Ispirazioni tratte da Final Fantasy, Overwatch e tanto altro per la cosplayer di questa settimana!
© ign
Gaia Giselle, la cosplayer che vi presentiamo oggi, è una delle interpreti più seguite nel mondo del cosplay. Nell'intervista, realizzata per noi da Giada Robin, si capisce chiaramente perché: entusiasmo, competenza ed energia caratterizzano Gaia in tutte le sue interpretazioni. Andiamo a conoscerla meglio, partendo dalla nostra scheda, per proseguire con la galleria dei suoi lavori e quindi con l'intervista completa.
NOME: Gaia
NICKNAME: Gaia Giselle
PERSONAGGIO PREFERITO: Nami (One Piece)
IL PRIMO COSTUME: Lady Gaga
MI TROVI SU: Instagram
Ora ammiriamo i personaggi di Gaia: non dimenticate di espandere la galleria a tutto schermo!
Allora Gaia, raccontaci di te e della tua passione. Come ti sei affacciata al mondo del cosplay?
Diciamo che il percorso che mi ha portata al cosplay è stato piuttosto strano. Ho iniziato a recitare in teatro quando avevo 10 anni e da allora non ho mai smesso di interpretare personaggi. Crescendo però ho iniziato a voler essere più libera nell’interpretazione, senza dover sottostare alle “imposizioni” del regista, e nel cosplay ho trovato la libertà interpretativa che cercavo.
Com’è stata la tua prima volta da cosplayer? E cosa ti ha spinto a continuare?
La mia prima volta in cosplay è stata bellissima, ero a un concerto e interpretavo la cantante Lady Gaga, tutti mi facevano foto e fui persino invitata a salire sul palco con la band! Mi piacque talmente che riproposi in varie occasioni quel cosplay. È stato solo successivamente che ho scoperto il mondo delle fiere cosplay, ed è stata la libertà che ho trovato in questo mondo a spingermi a continuare.
In genere preferisci realizzare costumi e accessori o interpretare il personaggio? Per te qual è la parte più importante in un cosplay?
Anche se per me la realizzazione del costume e degli accessori è molto importante, trovo che l’interpretazione sia la parte fondamentale del cosplay. Se non ci fosse interpretazione mi sembrerebbe di essere semplicemente vestita per carnevale.
Molti dei tuoi personaggi sono tratti da videogiochi e fai anche streaming delle tue partite su Twitch TV. Ti senti più cosplayer o gamer? Hai mai fatto streaming in cosplay?
Diciamo che mi sento un mix! Sono cresciuta con i videogiochi, e sono la mia passione da quando ero piccolissima, ma è grazie al cosplay che posso dare vita ai miei personaggi preferiti dei videogiochi. Per quanto riguarda lo streaming, non ho mai fatto nulla in cosplay, ma spesso faccio degli streaming in cui costruisco parti dei miei costumi.
Sei attivissima anche su Youtube, come fai a gestire tutto quanto? Qual è la tua rubrica più seguita?
Tra cosplay, Youtube, Twitch e il lavoro, diciamo che faccio un po’ fatica a gestire tutto! Infatti nei periodi in cui non sto particolarmente bene, sono proprio Twitch e Youtube a risentirne maggiormente. Devo dire che i video più seguiti sono quelli che riguardano il mondo del cosplay, infatti la rubrica più gettonata è quella dei Vlog che registro nelle fiere di settore o delle mie considerazioni a riguardo.
Parliamo di uno degli argomenti più spinosi. Quant’è difficile per una ragazza affermarsi come cosplayer/cosmaker? Spesso i maschietti rimangono ammaliati dal fascino dei personaggi e non riescono a focalizzarsi sul lavoro che c’è dietro. Ti è mai capitato di lavorare tanto su un cosplay e poi di ricevere complimenti solo sul tuo aspetto fisico?
Per una ragazza, affermarsi come cosmaker è veramente difficile, soprattutto perché in pochissimi si soffermano sul lavoro che sta dietro il costume. Generalmente ricevo quasi sempre solo complimenti sul mio aspetto o sulla somiglianza al personaggio, e raramente sulla fattura del costume, se non da persone che lavorano nel settore o altri cosmaker come me!
Tante ragazze cosplayers fanno foto che lasciano davvero poco all’immaginazione. Credi che questo possa influire negativamente su tutte noi? Cos’è secondo te che distingue un cosplay sexy da uno volgare?
A volte questi atteggiamenti influiscono davvero in maniera negativa, secondo me. In primis per quanto riguarda le ragazze più giovani, che molte volte si vedono negato il permesso di fare cosplay dai genitori poiché, dopo una breve ricerca sul web, vedono queste immagini e pensano che il cosplay non sia adatto a una ragazza giovane. E in secondo luogo, molte di queste ragazze legittimano comportamenti e commenti poco gentili e piacevoli, che vengono poi fatti anche a ragazze che non fanno quel genere di fotografie.
Per quanto riguarda la distinzione tra un cosplay sexy e uno volgare, potremmo parlarne per ore! Principalmente penso che lo scopo con cui lo si fa, sia determinante! Se una ragazza fa un determinato personaggio perché le piace, anche se è provocante, non ci vedo nulla di male; diverso è se lo scopo è proprio quello di ricercare determinate attenzioni. Altra cosa importante trovo che la fattura del costume e l’interpretazione del personaggio, la cui personalità non deve essere snaturata, siano di fondamentale importanza per discriminare questi tipi di cosplay: molte volte un cosplay volgare si basa su abiti e accessori di qualità scadente e un’interpretazione nulla o completamente alterata del personaggio.
C’è un messaggio in particolare che vorresti lanciare a chi ci sta seguendo?
Il mondo del cosplay è un mondo bellissimo, non fatevi scoraggiare dalle critiche, date vita ai vostri personaggi preferiti e divertitevi!
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