Il fenomeno si deve alle meteore originate dalla cometa Swift-Tuttle
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San Lorenzo è la notte delle stelle cadenti. Con il tempo, infatti, la notte del 10 agosto è stata associata al significato religioso del martirio di San Lorenzo: le stelle ricordano lo scoppiettio dei carboni ardenti su cui il santo fu martirizzato, o più verosimilmente le sue lacrime. Ma in realtà non si tratta di vere e proprie stelle, bensì dello sciame delle Perseidi originato dalla cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 dall'astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli. L’evento si verifica proprio quando la Terra passa nella nube di polveri lasciata dalla cometa lungo il proprio cammino intorno al sole. I grani di polvere vengono attratti dalla forza di gravità del nostro pianeta e una volta entrati nell'atmosfera cadono a grandissima velocità: possono arrivare a 210.000 km orari. Il calore prodotto dall’attrito con l’atmosfera fa sì che essi si infiammino, per questo motivo riusciamo a vedere la scia luminosa che li contraddistingue.
Per godersi al meglio questo spettacolo è importante seguire alcune dritte: recarsi in un luogo buio, che abbia possibilmente un’ampia visuale, e scegliere una postazione che permetta di guardare verso Nord-Est, dove si trova il radiante: punto dal quale provengono e si irradiano le meteore. Sebbene il picco di massima visibilità delle Perseidi non sarà nella notte fra il 10 e l’11 agosto, ma in quella fra il 12 e il 13 agosto.