Sarà possibile osservarlo per diversi giorni, anche con apparecchi amatoriali
Appuntamento con l’asteroide. È classificato come “potenzialmente pericoloso”, per via delle dimensioni e della relativa vicinanza alla Terra, ma non c’è da preoccuparsi. Il corpo celeste 2002-AJ129 ha un diametro di circa 500-1200 metri e la sera del 4 febbraio raggiungerà la distanza minima dal nostro pianeta: 4,2 milioni di chilometri. Ma il fenomeno sarà visibile per diversi giorni.
Una distanza circa 11 volte superiore a quella che separa la Terra dalla Luna, ma abbastanza ridotta da rendere il corpo celeste visibile ai telescopi amatoriali. Prima di perdere luminosità, l’asteroide resterà in vista per diverse notti, mentre attraverserà le costellazioni del Corvo e della Vergine. Il suo passaggio sarà osservabile anche online, alle 23:00, grazie allo streaming gratuito di Virtual Telescope dall’osservatorio astronomico di Ceccano (Frosinone).
È stato scoperto il 15 gennaio 2002 dagli astronomi del programma Neat. Rientra nella categoria degli asteroidi “Near-Earth” (vicini alla Terra) e, come già accennato, in quella dei “potenzialmente pericolosi”, proprio perché la sua orbita si avvicina a meno di 7,5 milioni di chilometri da quella del nostro pianeta.
Corre a 34 chilometri al secondo, guadagnandosi un posto tra gli asteroidi più veloci mai osservati nelle vicinanze della Terra. “La velocità elevata – spiega Paul Chodas, direttore del Centro studi sui corpi Near-Earth – è conseguenza dell’orbita dell’asteroide, molto schiacciata, che lo conduce assai vicino al Sole e lo costringe a percorrere il segmento più interno della traiettoria a velocità sostenuta”.
“Monitoriamo questo asteroide da oltre 14 anni – continua Chodas – e conosciamo la sua orbita con molta precisione. I nostri calcoli indicano che l’asteroide non colliderà con la Terra il 4 febbraio, e non lo farà neppure nei prossimi 100 anni”. Il prossimo appuntamento “ravvicinato” con 2002-AJ129 sarà solo l’8 febbraio 2172, quando comunque passerà a una distanza dal nostro pianeta doppia rispetto al tragitto Terra-Luna.