Solo nel 1953 il mondo era stato così vicino alla "fine" quando la Guerra Fredda raggiunse probabilmente il livello più alto
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Segnano due minuti alla mezzanotte le lancette dell'orologio dell'Apocalisse (metaforica), ideato nel 1945 dagli scienziati atomici americani per scandire il tempo che l'umanità ha davanti a sé per evitare una catastrofe dovuta alle armi nucleari o ai cambiamenti climatici. A partire dal 1947 questo orologio ideale è aggiornato ogni anno. Il 24 gennaio il consiglio di 20 esperti, chiamati a regolarlo, ha deliberato che all'umanità restano appena due minuti, proprio come nel 2018 e nel 1953.
Secondo gli scienziati del Bullettin, una rivista che tratta temi di politica e sicurezza globale fondata a Chicago nel 1945, le nuove minacce all'umanità sono "eccezionali". Gli scienziati hanno espresso preoccupazione soprattutto per "le relazioni tra Stati Uniti e Russia, vicine al punto più basso di tutti i tempi". Inoltre, hanno enfatizzato "l'intenzionale indebolimento dell'architettura dell'informazione per scopi politici, che consideriamo un moltiplicatore di minacce".
I precedenti - L'orologio si era avvicinato di 30 secondi nel 2017 e lo scorso anno, arrivando a due minuti dalla mezzanotte; quest'anno, le lancette sono rimaste immobili, restando pericolosamente vicine alla fine. Prima del 2018, solo nel 1953 il mondo era stato così vicino alla fine, secondo gli scienziati, "quando la Guerra Fredda raggiunse probabilmente il livello più alto". Nel 1991, invece, il momento in cui l'Apocalisse è apparsa più lontana: 17 minuti.