Alto 5 metri, pesa 4 tonnellate, un esoscheletro pilotato dall'uomo. Tra due anni potrebbe competere in una corsa per automi
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Prima o poi la tecnologia darà corpo a tutte le fantasie e ai giochi dei bambini, che sognano di poter pilotare robot e astronavi e vivere avventure al di là della logica. La Furrion Robotics, compagnia americana, ha compiuto un passo in tal senso, progettando e realizzando Prosthesis, un esoscheletro alto 5 metri e dal peso di circa 4 tonnellate, in grado di correre e saltare ostacoli. Non è una macchina autonoma, bensì ha un abitacolo al suo interno in cui dovrà essere l'uomo a prendere i comandi e pilotarla. Un mech-racing eso-bionico, le cui protesi raggiungono una velocità di circa 30 km/h (dato l'elevato peso, la velocità per ora è ridotta) e che, grazie alla carica di una batteria, ha un'autonomia di circa 90 minuti. Praticamente, il sogno dei Power Rangers che diventa realtà. Furrion vuole organizzare un vero e proprio campionato di mech-racing e spera, entro due anni, di poter dare il via al primo X1 Mech Racing League. E' il primo passo per avere, alle olimpiadi del futuro, una maratona corsa interamente dai robot?