La fotografa Anelia Loubser cambia prospettiva: rughe e cicatrici si trasformano così in grinzosi e inquietanti volti di extraterrestri
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Sfondo scuro, scatto in bianco e nero, contrasto al massimo. E una rotazione di 180 gradi dell'inquadratura. La fotografa Anelia Loubser cambia la prospettiva e un semplice primo piano di un essere umano si trasforma nel ritratto, grinzoso e un filo inquitante, di un presunto extraterrestre. Nasce così, con donne e uomini a testa in giù, la collezione "Alienation" della fotografa di Cape Town, in Sudafrica.