Che si tratti di un regno medievale o della casa dei vostri sogni, seguite i nostri consigli per trovare il gioco di "costruzione" adatto a voi!
di Carlo Chericoni© IGN
C'è qualcosa di atavico nel gioco delle costruzioni: che siano semplici blocchi di legno, mattoncini di plastica danesi o cubi digitali, l'importante è dare vita a qualcosa di fantastico che soddisfi l'architetto o l'artista che c'è in ognuno di noi. Il tema del "costruire" è presente in moltissimi giochi da tavolo, ma noi lo abbiamo preso come pretesto per presentarvi dieci titoli perfetti per chi è appassionato di Minecraft, Sim City o simili!
Come sempre il nostro primo criterio di scelta è la disponibilità sul mercato italiano, poi abbiamo fatto una selezione tra diverse meccaniche di gioco cercando di privilegiare quei titoli adatti per serate in famiglia o con amici non eccessivamente esperti di board game... ma comunque divertenti anche per giocatori più smaliziati.
MINECRAFT: BUILDERS & BIOMES
Edizione Italiana: Ravensburger Italia
Numero giocatori: 2-4
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Pochi videogiochi possono vantare un impatto duraturo sulla cultura popolare come quello avuto da Minecraft. Il gioco creato dai Mojang Studios festeggerà il 17 maggio i suoi primi tredici anni di vita, e la sua popolarità non sembra destinata a calare. Quindi non stupisce il fatto che esistano un'infinità di prodotti su licenza Minecraft, tra cui anche un gioco da tavolo che, chiariamolo subito, non è solo una mossa commerciale ma un prodotto di qualità.
All'inizio di una partita si mescolano le 64 carte-edificio/mostro, poi si forma una griglia 4x4 con 4 carte coperte in ciascun settore. Attorno a questa area andrete a piazzare le 16 tessere-arma e poi, con l’ausilio di un aiuto in cartone andrete a compattare i 64 cubi costruiti in un unico grande cubo. Non vi resta che prendere la vostra plancia, le 5 carte arma e il personaggio che vi rappresenta e cominciare la sfida. Durante il vostro turno potrete eseguire due azioni differenti tra le cinque disponibili: muovervi di due spazi, prendere blocchi, costruire, combattere o prendere un arma. Lo spostamento avviene nei punti d'intersezione della griglia e quindi avrete sempre 4 blocchi attorno a voi; se si tratta di carte edificio (o mostro) a faccia in giù, potrete rivelarle e vedere cosa c'è sotto.
Per costruire un edificio dovrete essere vicino alla sua tessera e pagare il cubi richiesti sulla carta, poi piazzarlo sulla vostra plancia 3x3 che mostra differenti biomi (potete metterlo dove vi pare, non c'è bisogno di rispettare il tipo di bioma). Usando l'azione per prendere cubi ne prelevate 2 dal cubo principale rispettando la regola che devono avere la faccia superiore e due laterali libere. Sui bordi della mappa è anche possibile accaparrarsi un'arma per migliorare la vostra capacità offensiva, così da provare ad accumulare punti esperienza sconfiggendo i nemici che appaiono al posto delle costruzioni. Il combattimento si svolge girando tre carte arma e sperando di fare abbastanza danni per sconfiggere il nemico… se questo non accade, l’unica conseguenza è aver perso un turno.
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Quando uno strato del cubo principale è completamente sparito si passa alla fase punteggio: nella prima si ottengono punti per il bioma più grande sulla propria plancia, nella seconda per le costruzioni adiacenti che usano lo stesso materiale, mentre nel terzo e ultimo per la tipologia di costruzione. Dopo quest'ultimo giro di punteggi, chi è in testa sarà il vincitore.
Il punto di forza di questo titolo è la capacità di proporre una meccanica divertente appagante sia per i più giovani che per i più esperti. Le regole si spiegano velocemente e ci si trova rapidamente immersi nella sfida. Le scelte da fare non sono eccessive, ma permettono comunque di mettere in pratica differenti strategie. Meglio affrontare il gioco come "sterminatori di mob" oppure concentrarsi sul costruire in modo intelligente? Meglio fare pochi punti nella prima fase di punteggio per poi rifarsi nella seconda? Ma soprattutto... quando innescare la fase di punteggio? Prendere un blocco che non serve per forzare la conta dei punti può rivelarsi uno stratagemma davvero astuto!
Questa versione da tavolo di Minecraft si rivela un perfetto intrattenimento per famiglie, ma anche un titolo coinvolgente per chi cerca una sfida divertente, veloce e non eccessivamente impegnativa. Noi vi consigliamo assolutamente di provarlo e, probabilmente, se apprezzerete la sua elegante semplicità vorrete anche acquistare l'espansione Farmer's Market in cui potrete coltivare verdure utili per acquistare oggetti con abilità speciali che renderanno il gioco ancora più intrigante!
LITTLE TOWN
Edizione Italiana: Mancalamaro
Numero giocatori: 2-4
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Il genere "piazzamento lavoratori" è uno dei più apprezzati tra gli appassionati di board game, ma è anche uno dei più difficili da digerire per i "nuovi arrivati". Questo non tanto per la meccanica (si tratta semplicemente di piazzare una pedina in un'area e di attivare l’effetto abbinato), ma per le infinite opzioni spesso proposte da questo genere di giochi. Little Town risolve questo problema in modo elegante proponendo una difficoltà e una varietà di scelta che cresce turno dopo turno e per questo facilmente approcciabile da chiunque.
Il tabellone di gioco mostra una griglia di 9x6 con un prato verde in cui sono sparsi dei laghetti, delle montagne e degli alberi. Sotto questa area sono presenti dodici strutture (scelte tra 24), una serie di tessere raffiguranti campi di grano, più una casella "cantiere". Prima che la sfida inizi, ogni giocatore prende quattro pedine lavoratore, tre soldi e tre obiettivi segreti da portare a termine.
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Durante il proprio turno si può piazzare un lavoratore su una qualsiasi zona "verde" (ovvero vuota) del tabellone, attivando le otto caselle intorno. Se tra queste ci sono aree con alberi, montagne o laghi si prendono le rispettive risorse: legno, roccia e pesce. In questo modo è possibile anche attivare i poteri delle strutture costruite, cosa che avverrà gratuitamente se è una vostra proprietà o al costo di un soldo se è di qualcun altro. Per edificare un palazzo dovrete invece piazzare il vostro lavoratore nell'area cantiere e pagare il costo in legno e rocce necessario per la struttura che avete scelto, così da poterla piazzare in un qualsiasi punto vuoto della mappa. Esauriti i quattro lavoratori il turno finisce e dovrete spendere una risorsa cibo (pesce o grano) per sfamare ognuno di loro, pena la perdita di tre punti vittoria. A questo punto potete prendere i vostri omini dalla mappa e cominciare un nuovo giro; il gioco finisce al concludersi del quarto turno.
Little Town è uno di quei giochi che si iniziano a giocare velocemente e che proseguono in modo fluido anche se sono coinvolti principianti assoluti. La sua iniziale semplicità nasconde tante piccole sfide e, turno dopo turno, il tabellone proporrà un numero sempre maggiore di opzioni e di scelte da fare. L'aspetto divertente di Little Town è la capacità di diventare sempre più complesso in modo naturale, senza scoraggiare con un'infinità di opzioni fin dal primo turno. Inoltre con un po' di esperienza si finirà anche per intuire l'importanza di accaparrarsi certe aree e come il corretto piazzamento delle strutture possa innescare delle spettacolari combo che consentono di ribaltare la classifica rendendo le partite ancora più avvincenti. Un gioco leggero, ma estremamente piacevole se si vuole ravvivare una serata in famiglia o con gli amici.
KINGDOMINO ORIGINS
Edizione Italiana: Ghenos Game
Numero giocatori: 2-4
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L'ultimo arrivato nella famiglia Kingdomino ci porta nella preistoria e presenta tre diverse modalità di gioco capaci di offrire un livello di sfida adatto a chiunque. Alla base c'è la caratteristica meccanica per la selezione della tessera territorio: ogni turno ne vengono rivelate un numero pari ai partecipanti, ciascuna caratterizzata da un determinato valore; chi sceglie quelle con il numero più basso avrà possibilità nel turno successivo di effettuare la nuova scelta per primo. Ovviamente più alto è il valore e migliore sarà quella tessera in termini di punteggio finale.
I territori che andrete ad accaparrarvi sono come delle tessere del domino, ma anziché i classici numeri, mostreranno diverse tipologie di ambienti (ghiaccio, arido, foresta, etc.): al momento di piazzarle nei vostri possedimenti, dovrete fare attenzione che almeno uno dei territori ne tocchi uno uguale. Completando una griglia 5x5 si innesca la fine del gioco e la conta dei punti ottenuti per il numero di ambienti uguali adiacenti moltiplicato per le icone "fuoco" presenti su di essi. Una novità rispetto ai titoli precedenti è la presenza di vulcani che possono lanciare delle palle di lava, capaci di portare il fuoco anche su caselle che ne erano sprovviste.
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In questa sua modalità base Kingdomino Origins riempie di divertimento le serate in famiglia. Le scelte da fare sono semplici, ma allo stesso tempo bisogna essere furbi per riuscire ad avvicinare le stesse aree evitando di trovarsi nella condizione di non riuscire a effettuare un piazzamento. Una volta presa confidenza con le meccaniche si può passare alla modalità Totem in cui bisognerà fare attenzione all'icona risorsa presente su vari territori (pesci, funghi, mammuth, etc.), perché chi avrà la maggioranza di una tipologia nel proprio dominio potrà aggiudicarsi un totem che assicura punti extra alla fine. Questa piccola aggiunta alle regole porta un nuovo livello di ragionamento, spingendovi a cambiare il modo in cui selezionate le tessere territorio e rendendo le partite ancora più avvincenti.
Se poi si sceglie la terza modalità chiamata Tribù, i totem spariscono, ma rimangono le risorse. Queste potranno essere spese per acquistare delle tessere raffiguranti dei cavernicoli, ognuno capace di garantirvi punti vittoria in modo differente. Per esempio c'è il bimbo pescatore che vi dà punti extra per ogni casella con la risorsa pesce attorno a lui, oppure lo sciamano che fa punti se ha altri membri della tribù vicino. Ancora una volta, un'aggiunta alle regole apparentemente semplice ma che assicura un livello più profondo di complessità rendendo le sfide più intriganti di quanto si potrebbe pensare. La scelta del cavernicolo e il cercare di rispettare il più possibile le sue condizioni di punteggio vi obbligheranno a spremervi le meningi molto più di quanto richiesto nella versione base.
Qualsiasi sia la modalità che sceglierete, potete stare certi che Kingdomino Origins saprà regalarvi ore di puro intrattenimento, in equilibrio tra concentrazione e rilassatezza. Certo, qui non ci sono realmente strutture da erigere, quindi la sua presenza in questa lista può sembrare un po' forzata... ma il dover assemblare un proprio territorio seguendo le semplici regole del domino trasferisce le stessa gratificazione di quando si costruisce qualcosa ed è per questo che ve lo consigliamo caldamente!
MEGACITY: OCEANIA
Edizione Italiana: Asmodee Italia
Numero giocatori: 2-4
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Se in tutti gli altri titoli di questa lista vi calerete nei panni di costruttori virtuali, in questo caso sarete anche impegnati a edificare fisicamente le vostre strutture. Infatti, MegaCity: Oceania non solo mette alla prova le capacità mentali, ma anche quelle manuali chiedendovi di assemblare strutture con piccoli pezzi di plastica, in grado di non crollare quando le spostate. Le regole sono molto semplici: scegliere se eseguire due delle azioni base o provare a spostare una delle vostre strutture. Le azioni selezionabili sono sei: prendere da un sacchetto tre parti per la costruzione di un edificio, prendere una piattaforma necessaria per costruire, prendere una carta contratto, girare una piattaforma per costruire sull'altro lato, cambiare le piattaforme disponibili, cambiare le carte contratto disponibili.
Ovviamente le prime tre azioni sono quelle più importanti perché sono quelle che vi permettono di fare i punti necessari per vincere. Le carte contatto definiscono la struttura che dovrete costruire mettendo limitazioni al tipo di base su cui edificare, alla quantità di pezzi da utilizzare, all'altezza da raggiungere o i materiali da usare. Così, mentre gli altri fanno le loro mosse, voi potrete provare a disporre, piazzare e impilare i vostri pezzi per erigere la struttura. Qui l'ingegno e una buona dose di mano ferma aiutano! Certo, potete piazzare i pezzi in orizzontale per la massima stabilità, ma questo non consentirà di raggiungere altezze elevate e vi obbligherà a sprecare tantissimi materiali. I risultati migliori si ottengono provando a dare forma a strutture originali e ardite.
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Quando sarete sicuri di ciò che avete fatto, al vostro prossimo turno potrete decidere di non compiere nessuna azione e provare a unire il vostro edificio alla MegaCity. Per fare ciò dovrete fisicamente spingere la vostra piattaforma con il palazzo sopra fino a toccare uno degli altri esagoni posti al centro del tavolo. Esatto, avete capito bene... il vostro palazzo non solo deve rimanere in piedi quando lo costruite, ma deve anche sopravvivere a questo "viaggio". Ed è durante questa fase che il gioco regala i momenti di maggiore divertimento. Vedere le strutture che ondeggiano sotto gli occhi concentrati del "costruttore" è davvero emozionante e sarà difficile trattenere le urla quando qualcosa crolla all'ultimo momento.
La fase di abilità è bilanciata egregiamente da quella di pianificazione, in cui cercherete di ottimizzare al meglio le azioni che eseguite e ragionerete su quali contratti sono alla vostra portata (magari meglio farne tanti di quelli di più semplici) e come gestire i materiali disponibili. Esteticamente bello da vedere, divertentissimo da giocare e semplice da imparare, MegaCity: Oceania ravviva qualsiasi pomeriggio o serata con tante risate. Poco importa chi vince, anche perché vi basterà portare a destinazione una sola struttura di media altezza per sentirvi già trionfatori!
LA CASA DEI SOGNI
Edizione Italiana: Asmodee Italia
Numero giocatori: 2-4
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Se state cercando un titolo divertente, graficamente d'impatto e capace di coinvolgere chiunque, La Casa dei Sogni è ciò che fa per voi! Distribuite le suggestive plance di gioco a forma di casa e vedrete subito come tutti presteranno la massima attenzione alle regole; incuriositi dallo scoprire come arredare quella loro dimora.
Fortunatamente le regole sono semplici: partendo dal primo giocatore e proseguendo in senso orario, ognuno sceglie quale accoppiata di carta stanza e carta speciale prendere dal tabellone centrale. Poi posiziona la stanza in casa seguendo alcune limitazioni (non si può costruire su uno spazio in alto se sotto non c'è una stanza o un pavimento presente e alcune possono essere messe nei due piani superiori, mentre altre solo nel seminterrato).
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Le carte speciali vi serviranno invece per conquistare il diritto a essere il primo giocatore, fare il tetto, avere utensili che consentono azioni speciali, aiutanti che assicurano punti extra o abbellimenti per le stanze costruite. Il cuore del gioco sta nel cercare di mettere vicine le carte relative allo stesso ambiente così da ottenere più punti; per esempio due carte "camera da letto" adiacenti vi assicurano quattro punti anziché uno. È anche possibile far salire il punteggio cercando di comporre un tetto dello stesso colore e collocando abbellimenti nelle stanze.
I turni scorrono velocemente tra imploranti richieste di non "rubare" quella carta che vi serve tanto e risate sadiche di chi ignora le vostre richieste. La meccanica è così leggera che viene naturale comunicare moltissimo durante la partita, ravvivando così l'esperienza al di sopra delle effettive sfide di gioco. Anche se non riuscirete a trionfare, il solo osservare la casa che avete assemblato vi basterà per rendervi felici, perché la grafica delle carte e il modo in cui si combinano perfettamente tra loro, riescono davvero a dare la sensazione di aver costruito la casa dei sogni.
IT’S A WONDERFUL KINGDOM
Edizione Italiana: Studio Supernova
Numero giocatori: 2
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In passato vi abbiamo parlato di It's a Wonderful World, uno splendido gioco che permette di costruire una utopica società del futuro, ora vogliamo invece presentarvi il suo seguito pensato specificatamente per due giocatori. Questa volta dovrete dare vita a un regno fantasy/medioevale usando le regole di base del suo predecessore, ma con l'aggiunta di alcune interessanti meccaniche.
La prima innovazione è nel modo in cui si scelgono le carte. All'inizio di ognuno dei quattro turni di gioco i due sfidanti pescano simultaneamente sette carte regno casuali e una carta minaccia, poi si piazza una carta regno a faccia in su sopra la plancia delle risorse e un'altra sotto. Il turno inizia con il primo giocatore che sceglie due carte dalla sua mano e le piazza sopra o sotto la plancia delle risorse. Normalmente queste sono collocate a faccia in su, ma girando un segnalino "trappola" (ne ha due per turno) può decidere di metterle girate. Poi agisce l'altro giocatore che per prima cosa decide se prendere tutte le carte nella parte superiore o quelle nella parte inferiore e le posiziona così come sono nella sua zona "selezione". Poi mette sul tavolo due carte dalla sua mano sempre scegliendo l’area superiore o inferiore.
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Questo schema si ripete finché entrambi non hanno più carte in mano e a questo punto si procede alla fase di selezione in cui per prima cosa si rivelano le carte girate e poi si decide quale mettere in costruzione e quale riciclare per ottenere subito le risorse associate. Se su una carta in fase di costruzione ci sono tutti i cubi materiale richiesti, allora viene spostata nel proprio regno e, oltre a fornirvi un eventuale bonus costruzione, inizierà a produrre risorse (o punti vittoria). La terza fase di un turno è proprio la produzione, seguendo un ordine specifico verificherete quanto materiale potrete ottenere dalle strutture del vostro regno e se intascherete più cubi dell'avversario potrete mettere un soldato nell'area di addestramento, oppure prenderne uno dall'area addestramento e metterlo nel regno.
Queste truppe sono fondamentali per sbarazzarsi dalle fastidiose minacce che intralciano la vostra espansione. Ma come sono arrivate queste calamità nei vostri possedimenti? Vi ricordate che all'inizio del turno avete pescato una carta minaccia? E che potete mettere le carte da scegliere a faccia in giù? Un po' di astuzia e capacità di bluff farà sì che l'avversario finisca per prendere quella carta infame. Magari userete un trucchetto psicologico mettendo in turno due carte a faccia in giù... oppure collocherete la minaccia in una posizione con tante altre carte rendendo la presa molto allettante. Questa guerra di nervi nella fase di selezione è un'aggiunta grandiosa a un titolo già caratterizzato da un'eccellente meccanica di gioco.
Cercare di sbolognare la minaccia all'avversario, decidere cosa costruire e cosa riciclare, pianificare combo in fase di produzione risorse, ottenere soldati per sbarazzarsi delle rogne, sono tante le decisione da prendere in It's a Wonderful Kingdom, ma la struttura di gioco è così ben progettata che difficilmente ci sono punti morti e le fasi di ragionamento e quelle in cui si interagisce sono perfettamente bilanciate. Nella scatola c’è anche un modulo per evitare la presenza delle minacce, eliminando questo aspetto “cattivo” dalle vostre partite e rendendolo così adatta anche alle sfide in coppia. Divertente, appagante e incalzante, It's a Wonderful Kingdom è una vera sfida per ogni costruttore che vuole mettere alla prova la sua abilità gestionale… e perché no, la sua capacità di essere infame.
THE RED CATHEDRAL
Edizione Italiana: Devir Italia
Numero giocatori: 1-4
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È arrivato il momento di parlare di un titolo leggermente più complesso, capace di coinvolgere anche giocatori più smaliziati. In The Red Cathedral dovrete partecipare alla costruzione della cattedrale di San Basilio a Mosca per ingraziarvi il favore dello Zar. Al centro del gioco c'è un tabellone che propone un cerchio suddiviso in quattro spicchi, ognuno diviso a sua volta in due aree capaci di ospitare fino a tre dadi, per un totale di otto aree. Vicino a esso andrete a collocare le carte che compongono la cattedrale e su ognuna posizionate una tessera "cantiere". Poi darete una plancia gioco a ogni sfidante, questa serve per stoccare i materiali (c'è un limite a quante potete averne), ricordarvi le azioni che potete eseguire e vi permetterà di abbinare a ogni dado una tessera cantiere.
Nel turno di gioco si esegue una sola tra le tre azioni disponibili. Per prima cosa, reclamare una carta della cattedrale: posizionate sopra una vostra bandiera e prendete la tessera cantiere abbinata che dovrete subito posizionare sulla plancia vicino a uno dei dadi. Per usare il potere della tessera dovrete pagare il quantitativo di rubli mostrati altrimenti dovrete metterla girata perdendone la particolarità. Poi si passa al trasferimento del materiale: potrete spostare fino a un massimo di tre materiali dalla vostra plancia alle carte cattedrale su cui è presente la vostra bandiera. Se sulla carta ci sono tutti materiali richiesti potete costruirla girandola conquistando i rubli e i punti vittoria che vale.
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La terza fase consiste nell'acquisire i materiali: questo è il cuore del gioco e anche la fase più complessa. La prima cosa che dovrete fare è scegliere uno dei dadi posizionati nel cerchio del tabellone e muoverlo di un numero di settori pari al suo valore. Potrete poi prendere il materiale abbinato all'area in cui si ferma moltiplicato per il numero di dadi presenti. Se per esempio avete mosso il dado giallo e siete finiti nell'area che genera due mattoni dove è già presente il dado verde, potrete prendere quattro mattoni (due mattoni per due dadi presenti). Inoltre potrete anche attivare il potere della tessera cantiere abbinata al colore del dado che avete mosso.
Manipolare i dadi cercando di ottenere più risorse possibile è sicuramente la parte più avvincente di The Red Cathedral, ma per riuscire a vincere ci sono molte più cose da considerare come trasferire in modo efficiente i materiali sulle carte, evitare di riempire gli spazi di stoccaggio con cose inutili, saper abbinare astutamente i poteri delle tessere cantiere ai dadi, assicurarsi di avere sempre una buona scorta di rubli. A rendere tutto ancora più intrigante c'è un sistema di punteggio finale che premia colui che ha contribuito maggiormente a completare ogni sezione della cattedrale e che obbliga i giocatori a marcare stretto gli avversari perché concedere una colonna a un solo sfidante può valere tanti (troppi) punti.
The Red Cathedral è un gioco che impegnerà abbastanza il vostro cervello, ma non al punto d'impedirvi di parlare e scherzare al tavolo (anche se a volte quando si valuta quale dado muovere si finisce per andare in "paralisi da analisi"). Inoltre è un gioco che mostra il suo potenziale partita dopo partita, rendendo la sfide sempre più emozionanti e sul filo del rasoio. Il concetto di "costruzione" è reso molto bene dalle meccaniche di gioco (soprattutto la gestione dei materiali) e il girare le carte per mostrare l'effettivo avanzamento lavori rafforza la percezione di essere impegnati a creare qualcosa. Assolutamente da provare.
CASTLES OF TUSCANY
Edizione Italiana: Ravensburger Italia
Numero giocatori: 2-4
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Vedendo la grande quantità di componenti sul tavolo si potrebbe pensare che questo Castles of Tuscany appartenga alla categoria di giochi per super-esperti. In realtà, pur essendo un titolo per giocatori più smaliziati, ha comunque una meccanica non eccessivamente complicata. Ciascun giocatore ha una plancia con una serie di caselle azione, un’area costruzione, alcuni aiuti visivi e una zona in cui fare tre pile usando i ventuno esagoni con il retro del proprio colore. Inoltre, ognuno dispone di una piccola mappa componibile formata da esagoni colorati e su uno verde scuro andrà a collocare il primo castello.
Dopo aver pescato cinque carte regione, si è pronti per cominciare, scegliendo una delle tre azioni possibili: pescare due carte regione; scegliere un esagono regione tra gli otto disponibili e piazzarlo nella propria area costruzione, poi sostituire quello preso con l'esagono più in alto della vostra pila di sinistra; spostare un esagono dall'area costruzione alla propria mappa pagandone il costo (ovvero scartando due carte regione uguali a ciò che si vuole costruire). Il piazzamento dovrà avvenire seguendo due regole: deve essere vicino a qualcosa di già costruito ed essere su una casella del colore corrispondente.
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Costruire non solo vi permette di guadagnare punti vittoria, ma attiverà anche l'evento bonus abbinato al tipo di regione piazzata! Per esempio, un castello permette di costruire subito un'altra regione, un monastero vi fa pescare carte, un carro farà ottenere carte commercio (spesso abbinate a punti vittoria), una città vi permette di potenziare un'azione (per prendere più risorse o avere più aree di stoccaggio per le regioni da costruire), e così via. Regioni come Cava, Villaggio e Locanda servono invece per ottenere rispettivamente delle pedine Marmo, Lavoratore ed esagono blu. Il Marmo può essere speso per fare subito un altro turno di gioco, il Lavoratore è un jolly da usare al posto delle carte regione quando costruite e l'esagono blu può essere usato come una qualsiasi regione. Ogni volta che un giocatore finisce una pila dei suoi esagoni si passa a incassare i punti vittoria, trasferendo quelli accumulati nella traccia verde della sottostante traccia arancione. Questa cosa si ripete tre volte e poi la partita finisce.
Queste sono in grandi linee le regole del gioco, capaci di rendere ogni turno veloce così da garantire un ritmo serrato con pochi punti morti al tavolo; tutto questo garantendo anche una certa complessità. Riuscire a riempire la propria mappa in modo efficace, magari innescando un paio di combo, è una grande soddisfazione, ma vedersi soffiare all'ultimo quella regione che tanto vi serviva può risultare estremamente frustrante. Fortunatamente, le risorse speciali come marmo, lavoratori ed esagoni jolly possono aiutarvi a evitare i tentativi d'intralcio dei vostri avversari ed è proprio imparando a gestire tutte le opportunità offerte che si inizia ad apprezzare l'elegante design.
Castles of Tuscany è la scelta giusta per una serata impegnativa, ma non troppo, dove farvi prendere da una sfida avvincente… senza risultare esageratamente stressante. Se poi vi sentite pronti per qualcosa di simile ma più impegnativo, allora considerate il suo "fratellone" Castles of Burgundy, un super classico molto amato dai boardgamer esperti.
EXTRA - CATAN: PUZZLE LOGICI
Edizione Italiana: Giochi Uniti
Numero giocatori: 1
© IGN
Costruire edifici e strade è una parte importante de I Coloni di Catan, quindi questo classico moderno potrebbe rientrare di diritto nella lista, ma avendone già parlato in passato preferiamo presentarvi un nuovo titolo che usa marchio e ambientazione per proporre qualcosa di completamente diverso… che non è un gioco da tavolo vero e proprio.
All'interno di una iconica scatola esagonale troverete una plancia di gioco (il retro del coperchio), tante forme di plastica e un mazzo di 40 carte con sfide di difficoltà crescente. Una volta selezionato il puzzle, leggete qual è la vostra missione, poi piazzate sulla mappa gli elementi indicati; la carta vi mostrerà anche quali pezzi dovrete usare per portare a termine la vostra missione.
© IGN
Le regole di piazzamento sono semplici: l'immagine su un esagono deve essere adiacente solo a una identica e non potete mettere nulla vicino a un brigante a meno che non sia un cavaliere. Rispettando queste semplici limitazioni proverete a collocare i pezzi di strada in modo da unire le colonie sulla mappa. Nelle sfide facili sarà un gioco da ragazzi, ma con il progredire del mazzo vi troverete ad affrontare rompicapo in grado d'impegnare realmente la vostra materia grigia.
Per meccanica e stile grafico è chiaro che Catan: Puzzle Logici sia un prodotto destinato a un pubblico giovane, un regalo perfetto per fornire un'alternativa analogica a chi abusa d'intrattenimento digitale... ma potrebbe anche rivelarsi piacevole passatempo per nostalgici del boom dei giochi di logica degli inizi anni '80. Inoltre, anche se la confezione lo indica come un prodotto consigliato per un singolo giocatore, provare a risolvere i puzzle più difficili in famiglia è sicuramente un'esperienza coinvolgente e piacevole.