Abbiamo provato in anteprima il nuovo gioco di sopravvivenza ispirato all'universo creato da Kirkman
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Dopo il successo della serie TV, l'universo di The Walking Dead creato da Robert Kirkman ha dimostrato di avere un potenziale incredibile anche nel mondo dei videogiochi. Con la serie d'avventura sviluppata dagli ormai ex-studi di Telltale Games, che sarà conclusa proprio dal team dello stesso Kirkman dopo il fallimento della software house, gli svedesi di Overkill Software (autori della serie Payday) lavorano da tempo a un progetto diametralmente opposto all'avventura di Clementine: si tratta di uno sparatutto cooperativo che cerca di ricreare la tensione dello show televisivo e della serie originale puntando tutto sulla disperata lotta per la sopravvivenza.
Overkill’s The Walking Dead ricorda molto la serie di Payday, sia come struttura delle missioni che per le meccaniche di gioco, avvicinandosi allo stesso tempo anche a un mostro sacro come Left 4 Dead nel modo in cui il giocatore viene assalito da orde di non-morti apparentemente infinite. Una produzione che unisce due titoli particolarmente vicini all’universo di The Walking Dead, e che promette di stuzzicare fan e semplici appassionati di horror con un gioco sulla carta molto promettente. Tgcom24 e Mastergame hanno provato in anteprima la recente beta a numero chiuso su PC, sperimentando così le potenzialità del progetto dopo la prima prova all'E3 2018.
Le missioni disponibili in questa beta hanno manifestato una discreta varietà, con la prima, una sorta di modalità Orda in cui proteggere la base da un’invasione di vaganti, che ci ha visto tentare disperatamente di contenere l’invasione attraverso la costruzione di barricate e trappole. Una modalità che ricorda vagamente quella Zombie di Call of Duty, ma che in ogni caso è molto divertente da giocare, o rigiocare, a diversi livelli di difficoltà in compagnia di qualche amico. Nella seconda missione, invece, l'obiettivo era di recuperare dei purificatori dell’acqua da un’altra comunità di superstiti non proprio amichevoli, una missione molto più complessa rispetto che prevedeva l'attraversamento della città per raggiungere l’obiettivo, compito non certo facilissimo vista la presenza di centinaia di vaganti pronti ad assalire il giocatore al minimo rumore.
In questo tipo di missioni l'approccio stealth assume un ruolo centrale, e la maggior parte delle volte è risultato molto più conveniente usare le armi corpo a corpo che non le armi da fuoco. Inoltre si potevano usare una miriade di trappole e oggetti in grado di produrre rumore, come ad esempio gli antifurto delle auto o le bottiglie di vetro, che bisogna evitare per non ritrovarsi circondato da vaganti, o peggio ancora da superstiti armati. Insomma, Overkill's The Walking Dead è certamente capace di trasmettere quel senso di tensione che ci si aspetta da un mondo post apocalittico popolato da non-morti.
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Le armi possono essere potenziate con alcune modifiche da acquistare presso la venditrice nell'HUB, ma sono ottenibili anche come ricompensa dalle missioni. Tra queste ci sono vari mirini laser militari e silenziatori che possono essere applicati alle varie armi incluse nel gioco, ma le munizioni sono generalmente scarsissime e quindi bisognerà utilizzare intelligentemente l'arma e sfruttarla solo quando non avrete altre alternative.
All’inizio di ciascuna missione avremo anche un numero limitato di bende e granate. Per ottenerne delle altre sarà necessario setacciare accuratamente l’area circostante e trovare i materiali giusti per crearle durante le missioni tramite un apposito sistema di crafting. Le vere protagoniste sono ovviamente le armi corpo a corpo come bastoni, coltelli e mazze da baseball, che danno un'incredibile soddisfazione quando vengono sferrate contro un vagante, a differenza delle armi da fuoco, il cui feeling non è proprio perfetto. Gran parte di fucili e pistole non danno infatti quel senso di pesantezza che ci si aspetta da uno sparatutto, e il sistema di puntamento non ci è parso funzionare al meglio.
Dal punto di vista della stabilità, la beta ha mostrato qualche problemino di troppo: il matchmaking ha fatto fatica a individuare alleati con cui giocare, e spesso il gioco ha manifestato problemi che hanno addirittura bloccato la schermata, costringendo a riavviare la beta. Per un gioco in uscita tra meno di un mese potrebbe essere certamente un gran problema, così come dubbio resta l'apporto del comparto narrativo, che nelle missioni della beta era pressoché assente nonostante qualche sporadico filmato. È infatti assente qualsiasi tipo di narrazione durante le missioni, e le storie potenzialmente molto interessanti mostrate nei video di presentazione del gioco non vengono minimamente affrontate o menzionate nel gioco. Sarebbe veramente un peccato non creare una storia ad hoc per un titolo del genere, visto anche l’impegno di Overkill nella narrazione dei trailer, molto vicina e coerente all'universo di Robert Kirkman.
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La beta ci ha proiettato all'interno dell'HUB principale, popolato dai propri compagni di gioco gestiti dalla CPU. Una sorta di comunità che vede la presenza di personaggi come Peggy Ann, la venditrice di armi, Caleb oppure Anderson, colui che ci fornirà nuove missioni da completare. Man mano che le completerete, estenderete la porzione di mappa disponibile, fino a esplorare completamente lo scenario creato dalla software house.
I personaggi disponibili sono attualmente quattro: Heather la scout, Aidan il Tank, Grant il Tactician, e Maya il support. Ognuno di questi personaggi offre diverse specializzazioni e abilità, ricoprendo differenti ruoli: in base alla composizione della propria squadra, permetteranno di sbloccare diverse strade grazie all'uso di strumenti esclusivi per la specifica classe. Nella nostra prova ci siamo focalizzati sul Tank e sul Tactician, con il primo che è caratterizzato da un quantitativo maggiore di salute, una mazza da baseball e una specializzazione con i fucili a canne mozze, molto utile negli scontri ravvicinati; il secondo, invece, utilizza un fucile da cecchino per eliminare le orde di vaganti da lontano.