Anche nella provincia dello Yunnan si celebra la festività tra sacro e profano: preghiere e secchiate per purificarsi spiritualmente per l'inizio del nuovo anno
Il Capodanno buddista, Songkran, cade la seconda domenica di aprile anche nella provincia dello Yunnan, nella Cina sudoccidentale, dove vive l'antico popolo Dai. E, anche qui, come tradizione vuole in Birmania, Cambogia, Sri Lanka, Laos, Thailandia, per festeggiare l'arrivo del nuovo anno piovono gavettoni e secchiate sui partecipanti del festival dell'acqua, che attira turisti da tutto il Paese. Una celebrazione di tre giorni a metà tra sacro e profano: alle preghiere, infatti, si alternano bagni e spruzzi di idranti, un gran divertimento che però ha anche un significato spirituale legato alla purificazione.
Sembra più un carnevale che un capodanno. I partecipanti si gettano acqua addosso in qualsiasi modo: con pistole ad acqua, bottigliette, secchi, gavettoni e persino idranti. Talvolta vengono anche montati palchi dai quali prendere a secchiate la gente sottostante, mentre sfilano auto cariche di giovani che vengono innaffiati. Accanto a ciò c'è chi recita preghiere per preparasi alla rinascita primaverile e allontanare la cattiva sorte.