Commemorazioni, celebrità e avvenimenti raccontati attraverso il famoso motore di ricerca
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Vent’anni fa, il 15 settembre 1997, in un’università della California veniva registrato il dominio “Google.com”. La società Google, verrà fondata solo il 4 settembre dell'anno successivo. Due decenni dopo quell’indirizzo è diventato il motore di ricerca più utilizzato al mondo, un accumulatore di informazioni enorme che, come spesso avviene per i fenomeni di larghissima diffusione e consenso, ha permesso al suo nome di diventare verbo: ecco quindi che “googlare” è diventato il nostro modo di fare ricerca sul web.
Un modo semplice e utile di cercare informazioni, semplicità che si palesa anche nel logo dell’azienda: sfondo bianco e colori basici, diversi per ogni lettera. Giallo, rosso, blu e verde per un font che, con le sue forme tondeggianti, è ormai diventato familiare a ognuno di noi. Partendo da quella base, così apparentemente poco creativa, Google ha saputo negli anni reinterpretarla in modi diversi. Si chiamano doodle e consistono in una rivisitazione del logo in base ad un determinato tema, sia questa una ricorrenza o una commemorazione. L’idea fu dei due fondatori, Sergey Brin e Larry Page, che dal 1998 in poi non hanno mai smesso di dedicarsi a questa speciale e personalissima forma di comunicazione.
Il primo doodle è quello del 30 agosto ’98 e celebrava il Festival "Burning Man", manifestazione che chiude la settimana del Labor Day nello stato del Nevada. In quel caso, dietro alla seconda "o" della parola "Google" venne collocata la figura di un omino stilizzato, una sorta di messaggio comico per segnalare agli utenti di Google che i fondatori erano "fuori ufficio" per partecipare al festival.
Il positivo riscontro ricevuto ha spinto i due fondatori a continuare in questa operazione. Anno dopo anno, i doodle, pur rimanendo coerenti a quella scritta colorata su sfondo bianco, sono stati un racconto visivo del presente. Mutevoli nella forma e nella sostanza, da semplici immagini a scene animate, dai giochi ai quiz, fino ad arrivare a dei veri e propri cortometraggi. Un team di lavoro sempre più numeroso e con competenze specifiche nel settore delle arti grafiche e dello storytelling. Sul canale YouTube “googledoodles” potete vedere le fasi di lavorazione di un doodle.
Dalla mela che cade dalla scritta per celebrare Isaac Newton, fino al mini film su Freddie Mercury, passando per Charlie Chaplin e John Lennon, i doodle sono il racconto del nostro tempo attraverso l’occhio di chi ci conosce meglio di tutti.