Nuovo contatto con la "open beta" del gioco di ruolo di Capcom: ecco cosa aspettarsi nell'esperienza finale e le modifiche che arriveranno a fine febbraio
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È ricominciata la "caccia" di Monster Hunter Wilds: dopo la prova dello scorso weekend, che ha permesso ai cacciatori virtuali di provare con mano il nuovo capitolo della saga, il gioco di ruolo di Capcom è pronto a concedersi per un'ultima volta fino al 17 febbraio in attesa del lancio previsto per fine mese. L'esperienza mostrata finora dallo studio giapponese, però, è destinata a cambiare nella versione finale.
Dopo aver speso una generosa quantità di ore a caccia di Arkveld (e non solo) nella versione preliminare, l'attesa nei confronti del gioco di ruolo è certamente elevatissima. Ma stando alle novità svelate al Community Update dello scorso dicembre, gli sviluppatori di Capcom stanno lavorando per apportare delle modifiche rispetto a quanto visto in queste versioni di prova: per evitare di creare confusione, cerchiamo di capire un po' meglio che tipo di differenze possiamo aspettarci il prossimo 28 febbraio, dal momento che la versione Open Beta lanciata dallo studio presenta problematiche piuttosto evidenti.
I feedback raccolti dopo la prima versione sono stati recepiti dagli sviluppatori di Capcom: in questa direzione vanno sia l'aumento dell'hitstop visivo e sonoro (i colpi avranno quindi più peso), sia la frequenza con la quale i mostri tenderanno a cambiare zona nel gioco completo, che al momento risulta davvero elevata non solo in relazione ai precedenti capitoli, ma anche alle maggiori dimensioni della mappa di gioco. Si possono notare degli aggiustamenti anche sostanziali alle armi: su tutti il falcione insetto, che tornerà a poter danzare in aria come nel più recente passato.
Se questi elementi possono passare inosservati, soprattutto se si è alla prima esperienza con questa serie, sono invece i problemi di natura tecnica ad aver preoccupato, negli ultimi mesi, i giocatori interessati all'acquisto. Le informazioni concrete, in tal senso, sono meno certe: Capcom sta lavorando per far sì che al debutto il gioco sia libero dei difetti attualmente presenti e che la resa grafica vada migliorando grazie a un uso maggiormente ottimizzato delle risorse.
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Le modalità "prestazioni" presenti sulla beta pubblica per PlayStation 5 e Xbox Series X mostrano un livello di dettaglio nelle texture molto basso (e non solo negli elementi di sfondo) con modelli poco definiti o sgranati, ritagliati dallo sfondo solo grazie a evidenti contorni. Non che per gli utenti PC la situazione sia più rosea: mostri e personaggi poligonali che sembrano arrivare dritti dall'epoca del primo 3D si sono manifestati anche su configurazioni hardware più avanzate dei requisiti consigliati dallo studio, con un frame rate che a fatica riesce a toccare i 60 fps (non stabili) con una RTX 3070 di NVIDIA (ben più performante della RTX 2060 consigliata dalla software house nipponica).
Data la portata di questi problemi risulta davvero difficile, a oggi, prevedere in che stato si presenterà al debutto Monster Hunter Wilds: di certo è rassicurante sapere che da mesi ormai gli sviluppatori del gioco di ruolo sono impegnati a sbrogliare tutti i nodi, ma d'altro canto non sono dettagli che rimangono in secondo piano.
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Parlando brevemente di cosa invece possiamo aspettarci che rimanga com'è, è lecito puntare il dito verso tutti gli elementi dell'interfaccia di gioco e della gestione della componente multigiocatore. Entrambi questi aspetti presentano spigoli vivi, come la modifica dell'organizzazione della borsa oggetti (con una navigazione che, a primo impatto, lascia un po' a desiderare in quanto a precisione) e la gestione dei gruppi di gioco.
Per coloro che si avvicinano alla prima volta alla versione "beta" di un qualsiasi Monster Hunter, è giusto sottolineare che il livello di sfida non rappresenterà quello della versione finale del gioco di ruolo: la serie di Capcom ha abituato i cacciatori di tutto il mondo a tarare le aspettative in seguito a queste versioni di prova, che presentano equipaggiamenti di base e mostri tarati per poter essere affrontabili in assenza di abilità speciali dedicate. Non lasciatevi scoraggiare se non riuscite ad abbattere in tempo l'Arkveld: avrete modo di rifarvi nel gioco completo, facendogliela pagare con gli interessi!