Furono almeno tremila le vittime, decedute soprattutto negli incendi divampati in seguito alla scossa
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La mattina del 18 aprile del 1906 la città di San Francisco fu devastata da un violento terremoto di magnitudo 8.3, che provocò almeno tremila morti e danni gravissimi a strade ed edifici. All'epoca gli abitanti di San Fran si aggiravano attorno ai 400mila, e si calcola che a perdere la casa furono fra le 225mila e le 300mila persone. La metà si rifugiò sull'altra sponda della baia di Oakland. Una serie di fotografie ricolorate in digitale mostra il tragico spettacolo di quello che fu definito come uno dei peggiori disastri naturali della storia.
Le scosse iniziarono alle 5:12 del mattino al largo della Faglia di Sant'Andrea e furono percepite su tutta la costa del Pacifico, dall'Oregon fino a Los Angeles, e nell'entroterra fino al Nevada.
Come successe per il grande terremoto del Kanto, che distrusse Tokyo e Yokohama in Giappone il 1º settembre 1923, la maggior parte delle vittime e dei danni alla città furono provocati dagli incendi che divamparono in seguito al sisma.