Lo studio di Harvard

Pompei, riscritta la storia degli abitanti grazie al Dna antico

Si tratta della prima estrazione dai calchi delle persone sepolte dall'eruzione nel 79 d.C. Dall'analisi emerge una realtà molto diversa riguardo al genere e alle relazioni di parentela di questi individui 

07 Nov 2024 - 17:26
 © Istockphoto

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L'analisi del Dna antico sta riscrivendo la storia degli abitanti di Pompei e racconta una realtà molto diversa rispetto alle ricostruzioni fatte a metà del settecento, quando iniziarono le ricerche archeologiche. Il risultato è pubblicato sulla rivista Current Biology e si deve alla ricerca, coordinata dall'Università americana di Harvard alla quale ha partecipato anche l'Italia con l'Università di Firenze.

È la prima volta che il Dna antico viene estratto dai calchi degli abitanti di Pompei, sepolti dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. e i dati genetici raccontano una realtà molto diversa riguardo al genere e alle relazioni di parentela delle persone sorprese dall'eruzione.

"È la prima volta che si riesce a estrarre materiale genetico dai calchi di gesso. Abbiamo esaminato quattordici calchi, ma soltanto da sette di questi abbiamo potuto ottenere del Dna leggibile e utilizzabile", dice David Caramelli, antropologo dell'Università di Firenze. 

Cosa emerge dallo studio

 I risultati delle analisi hanno permesso di determinare con precisione le relazioni genetiche, il sesso e l'ascendenza di questi individui. Quello che soprattutto emerge è che le ipotesi fatte in passato si sono rivelate inaffidabili perché riflettevano probabilmente una visione del mondo e una cultura completamente diverse da quelle in essere all'epoca dei resti esaminati. 

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