Dai campi di internamento in Europa alle palestre di New York, ha conquistato milioni di sportivi in tutto il mondo
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"La cosa più importante non è ciò che stai facendo, ma come lo fai". Sapete chi è il saggio autore di questa massima? Non un filosofo, né un monaco buddista, ma Joseph Hubertus Pilates, l'inventore del metodo di ginnastica che porta il suo nome ed è praticato da milioni di persone in tutto il mondo, vip compresi.
Pilates - per tutti semplicemente Joe - nacque esattamente 132 anni fa, il 9 dicembre 1883, nella Germania occidentale, a Mönchengladbach, da madre tedesca e padre greco, anch'egli ginnasta. E anche se si può benissimo praticare la disciplina da lui fondata senza conoscerne la storia, ecco qualche curiosità su questo personaggio a suo modo geniale.
Ragazzo "prodigio" - Di salute cagionevole, asmatico e affetto da rachitismo, Joe iniziò fin da bambino a interessarsi di medicina e a praticare un gran numero di sport, dal body building alla boxe, dallo sci alle arti marziali, nel tentativo di contrastare i suoi problemi fisici, evitando allo stesso tempo lo scherno dei coetanei. Gli sforzi furono premiati: a 14 anni aveva un fisico così armonicamente scolpito da essere utilizzato come modello nelle tavole di anatomia.
Prigioniero in Inghilterra - Prima della Grande Guerra, Joe girava per l'Inghilterra esibendosi nei circhi, lavorando da boxeur professionista e persino insegnando tecniche di autodifesa agli agenti di Scotland Yard. Lo scoppio del conflitto colse lui, tedesco, in un Paese nemico. Internato prima in un campo a Lancaster , poi nell'isola di Man, cominciò a organizzare l'allenamento proprio e dei compagni di prigionia. Fu lì che sviluppò le basi del suo metodo e inventò macchinari per aiutare i soldati allettati e menomati ritrovare e mantenere il tono muscolare.
Allievi famosi - Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1925 insieme alla moglie Clara, Joe aprì uno studio a New York accanto alla sede del New York City Ballet. La fama dell'efficacia del suo metodo si diffuse in città. Alcuni fra i più celebri ballerini e coreografi del tempo, fra cui George Balanchine e Martha Graham, diventarono suoi devoti allievi. Oggi invece la disciplina annovera fra gli adepti una quantità di vip, da Madonna a Dita Von Teese, da Cameron Diaz a David Beckham.
Contrology - A dispetto delle apparenze, non è il nome di una setta, ma il titolo del libro in cui Joe codificò il suo programma di allenamento. Ispirato all'idea del controllo perfetto dei muscoli del corpo che costituisce il principio della disciplina, il nome non ebbe però mai successo, finendo per essere soppiantato da quello di Pilates stesso.
Nessun brevetto - Durante la sua vita, Joe non prese mai l'iniziativa di brevettare il metodo, che alla sua morte, nel 1967, contava su un gruppo ristretto di fedelissimi appartenenti all'upper class newyorchese. Il boom mediatico esplose negli anni '80, quando le celebrità iniziarono a frequentare la prima palestra di Pilates aperta a Hollywood. Si realizzava così il sogno di Joe, che sperava che il suo nome un giorno sarebbe stato conosciuto in ogni casa: "Sono cinquant'anni avanti rispetto ai miei tempi", diceva. E aveva ragione.