Isabella Springmühl racconta il suo approdo alla sartoria con la collezione "Down to Xjabelle" ispirata al Guatemala
"Con mi corazòn" è lo slogan di Isabella Springmühl,19enne del Guatemala affetta dalla sindrome di Down che voleva studiare fashion design all'università, ma non lo ha potuto fare perché le è stato negato l'accesso a causa della sua condizione. Non si è arresa e ha trasformato il rifiuto in un'occasione: si è iscritta a un'accademia privata e, grazie al supporto della famiglia, ha appreso le tecniche sartoriali. Adesso sviluppa "Down to Xjabelle", la sua nuova linea di abiti disegnati a mano ispirata al paese di origine.
"Voglio mostrare la mia passione per la vita e la bellezza con disegni di moda creativi. Da bambina la mia famiglia mi ricorda che disegnavo e guardavo riviste di moda per ore", ricorda Isabelle. "Uno dei miei sogni era quello di disegnare abiti per giovani e adulti con la sindrome di Down, dato che a causa delle nostre caratteristiche fisiche, a volte è molto difficile trovare abbigliamenti adatti".
Questa è stata l'ispirazione principale per il marchio "Down to Xjabelle". "Mi sono ispirata alla donne della mia famiglia, sono andata poi oltre progettando borse e giacche per tutti, spiega la giovane stilista. Mi piace usare tessuti guatemaltechi per i miei disegni, perché sono molto ricchi di colori e nei modelli e mi identifico con loro, perché sono spensierati... proprio come me".
I tessuti sono prodotti dalle donne indigene maya che vivono nelle zone rurali del Guatemala. Ogni comunità ha diversi modelli e colori che li identificano. "Utilizzando i tessuti maya nei miei disegni voglio onorare tutte queste donne che per secoli e secoli hanno sviluppato la storia del Guatemala nel mondo dell'abbigliamento".
"Amo la mia vita, adoro quello che faccio e voglio imparare dalla "University of Life", facendo più esperienze possibili. Vorrei che ogni capo sul quale lavoro 'con il mio cuore' possa scaldare i sogni di altri giovani che come me hanno abilità differenti. Credo che tutti insieme possiamo disegnare un mondo migliore".