finisce la stagione autunnale

Solstizio d'inverno, sabato 21 dicembre è il giorno più corto dell'anno: ecco perché

Per chi vive nell’emisfero boreale sarà la giornata con il minor numero di ore di luce di tutto il 2024. Poi le notti torneranno ad accorciarsi e nel giorno dell'equinozio di primavera luce e buio si equivarranno

20 Dic 2024 - 12:41
1 di 10
© instagram  | Instagram/ woodland_enchantment
© instagram  | Instagram/ woodland_enchantment
© instagram  | Instagram/ woodland_enchantment

© instagram | Instagram/ woodland_enchantment

© instagram | Instagram/ woodland_enchantment

Arriva il solstizio d'inverno. Sabato 21 dicembre, alle ore 10.21 ufficialmente termina l'autunno e inizia la stagione invernale. Per chi vive nell'emisfero boreale, inoltre, questa data coincide anche con il giorno con il minor numero di ore di luce di tutto il 2024. Da questo momento in poi le giornate torneranno ad allungarsi e nel giorno dell'equinozio di primavera luce e buio si equivarranno. Ma non sarà così in tutto il mondo. Nell'emisfero australe, infatti, il 21 dicembre segnerà l’inizio dell’estate e corrisponderà al giorno con il maggior numero di ore di luce di tutto l’anno. 

Cambia spesso data e ora -  I solstizi d’estate e d'inverno, così come gli equinozi di primavera e d’autunno, non cadono ogni anno nello stesso giorno. Nel 2023, per esempio, la stagione invernale ha avuto inizio nel nostro emisfero non il 21 ma il 22 dicembre. Solstizi ed equinozi, infatti, corrispondono a precisi eventi astronomici che si verificano ogni anno più o meno nello stesso periodo, ma non esattamente nello stesso momento. Il giorno del solstizio d’inverno, in particolare, coincide con il giorno in cui il Sole raggiunge il punto più basso del suo moto apparente. In altre parole, se dovessimo fotografare ogni giorno dell’anno il Sole alla stessa ora da uno stesso punto della Terra, il giorno del solstizio d’inverno sarebbe quello in cui il Sole si trova nel punto più basso del cielo, cioè più vicino all’orizzonte. Viceversa per il solstizio d’estate. Gli equinozi, invece, si verificano nei due momenti dell’anno in cui i raggi del Sole sono esattamente perpendicolari all’asse terrestre. Corrispondono, tra l’altro, agli unici due momenti dell’anno in cui i due emisferi terrestri ricevono le stesse ore di luce dal Sole.

Che cos'è il solstizio -  In astronomia è il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione, ovvero di altezza sull’orizzonte, massima o minima. Il fenomeno è dovuto all'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre rispetto all'eclittica; il valore di declinazione raggiunta coincide con l'angolo di inclinazione terrestre e varia con un periodo di 41.000 anni tra 22°6′ e 24°30′. Attualmente l′angolo è di 23°26′10.5″ in diminuzione. Nel corso di un anno il solstizio ricorre due volte: il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva nel mese di giugno (segnando l'inizio dell'estate boreale e dell'inverno australe) e negativa in dicembre (marcando altresì l'inizio dell'inverno boreale e dell'estate australe).

I festeggiamenti ieri e oggi -  Nell'antichità i popoli germanici e scandinavi festeggiavano Jul, dal nordico hiól, jól “ruota” con allusione al Sole. Per gli antichi romani era il Sol Invictus e Angeronalia. Ovvero il Dies Natalis Solis Invicti (Giorno di nascita del Sole Invitto) istituito dall'imperatore Aureliano. Per i cristiani invece divenne, traslato di qualche giorno, il Natale. Queste le ricorrenze storiche legate al solstizio d'inverno. Ancora oggi, un’antica sopravvivenza di questa tradizione pagana, permane in Inghilterra: ogni anno infatti, nella cornice di Stonehenge, il famoso gigantesco calendario degli antichi, cittadini e viaggiatori provenienti da lontani paesi si riuniscono per celebrare l’inizio dell’inverno.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri