Waterloo, la disfatta di Napoleone in BelgioGrande rievocazione storica per i 200 anni
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La più grande commemorazione mai fatta si estenderà per quattro giorni. Una battaglia che sancì la caduta del generale e la fine del dominio francese sull'Europa
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Era il 18 giugno 1815. Napoleone Bonaparte, tornato al potere cento giorni prima sfuggendo all'esilio sull'isola d'Elba, affrontava a Moint-Saint-Jean, vicino Waterloo, gli eserciti di Regno Unito, Paesi Bassi e degli Stati tedeschi: uno scontro che sancì la definitiva caduta del generale francese. Duecento anni dopo, la più grande commemorazione storica mai vista ricorda la battaglia che cambiò le sorti dell'Europa.
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Per il bicentenario, gli organizzatori dell'evento non badano a spese: quattro giorni di manifestazioni e spettacoli a cui parteciperanno più di 6.000 figuranti, 300 cavalieri e un centinaio di cannoni. Cornice dell'evento un terreno di circa 30 ettari, in grado di ospitare 60.000 spettatori.
Alla commemorazione saranno presenti le famiglie reali di Belgio, Olanda, Gran Bretagna e Lussemburgo. Non è ancora noto, invece, chi verrà a rappresentare la potenza sconfitta, con Parigi che finora ha genericamente annunciato l'invio di un "alto rappresentante".
Ogni giorno sarà possibile per gli spettatori assistere a una giornata di vita quotidiana delle armate: dalla manutenzione delle armi al cambio della guardia, passando per la preparazione dei pasti e i bivacchi dei soldati.
Giovedì 18 giugno spettacolo di luci e suoni, con il campo di battaglia illuminato da 1000 fuochi in memoria delle numerose vittime. Nelle serate di venerdì e sabato due grandi spettacoli ricostruiscono altrettante fasi decisive della battaglia: il primo assalto francese contro i britannici e poi la risposta decisiva degli alleati. Domenica nuove animazioni e la possibilità di visitare i musei storici di Waterloo.