Colorata e provocatoria è l'idea dei Jozi Cats di Johannesburg per strappare ogni velo di discriminazione su uno sport che gli stereotipi vogliono troppo maschio
Colorata, provocatoria, ironica è la campagna anti-omofobia lanciata con video e manifesti, che hanno invaso i social network, dai Jozi Cats, la prima squadra di rugby africana formata da atleti gay. Fondato nel 2016 a Johannesburg, il team vuole proporsi come "rifugio sicuro" per gli omosessuali che sono appassionati di uno sport considerato troppo maschio e discriminatorio nei confronti dei gay.
"Il video del backstage è stata visualizzato in 126 Paesi", commenta alla Cnn, soddisfatto per il successo planetario dell'iniziativa, Chris Verrijdt, ideatore della campagna. "Ci siamo detti - aggiunge - di fare qualcosa per smontare gli stereotipi contro i gay e trasformarli nella testa della gente. Da qui lo slogan dietro i nostri manifesti: 'Ci sei o non ci sei? A noi in realtà non importa se lo sei o non lo sei, abbiamo solo bisogno di giocatori'", conclude Verrijdt.
"E' importante trattare il tema dell'omosessualità e dell'omofobia in questo sport", afferma Kuni, che nella campagna fotografica è nella posa "Pillow Biter".