#Iwillnotbedeleted è la campagna di Rimmel per promuovere il concetto di individualità della bellezza e per sostenere le vittime, in particolare ragazze tra i 16 e i 25 anni, di insulti per il loro aspetto. Tra le testimonial Cara Delevingne e Rita Ora
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Difficile da credere, ma anche due bellezze mondiali del calibro di Cara Delevingne e Rita Ora hanno confessato di essere state vittime di cyberbullismo. Anzi per la precisione di beauty cyberbullismo, fenomeno che ha mietuto 55 milioni di vittime tra le donne utenti dei social network. Una su 4, tra le ragazze dai 16 ai 25 anni, si è vista commentare una sua foto pubblicata online con insulti del genere: "Quanto sei brutta", "che fronte alta", "le tue sopracciglia fanno schifo". Per questo motivo nel 2017 sono state 115 milioni le foto cancellate dai social a seguito di commenti sprezzanti di questo tipo. Da qui nasce la campagna di Rimmel #Iwillnotbedeleted ("non sarò cancellata").
Il grido delle vittime: "Basta, io non mi cancello" "Il messaggio che ho per le giovani vittime di cyberbullismo è: siate uniche, la vostra personalità è un grande valore! Non importa quello che dicono gli altri, non siete sole. Dobbiamo sostenerci a vicenda e pensare due volte prima di commentare. Il problema del cyberbullismo è che si può scrivere qualcosa senza preoccuparsi delle conseguenze. I commenti che ho letto sono terrificanti ed è straziante vedere quanto le parole possano far male alle persone", ha detto Cara Delevingne. Così, con lei, tante altre donne, note e sconosciute, hanno deciso di aderire all'iniziativa e metterci la faccia per dire: "Basta, io non mi cancello" davanti a insulti online sul proprio aspetto fisico.
Rimmel: "Contro ogni forma di derisione, giudizio o critica" "Vista la dimensione del fenomeno, abbiamo deciso di intervenire, affermando con voce forte e chiara che nessuno ha il diritto di offendere un’altra persona perché ha scelto di esprimersi un certo modo", ha dichiarato Ankita Sayal, global digital director di Rimmel London, presentando la campagna promozionale.
"Siamo contro ogni definizione limitata e stereotipata di bellezza e contro ogni forma di derisione, giudizio o critica alle persone per il loro aspetto fisico, atteggiamento tipico del cyberbullismo", le ha fatto eco Sara Wolverson, vicepresidente Rimmel Global Marketing di Coty.