Una nuova protagonista per la nostra rubrica dedicata ai cosplayer
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Per questo appuntamento con la nostra rubrica dedicata ai cosplayer facciamo la conoscenza di Ariadny! Abilissima interprete di molti personaggi, Ariadny è capace di realizzare costumi di pregevole fattura, fin dal 2011 frequenta Lucca Comics e ha... una concorrente in casa! Ecco la sua scheda, a cui seguirà una galleria con alcuni dei suoi lavori e una lunga intervista realizzata dalla nostra Giada Robin.
NOME: Ariadny Cavallo
NICKNAME: Ariadny Cosplay Art
PERSONAGGIO PREFERITO: Aela di Skyrim, Batgirl, Vault Girl
IL PRIMO COSTUME: Il primissimo è stato quello di Daenerys Targaryen, ma il vestito lo aveva fatto mia madre, e quindi conto come primo Aela: è il primo cosplay che ho realizzato per intero da sola.
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Ora ammiriamo alcune delle creazioni di Ariadny, come al solito vi invitiamo a espandere la galleria a tutto schermo!
Come ti sei avvicinata al mondo del cosplay? Raccontaci un po’ della tua prima esperienza da cosplayer!
Era il lontano 2011 e avevo deciso di andare al Lucca Comics con degli amici. Sapevo dell'esistenza di persone che indossavano costumi durante la fiera, ma non sapevo che si chiamassero Cosplayer! Approfittai della cosa e improvvisai un elfo dei boschi con dei vestiti che avevo in casa; da quell'anno ho iniziato ad andare regolarmente al Lucca Comics e a portare cosplay sempre più elaborati e studiati.
Il vero motivo per cui ho iniziato a fare cosplay, comunque, è sicuramente perchè avevo bisogno di un hobby in cui sfogare la mia fantasia e la mia manualità: volevo qualcosa che mi portasse a creare e fu così che iniziò tutto... un giorno salvai la partita di Skyrim, spensi l'Xbox e, usando dei fogli di giornale, realizzai gli spallacci di Aela. Quello fu il mio primo lavoro da cosmaker, da lì imparai a usare nuovi materiali, nuovi strumenti e nuove tecniche.
Alcuni cosplay sono più complicati di altri, ma guardando i tuoi lavori si scopre che sono tutti molto dettagliati e viene spontaneo chiedersi: quanto tempo passi alla loro realizzazione? Qual è stato il tuo cosplay più impegnativo?
Questa è veramente una bella domanda, perchè non tengo mai traccia delle ore che impiego nella realizzazione di un cosplay: non è un lavoro né uno sforzo, è un hobby e quando si fa qualcosa che piace il tempo vola! Il tempo che impiego varia in base a quanto è complicato per me il cosplay che voglio realizzare, uno dei più amati per esempio è la Valkyria ma per realizzarlo ho impiegato solo tre giorni, mentre altri sono semplici solo in apparenza, come la Vault Girl di Fallout, la cui realizzazione mi ha impegnata per circa due mesi. Ovviamente non ci lavoro giorno e notte, ma circa cinque ore alla settimana. Il mio cosplay più impegnativo è sicuramente la Vault Girl 106 perché per la prima volta ho utilizzato materiali e strumenti nuovi come la taglia e cuci, volevo rendere tutto perfetto in ogni dettaglio e ho studiato tutto per replicarlo al meglio. In pratica, ho realizzato tutto con le mie mani a parte le scarpe.
Hai fatto video tutorial sia per la creazione di accessori che per il make-up. Ti è mai capitato di rimodificare un cosplay per migliorarlo o addirittura di rifarlo da zero? Facci qualche esempio.
Sempre, mi chiamano la distruttrice di cosplay! Ho un bruttissimo difetto (ride). La Valkyria, Batgirl, Aela, Wonder Woman e anche la Vault Girl 106 sono stati tutti "smantellati" e rifatti. Realizzo i cosplay con le mie mani, e hanno per forza dei difetti. Uno degli errori più comuni è la scelta dei tessuti: purtroppo hanno sempre dei problemi e quindi mi tocca rifare tutto. Nei miei tutorial infatti porto la mia esperienza per evitare che qualcuno compia i miei stessi errori. Un esempio è la tuta del Vault: purtroppo ho comprato un tessuto orribile che ha iniziato a cedere e smagliarsi, un effetto orribile per una tuta che doveva essere aderente. Sarebbe stato più facile comprarla ma sono troppo orgogliosa.
Sicuramente tieni molto alla parte manuale, ma c’è un personaggio in cui ti rivedi caratterialmente?
Ogni personaggio che scelgo mi rispecchia caratterialmente a modo suo. In Aela riverso la mia rabbia e cattiveria (tant'è che in fiera quando porto Aela mi chiedono se sono arrabbiata!); in Batgirl (Barbara Gordon) mi rivedo tantissimo nel modo di fare, ma questo davvero succede con tutti i personaggi. Non realizzo un cosplay solo per il fattore estetico o perchè va "di moda", come succede spesso nel mondo del cosplay ultimamente, io scelgo un cosplay perchè vorrei essere quel personaggio!
Per quanto riguarda questo aspetto, un ruolo importante lo hanno sicuramente gli Original: in quelli ho la possibilità di creare anche il carattere e la storia della loro vita (come ho fatto per il mio personaggio post-apocalittico pubblicando foto e storia assieme). Ci sono personaggi, per esempio, che mi piacciono ma mi vergogno a interpretare, come Poison Ivy: tutte abbiamo un lato seducente à la Poison Ivy, ma io non riesco a mostrarlo in pubblico e per questo motivo non ho ancora realizzato il suo cosplay, perchè il cosplay non è solo indossare un costume.
Alcuni dei tuoi cosplay sono tratti da videogiochi, due targati Bethesda (quelli di Skyrim e Fallout). Sei anche una videogiocatrice accanita?
Io? (ride) Noooo, più di 800 ore in un anno (giocando solo il fine settimana ) su Skyrim e tra poco raggiungerò lo stesso traguardo con Fallout! Sono entrambi giochi che adoro, ma non sono gli unici a cui ho giocato, sono sempre stata una videogiocatrice fin da piccola. Il mio primo gioco è stato Tomb Raider 3 su PC quando avevo 10 anni, da li ho iniziato a giocare su PC per poi spostarmi su Xbox, ma non solo! Ho consumato il Game Boy con Super Mario Land (con il mio record: 40 minuti per finirlo!), ho avuto il Nintendo DS e giocato con la PlayStation in svariate occasioni (serate passate a giocare con amici). Non ho una vera e propria tipologia di gioco preferita, gioco a tutto ma mi appassiono più facilmente se mi imbatto in un personaggio in cui riesco ad immedesimarmi ed ecco, per tornare al discorso Bethesda, perchè videogiochi come Skyrim e Fallout - in cui puoi creare il tuo personaggio e personalizzarlo - mi piacciono di più rispetto ad altri.
Quindi in base a cosa scegli i personaggi? C’è un genere di cosplay in particolare che ami?
Come dicevo, la scelta del personaggio è casuale. Un personaggio mi colpisce particolarmente e allora lo realizzo, diciamo che ho una predisposizione per le rosse: essendo io rossa con occhi chiari, mi rispecchio più facilmente in personaggi con queste caratteristiche, poi se caratterialmente mi ritrovo la combinazione è perfetta. Ma non è solo questo a determinare la mia scelta, mi è capitato di interpretare personaggi come Daenerys Targaryen solo perchè è la mia preferita della serie tv, e fisicamente dicono le somigli (magari!). Generalmente preferisco cosplay tratti da fumetti e videogiochi, ma non disdegno neppure personaggi tratti da film o serie tv.
Ti piace partecipare alle gare cosplay? Ti reputi una persona competitiva?
Non sono affatto competitiva, anzi spesso in gara socializzo con gli altri partecipanti, ho fatto un sacco di amicizie nel tempo di attesa prima di salire sul palco. Ho il terrore del palco, infatti sono sempre impacciata! La mia prima gara (in realtà sono salita sul palco ma non potevo partecipare perchè gli Original non erano ancora considerati nelle gare) è durata ben 20 secondi. Sono salita, ho fatto due inchini e sono scappata via (ride).
Molti cosplayer spesso si lamentano di non ricevere abbastanza supporto da casa, tu invece in questo ti senti più fortunata? Hai qualche consiglio da dare?
Sarò breve (ride): MIA MAMMA FA COSPLAY! Scherzi a parte vengo da una famiglia di artisti, a parte mio padre che è un po restio sull'argomento, però devo dire che ultimamente apprezza l'arte che c'è nel cosplay e ne è rimasto affascinato. Colgo l'occasione per ringraziare Nadia, mia mamma, perchè senza le sue conoscenze non avrei realizzato nulla nella parte sartoriale. Purtroppo non è facile all'inizio, ma grazie ad alcune sue dritte ho potuto realizzare i primi cartamodelli che tutt'oggi utilizzo. L'unico consiglio che mi sento di dare è non avere fretta. Spesso leggo di ragazzini che si lamentano perchè i genitori non li lasciano andare alle fiere ma, si parla di giovanissimi (15-16 anni) e trovo che la cosa sia normale. Bisogna dare il tempo al tempo e presto arriverà anche per loro l'occasione di sfoggiare i propri cosplay in fiera.
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