno: al 2005 sono quasi 4 milioni i nostri connazionali residenti all'estero. Per la precisione si tratta di 1.944.526 famiglie, la maggior parte delle quali ha spostato la propria residenza in altri paesi europei (1.058.998 famiglie). Più della metà proviene dalle regioni meridionali. I motivi di questa scelta di vita non sono nuovi: "Il Sud presenta livelli di disoccupazione molto al di sopra della media nazionale, ritardi strutturali e una grave incidenza di fenomeni di criminalità organizzata", hanno risposto in tanti.

LE METE Per quanto riguarda le destinazioni, i nuovi emigranti scelgono soprattutto l'Europa (57,7%), mentre se si considerano solo i paesi appartenenti all'Unione europea, la percentuale scende al 43%. I paesi extra europei rappresentano, con il 42,3%, l'ultima scelta degli italiani, con circa 15 punti percentuali in meno rispetto ai paesi europei. La Germania, con 20% dei soggiornanti, si conferma il paese che ospita il numero più consistente di connazionali; al secondo posto c'è l'Argentina con il suo 17,5%. Seguono due paesi europei: la Svizzera (14,7%) e la Francia (10,2%). E ancora Brasile (8,3%), Belgio (7,9%), Stati Uniti (5,4%), Gran Bretagna (4,8%), Canada (3,9%), Australia (3,7), Venezuela (3,5%).

Ma chi sono i novelli "navigatori"? "Gli italiani emigrati all'estero - spiegano dall'Istituto di ricerca - hanno prevalentemente un'età compresa tra i 51 e 75 anni (30,1%), tra 36 e 50 anni (23,5%) e tra 18 e 35 anni (22,4%); mentre solo un'esigua minoranza di italiani ultrasettantacinquenni (8,9%) emigra. E' interessante sottolineare che provengono principalmente dalle regioni del Nord dell'Italia gli emigranti diretti verso la Svizzera e la Francia, poiché la contiguità geografica, oltre a determinare un consistente insediamento, favorisce anche i flussi di lavoratori stagionali o frontalieri".

I MOTIVI "Le cause che determinano una crescente mobilità sono diverse - afferma l'Eurispes -. Per quanto riguarda i singoli individui e le famiglie influiscono su questo fenomeno la condizione, le aspettative e, in molti casi, le esigenze, anche basilari, di vita: inoltre bisogna segnalare che, specie nei paesi economicamente più avanzati, la mobilità è dovuta ad un maggior benessere, compreso quindi l'aumento del tempo libero. Ad un livello più ampio, invece, agiscono diversi fattori: le esigenze e le spinte del mercato dei beni e dei servizi, la disponibilità di infrastrutture, soprattutto di trasporto, la grande crescita economica, i forti squilibri demografici, economici e sociali fra le vari parti del mondo e tra le varie aree all'interno di uno stesso paese e, infine, il progresso tecnologico".

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