L'operazione prevede il rilascio di undici satelliti
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Un razzo Soyuz è stato lanciato in orbita all’alba di giovedì 1 febbraio dal cosmodromo di Vostochny, nella regione russa dell’Amur. A bordo del veicolo spaziale si trovano undici satelliti, di cui due russi, cinque tedeschi e quattro americani. Il capo dell'agenzia spaziale russa Igor Komarov ha dichiarato che “sono stati separati due blocchi di carico utile dalla Germania e dagli Stati Uniti; entrambi sono stati messi nell'orbita designata”.
Il lancio di un primo razzo Soyuz era avvenuto a novembre 2017, ma sfortunatamente le comunicazioni con i satelliti si erano interrotte determinando il fallimento della missione.