Uno studio condotto dall'Università dello Utah svela il mistero del calcestruzzo "eterno"
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Quando ci si reca nella città eterna è impossibile non rimanere stupefatti dalle magnificenze giunte fino a noi dall'antica Roma. Lo stupore è motivato: come hanno fatto questi monumenti a sopravvivere per 2000 anni, mentre costruzioni molto più recenti cedono o si rovinano relativamente dopo poco tempo? Finalmente ha risposto a questo interrogativo uno studio dell’università dello Utah. Il gruppo di ricercatori guidato da Marie Jackson ha svelato il mistero: l’ingrediente segreto della robustezza degli antichi monumenti è proprio l’acqua di mare.
Pare che l’acqua salata interagendo con calce viva e cenere crei dei cristalli simili a quello delle rocce vulcaniche rendendo così indistruttibile il calcestruzzo romano. Dalle osservazioni a raggi X è stata così comprovata l’importanza dell’acqua di mare, mai sottolineata nelle ricerche precedenti.