Non è solo colpa di Stephen King e del cinema anni Ottanta: esiste una fobia legata a loro
La figura del clown esiste fin dall'antichità, anche se non come la conosciamo. Da intrattenitori al tempo delle grandi civiltà, a personaggi di un certo potere nel Medioevo, i pagliacci per come li conosciamo si collocano più o meno all'inizio dell'Ottocento: l'attore teatrale inglese Joseph Grimaldi fu il primo a inventarne l'immagine contemporanea ma nonostante l'aspetto bizzarro, i clown erano associati a qualcosa di negativo. Possedevano un "lato oscuro" che venne messo da parte per un certo periodo solo nella seconda metà del Novecento, prima di tornare sotto i riflettori a causa dell'assassino seriale americano conosciuto come "Killer Clown".
Nonostante siano pensati per divertire i bambini, nel cinema e nella letteratura i clown sono spesso stati utilizzati come rappresentazione del male. Il famoso Pennywise nato dalla penna dello scrittore Stephen King non è stato il primo a comparire sullo schermo, prima di lui nel 1982 c'è il pupazzo malevolo del film Poltergeist. L'irrazionale paura nei loro confronti non è però immotivata: ci sono ragioni psicologiche i cui studi sono tuttora portati avanti da università ed esperti del settore.