La rubrica di Tgcom24 alla scoperta della startup dedicata all’abbigliamento dei migliori amici dell’uomo e dei loro padroni
Antonella non riusciva a trovare niente per vestire i suoi bulldog francesi. Era iscritta ad alcuni gruppi Facebook specifici di razza ma nessuno era in grado di aiutarla. Il social però le diede l’idea: mettere in piedi un’attività specializzata nella produzione di accessori per cani. Antonella aprì così Lilou Pet Couture, una Pmi digitale dedicata all’abbigliamento dei migliori amici dell’uomo e dei loro padroni.
“Volevamo creare un prodotto diverso da quelli che si trovavano sul mercato, personalizzando e facendo delle stampe ad hoc per i capi dei nostri amici a quattro zampe e per chi li accompagna”, racconta a Tgcom24 Barbara Nocentini, socia di Antonella e co-founder di Lilou Pet Couture. “Il nostro obiettivo è creare dei capi abbinati per i cani e per i loro padroni”.
Per promuovere l’attività sui social Antonella e Barbara hanno contattato diversi influencer e brand ambassador, come ad esempio Vanessa Perelli, che con il profilo Instagram “The Life of Yoda” racconta la sua vita insieme al suo bulldog francese. “Grazie ai capi di Lilou Pet Couture puoi abbinare il tuo abbigliamento ‘da umano’ con il cappottino del cane e creare l’effetto ‘matchy matchy’, oppure puoi abbellire il tuo amico a quattro zampe con degli accessori”, spiega a Tgcom24 Vanessa.
Grazie al successo ottenuto su internet e su Facebook Antonella e Barbara sono riuscite ad aprire una boutique a Milano, in via Monte Velino. Il lockdown è stato come un fulmine a ciel sereno per Lilou Pet Couture, ma le due socie non si sono perse d’animo. “Abbiamo deciso di continuare a parlare alla gente attraverso i social”, racconta Antonella a Tgcom24. “Abbiamo organizzato delle dirette su Facebook tutti i pomeriggi per tre mesi. Inaspettatamente, la community è cresciuta e con lei il numero dei fan sulla pagina. Questo ci ha permesso di rimanere legati a chi già ci conosceva e di entrare in contatto con tante persone nuove”.
“Facebook è stata la nostra culla – conclude Antonella – noi siamo nati su Facebook e il social ci ha permesso di crescere durante il lockdown. Facebook per noi è stato come una mamma, o un papà, se così si può dire”.
Di Giulio Pinco Caracciolo, Carolina Sardelli e Matia Venini