Medici e monaci originari dell'India avrebbero portato i loro metodi 2.500 anni fa in Thailandia, passando i loro segreti da maestro a discepolo nei templi e più tardi all'interno delle famiglie
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Una tradizione antica che si tramanda da 2mila anni e che è stata portata in tutto il mondo, anche in Italia. Il massaggio thailandese, praticato da 200mila massaggiatori in 145 Paesi diversi, potrebbe ora entrare a far parte del "Patrimonio culturale immateriale" dell'Unesco. Il Consiglio si riunirà a breve a Bogotà, in Colombia.
Praticato nelle lussuose terme di Bangkok, sulla spiagge di Phuket, nei più spartani negozietti di strada, il "nuad Thai" o massaggio tailandese, è onnipresente in tutto il Paese e un'ora di trattamento può costare anche solo 5 dollari.
Medici e monaci originari dell'India avrebbero portato i loro metodi 2.500 anni fa in Thailandia, passando i loro segreti da maestro a discepolo nei templi e più tardi all'interno delle famiglie. Poi, sotto il re di Thailandia Rama III, nel diciannovesimo secolo, gli studiosi incisero le loro conoscenze in questo campo sulle pietre di Wat Pho. Ma la pratica decollò veramente nel 1962 grazie alla costituzione della scuola omonima.