Dal grosso grasso matrimonio indiano, fino alle stanze con la neve artificiale, le stravaganze dei più noti miliardari della terra del Gange
Bellezza, ricchezza e salute. Il Genio di Aladino sembra aver esaudito almeno uno dei tre desideri canonici per più di 100 indiani che godono di un patrimonio a dieci cifre. Tra matrimoni da mille e una notte, auto dal valore inestimabile e case più grandi del Taj Mahal, nel regno dei Maharaja sono diversi i miliardari noti alle cronache per le loro spese più bizzarre.
Qualunque buon padre sarebbe disposto a tutto pur di vedere felice la propria figlia nel suo giorno più bello. Un pensiero comune, anche per chi di comune ha ben poco. È il caso di Gali Janardhana Reddy, magnate delle miniere ed ex politico, che avrebbe speso 85 milioni di dollari per il matrimonio della figlia ventunenne Brahmani nel 2016. Con un intimo ricevimento da 50.000 invitati, attori in costume, elefanti meccanici e una sposa ricoperta di diamanti per un valore di 16 milioni di dollari, i festeggiamenti a Bangalore Palace sono andati avanti per 5 giorni.
Difficile pensare che però Reddy non sia l'uomo più ricco del paese. Il titolo spetta infatti a Mukesh Ambani, la cui fortuna ammonta a 40 miliardi di dollari grazie a un impero commerciale comprendente imprese petrolifere, energetiche e di telecomunicazioni. L'umile residenza in cui il tycoon indiano dimora insieme alla sua famiglia è un grattacielo monofamigliare di 160 metri che spicca sullo skyline della città grazie alla torre soprannominata Antilia. Il palazzo, ricoperto da numerosi giardini pensili, è composto da appartamenti sufficienti per i suoi unici cinque inquilini: Ambani, la moglie e i tre figli appena ventenni. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, gli spazi del grattacielo non soffrono comunque di solitudine. Ad occupare sei piani è il garage che ospita la spettacolare collezione di auto di famiglia, comprendente Rolls-Royce, Aston Martin e BMW blindate. Per la loro manutenzione, Ambani ha pensato poi di riservare un ulteriore piano destinato a una squadra di meccanici. La premura del magnate non si ferma però solamente alle sue macchine: i membri della famiglia hanno infatti a disposizione innumerevoli confort, dalla palestra a due piani sino a una stanza del ghiaccio, in cui grazie a nevicate artificiali, possono difendersi dal caldo tropicale.
Anche il miliardario Gautam Singhania ha deciso di arricchire la sua casa con qualcosa che fosse fuori dalle righe, come un museo privato dedicato alla collezione di tessuti dell'azienda di famiglia. La sua principale passione, tuttavia, è la velocità. A lui si deve il primo club di auto da corsa per la nazione e la costruzione della prima pista per competizioni di vario genere. Un interesse che si specchia nella sua collezione di auto sportive che annovera anche una Lamborghini Gallardo. Noto ai più esperti per aver vinto nel 2015 una gara nella serie Ferrari Challenge Europe, Singhania corre anche in mare aperto grazie a una flotta personale di navi dai nomi hollywoodiani quali Goldfinger e Octopussy. Singhania come Bond, più o meno.
Reddy, Ambani, Singhania e gli altri miliardari indiani fanno parte tuttavia dell'1% della popolazione nazionale. Emblema di un divario che diventa sempre più incolmabile, in un Paese in cui l'indiano medio guadagna meno di 2.000 dollari l'anno. Errore del Genio?