è in buona compagnia

Sardegna, anche il casu marzu finisce nel museo dei cibi più disgustosi del mondo

Il noto formaggio sardo con le larve vanta un posto nella top ten del Disgusting Food Museum di Malmö. Ma è in buona compagnia...

31 Gen 2025 - 14:48
 © Wikipedia

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Dalla Sardegna alla Svezia: il casu marzu, noto formaggio sardo con le larve, vanta un posto nella top ten dei cibi più disgustosi del mondo esposti nel Disgusting Food Museum di Malmö. Tra boccette di urina di mucca, succhi di rana e cervelli di scimmia, c'è una teca dedicata anche a questa specialità, già  bandita dall'Ue perché ritentua illegale

I precedenti - Non è la prima volta che il casu marzu finisce sotto i riflettori internazionali. Già nel 2008  - ricorda la Nuova Sardegna - il Guinness dei Primati lo aveva definito “il formaggio più pericoloso del mondo”, sottolineando il rischio che le larve sopravvivano alla digestione e possano causare disturbi intestinali. Ma quell'affermazione si rivelò priva di solide basi scientifiche. Nel 2005, infatti, lo studioso canadese Massimo Marcone, docente presso la University of Guelph in Ontario, aveva analizzato campioni di casu marzu e condotto studi microbiologici, arrivando alla conclusione che il formaggio, se prodotto correttamente e consumato con moderazione, non presenta particolari rischi per la salute. Ma la questione è fortemente dibattuta.

Una vendita illegale - La legge italiana vieta la vendita del formaggio con i vermi dal 1962, in quanto il prodotto rientra tra gli alimenti “infestati da parassiti”. La stessa Unioone europea, recentemente, lo ha bandito proprio perché secondo quanto previsto in linea generale dalla legge italiana, che adempie anche ai regolamenti dell’Unione Europea, la produzione e la vendita del casu marzu, sono pratiche illegali. Questo perché vi sarebbero rischi collegati all’ingerimento di larve, che potrebbero comportare danni all’organismo. Anche se  non vi sono dati effettivi circa una possibile minaccia alla salute derivante dal consumo del formaggio.

Il mercato clandestino - Nonostante le limitazioni, la sua produzione non si è mai fermata trovando un florido mercato clandestino. Nel 2004 un comitato di esperti aveva avviato le pratiche per ottenere il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta (DOP), con l’obiettivo di regolamentarne la produzione e renderlo legale. Tra le proposte c’era la creazione di un metodo di produzione in ambiente sterile, studiato dalla facoltà di Agraria dell’università di Sassari in collaborazione con la Facoltà di Veterinaria. L’idea era di controllare il ciclo biologico della Piophila Casei, la mosca casearia responsabile della fermentazione del formaggio, in modo da garantire standard igienici accettabili per la commercializzazione. Ma nonostante gli studi abbiano dimostrato la possibilità di un casu marzu “sicuro”, la certificazione DOP non è mai arrivata e il formaggio è rimasto ufficialmente fuorilegge.

Gli altri cibi dsigustosi del museo - Dunque, come dicevamo, il nostro casu marzu tra le teche del museo di Malmö è in buona compagnia. Tra i primi dieci c'è ad esempio il Gomutra, urina di mucca proveniente dall'India; oppure Il Ttongsul, una medicina tradizionale coreana con una gradazione alcolica del 9%. La cacca di un bambino umano di età compresa tra i 4 e i 7 anni viene refrigerata per 3-4 giorni, mescolata con acqua, divisa in pezzi più piccoli e fatta fermentare durante la notte. La vasca con la cacca inizia a puzzare incredibilmente forte di feci, anche peggio del primo giorno di fermentazione. E ancora: il vino di topolino provenieente dalla Cina. Almeno una dozzina di topolini vengono affogati nel vino di riso. I topi utilizzati devono essere ancora ciechi e glabri. L'infuso viene maturato per almeno un anno prima di essere bevuto. Il vino di topo viene bevuto come tonico salutare per l'asma e le malattie del fegato, piuttosto che come aperitivo. Dalle Filippine poi c'è il Balut: l'embrione in via di sviluppo di un uccello, di solito un'anatra, viene comunemente incubato per 14-21 giorni e poi bollito all'interno e servito dal guscio. Il balut è un cibo di strada comune nelle Filippine e in tutto il sud-est asiatico, noto come cura afrodisiaca e per i postumi di una sbornia. O un grande classico del Perù, come il succo di rana. La rana viene uccisa, scuoiata e pulita, e messa in un frullatore con acqua e altri ingredienti come uova di quaglia, miele, spezie e piante locali. La sostanza appiccicosa verde schiumosa frullata viene quindi filtrata per rimuovere eventuali frammenti ossei. I venditori ambulanti portano la bevanda come una sana bevanda energetica afrodisiaca. Ma la lunga lista non finisce qui. 

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