Il video-denuncia del presidente americano è stato oggetto di scherno sui social
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Ha fatto molto discutere il video mostrato dal presidente americano Donald Trump durante l'incontro con ESA, Entertainment Software Association. A seguito della sparatoria nel liceo di Parkland, in Florida, Trump ha insistito per vedersi con l'associazione che riunisce tutta l'industria videoludica americana per discutere del problema, a suo dire, legato alla violenza nei videogiochi. A sostegno della propria tesi, il presidente avrebbe mostrato un montaggio video con alcune scene di violenza prese da videogiochi famosi (Call of Duty, The Evil Within, Sniper Elite, Wolfenstein) ma del tutto estrapolate dal loro contesto.
Com'era prevedibile, il video è stato oggetto di rabbia e ironia da parte del web, che vede in tutto questo un modo per distrarre dal vero problema di cui soffrono gli Usa: la facilità di accesso alle armi da fuoco. Senza contare che non ci sono studi scientifici a supporto della correlazione fra violenza e videogiochi. Non sfugge, inoltre, l'ironia per cui il filmato mostrato da Trump presenti scene tratte da videogiochi in cui i protagonisti sono americani in lotta contro il dominio fascista.