L'evoluzione di Babbo Natale: da San Nicola al mito moderno

Babbo Natale è il personaggio d'eccellenza delle festività natalizie in molto parti del mondo. Raffigurato oggi come un anziano signore barbuto, corpulento e vestito di rosso, si dice che porti i regali ai bambini. Ma scopriamo com'è nato questo personaggio e la sua evoluzione: dalle leggende ai giorni nostri. 

 Il personaggio di Babbo Natale è ispirato a San Nicola, vescovo di Myra (città situata nell'odierna Turchia), del quale si racconta che fosse un protettore dei bambini e che visse tra il 270 e il 343 d. C. Secondo alcune leggende, egli infatti ritrovò e riportò in vita tre fanciulli, rapiti e uccisi da un oste. Il culto del santo, limitato per alcuni secoli alla sua regione di origine, si è diffuso in Europa nel corso del Medioevo e tra le persone benestanti si affermò la tradizione di scambiarsi regali nella ricorrenza della sua morte, il 6 dicembre. L'usanza è ancora in esistente nei Paesi Bassi, in Germania, in Austria e in Italia (nei porti dell’Adriatico, a Trieste e nell’Alto Adige).  L'appellativo Santa Claus deriva da Sinterklaas, nome olandese di san Nicola. Tuttavia per la creazione del personaggio di Babbo Natale è stata fondamentale anche una figura del folklore inglese, Father Christmas. Il personaggio, nato intorno al XVI secolo, era la rappresentazione dello spirito natalizio ed era raffigurato con vesti verdi o rosse bordate di pelliccia.

 Nella forma che conosciamo il personaggio di Babbo Natale si è affermato nell’Ottocento grazie ad alcuni autori americani come Clement Clarke Moore che lo descrivono come un corpulento signore alla guida di una slitta trainata da renne e che consegna regali ai bambini. Fondamentale per la creazione delle caratteristiche del Babbo Natale moderno fu anche il disegno dell'illustratore statunitense Thomas Nast che per il Natale del 1862 lo raffigurò come un signore panciuto vestito di rosso, con lunga barba bianca e stivali. A Nast si deve anche la credenza secondo la quale Babbo Natale vive al Polo Nord, perché egli disegnò il villaggio di “Santa Clausville, N. P.”, dove N. P. è l'acronimo di North Pole, scelto probabilmente perché il personaggio è associato al freddo, anche se in Europa si dice prevalentemente che Babbo Natale viva in un villaggio in Lapponia. L'illustratore contribuì infine a diffondere l’usanza di scrivere la letterina a Babbo Natale: la tradizione era nata alcuni decenni prima di lui, nel periodo dello sviluppo del sistema postale negli Stati Uniti, ma divenne popolare dopo che nel 1871 il disegnatore raffigurò Babbo Natale intento a leggere lettere.

 Si dice che l'immagine di Babbo Natale come tutti la conoscono oggi, quella che lo descrive vestito con un abito rosso, sia stata creata dalla Coca-Cola: originariamente infatti, egli era vestito di verde, ma negli anni trenta, l'illustratore statunitense Haddon Sundblom, su incarico dell'agenzia pubblicitaria D'Arcy, disegnò Babbo Natale per la pubblicità natalizia della nota azienda e lo vestì in bianco e rosso, come la scritta della sua famosa bibita.

 Questa teoria non è però da ritenersi corretta, siccome storicamente la Coca-Cola non fu la prima a usare la figura moderna di Babbo Natale nelle sue pubblicità, ma venne preceduta in questo dalla White Rock Beverages, per la vendita di acqua minerale nel 1915 e per la vendita di ginger ale nel 1923. Ancor prima di queste pubblicità, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo la figura di Babbo Natale apparve vestita di rosso e bianco in alcune copertine del periodico umoristico statunitense Puck, nonché nelle illustrazioni di raccolte di canzoni natalizie. 

 Oggi Babbo Natale è conosciuto in quasi tutto il mondo. Le usanze che si sono sviluppate in America del Nord si sono diffuse in tutti i Paesi occidentali e hanno raggiunto anche altri continenti. Esistono persino raduni di persone vestite da Babbo Natale. Uno dei più note è il Liverpool Santa Claus Dash, nel quale persone vestite da Babbo Natale si sfidano in una corsa di cinque chilometri. Tra le tradizioni più diffuse troviamo ancora oggi quella di scrivergli le lettere. In alcuni Paesi gli uffici postali accettano le missive per il personaggio e in Canada esiste addirittura uno specifico codice postale al quale indirizzarle.