Il nostro cosplayer di oggi si mostra... nascosto dalle sue splendide creazioni
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Per la nostra rubrica dedicata ai cosplayer vi presentiamo oggi Riccardo Carnazza e le sue splendide creazioni. Riccardo dimostra un'abilità davvero incredibile nella crezione di quelli che si definiscono "makeup prostetici": utilizzando le stesse tecniche adottate dai più famosi truccatori attivi sui set cinematografici, il nostro cosplayer è in grado di riprodurre con grande fedeltà costumi e protesi facciali. Scopriamo tutto di lui nella nostra scheda, nella galleria di immagini e nell'interessantissima intervista realizzata dalla nostra Giada Robin.
NOME: Riccardo Carnazza
NICKNAME: Richard Karasu
PERSONAGGIO PREFERITO: Non ne ho uno in particolare ma se dovessi proprio scegliere… probabilmente sceglierei il Joker.
IL PRIMO COSTUME: Il Titano Corazzato da L'Attacco dei Giganti
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Ora ammiriamo alcune delle creazioni di Riccardo, come al solito vi invitiamo a espandere la galleria a tutto schermo!
Ciao Riccardo, raccontaci un po’ di te: Da cosa nasce la tua passione per il cosplay?
La mia passione per il cosplay è nata per caso, grazie a un susseguirsi di eventi nella mia vita che mi hanno portato a sperimentare e a imparare questa forma d'arte. Fin da bambino sono sempre stato attratto dall'arte in generale, dal disegno, alla pittura, alla scultura, che negli anni ho sempre praticato, insieme a una mia grande passione per la natura che spesso era soggetto dei miei lavori. Cosa che è stata anche per il 2013, anno in cui ho intrapreso l'università di Scienze biologiche e ho scoperto sia il mondo del cosplay, sia l'arte del makeup prostetico. Infatti qualche mese prima di scoprire il cosplay, che sarebbe diventato da li a poco il mio hobby preferito, ebbi la fortuna di poter vedere come si lavorava su un set di un film e rimasi meravigliato dal ruolo del truccatore, ma non portai avanti l'interesse per quella disciplina fino all'edizione autunnale del Romics del 2013, dove andai trascinato dai miei amici.
Sono sempre stato appassionato di cinema, serie tv e fumetti ma il mondo delle fiere del fumetto e del cosplay mi era sempre stato estraneo ed ero ignaro di ciò che potevo trovare. Rimasi completamente meravigliato e affascinato dai costumi rappresentati. Fu un'esperienza fantastica, solo ammirando determinati costumi si poteva percepire l'impegno messo nella realizzazione. Altra cosa che mi stupì molto fu che tutto quello non era una carnevalata, molti ragazzi interpretavano i loro personaggi in maniera magistrale, con delle doti attoriali incredibili. Da quel giorno capii che avrei potuto utilizzare il makeup prostetico per poter realizzare cosplay di tutti quei personaggi che sarebbero impossibili da realizzare senza trucco per via delle loro fattezze.
Qual è stato il tuo primo evento al quale hai partecipato? Com’è stata la tua prima volta?
Il primo evento a cui partecipai fu l'edizione primaverile del Romics 2014, mi ricordo che ero un misto di agitazione, eccitazione e sofferenza, perchè devo dire che come primo cosplay non decisi di portare qualcosa di pratico, infatti portai il cosplay del Titano Corazzo dell'Attacco dei Giganti... non era proprio il massimo della comodità. Era una tuta intera in lycra realizzata usando gommapiuma e lattice, in più ho tenuto per molte ore una protesi facciale, quindi ero già abbastanza accaldato prima ancora di arrivare a destinazione. Una volta in fiera però la sofferenza ha lasciato posto all'eccitazione e all'adrenalina causata dai complimenti fattomi sia dai neofiti e sia dai veterani del mondo dei cosplayer. Non volevo più andare via, mi ero totalmente immerso nel personaggio, forse aiutato dal fatto che, essendo il mio viso coperto da una protesi, andai via più felice che stanco, pronto per realizzare nuove idee che mi giravano in testa.
I personaggi che porti di solito hanno un aspetto molto complesso da ricreare, dove hai imparato a realizzare quel genere di protesi? Hai fatto una scuola apposta?
Sono un autodidatta. Avendo scoperto l'arte del Makeup Fx in contemporanea con la mia iscrizione all'università non avevo il tempo per poter seguire delle lezioni in un accademia, quindi ho seguito moltissimi tutorial e corsi online di trucco. Fondamentali per la mia formazione sono stati i video dell'artista italiano Francesco Sanseverino, ma ho seguito anche tutorial e video online della Stan Winston School, scuola che per esempio ha realizzato le creature per i film Jurassic Park e Alien. Forse involontariamente anche la mia Università mi ha aiutato nello studio delle anatomie umane e animali facendo la facoltà di Scienze Biologiche.
Poi ovviamente sono passato alla pratica, acquistandomi da solo tutto l'occorrente per iniziare a realizzare delle protesi facciali. In questi anni ho passato tantissimo tempo a modellare la creta, a fare calchi e a lavorare con il lattice e altri materiali. Molti sono stati i miei fallimenti all'inizio ma con l'aumentare della pratica ho iniziato ad ottenere dei risultati che mi hanno molto soddisfatto, anche se c'è ancora molto da apprendere e da lavorare.
C’è un motivo in particolare che ti ha spinto a interpretare questo tipo di personaggi? Qual è tra questi quello che ti è piaciuto di più realizzare?
Non ho un unico motivo che mi ha spinto a realizzare questo tipo di personaggi, ovviamente quello che mi ha attirato di più è stata sicuramente la loro fisionomia, che non avrei mai potuto ricreare senza la giuste conoscenze, infatti quando realizzo un cosplay di un personaggio di solito non ne sono un gran fan. Lo inizio a realizzare solamente perché mi colpisce il suo aspetto mostruoso, ma come incomincia a prendere forma allora inizio a innamorarmi e vado a fare delle ricerche per capirne la storia, lo stile di vita che ha, il carattere per poi cercare di riportare tutte queste informazioni sia nel trucco sia per l'interpretazione che dovrò dare una volta nel personaggio. Il personaggio che più mi è piaciuto realizzare è stato quello che poi si è rilevato il più difficile da riprodurre durante la realizzazione, ovvero Killer Croc dal film Suicide Squad. Ci ho messo circa un mese per la realizzazione, dodici diverse sculture per il busto e la testa e molto tempo per dipingere tutti i dettagli ma ne è valsa la pena, questo cosplay infatti è quello che mi ha dato più soddisfazioni, facendomi vincere, per esempio, il contest Squad - Up di Warner Bros come uno dei due miglior costumi italiani sulla Suicide Squad.
La tua è un’attività manuale che necessità di molte ore di lavoro. Ti è mai capitato di esserti accorto di aver sbagliato qualcosa durante un progetto e di dover ricominciare tutto daccapo? Qualche episodio simpatico da raccontarci?
Posso dire che quando succede qualcosa del genere dopo molte, molte ore di lavoro, di aneddoti simpatici da raccontare ce ne sono pochi. Per fortuna non mi è mai successo di fare un errore troppo grande da dover ricominciare tutto da capo, anche perchè sarebbe una tragedia visto che è un dato di fatto che un cosplayer finisce sempre il cosplay pochi giorni prima della fiera e ricominciare un lavoro dall'inizio sarebbe un incubo. Una cosa che mi successe che rischiò di mandarmi all'aria un intero lavoro fu quando, facendo lo stampo in gesso della scultura per realizzare le protesi del Night King di Game of Thrones mi si formò una grossa bolla d'aria nella parte posteriore del calco della testa rendendo impossibile ricavare la maschera. Per fortuna risolvetti tutto mettendo altro gesso nella zona mancante, i dettagli erano spariti ma io potei finire il lavoro in tempo.
Un episodio simpatico che posso raccontarvi è che la prima volta che mi misi in cosplay per andare in fiera partii da casa già truccato e in costume, però mi dimenticai alcuni collanti per protesi a casa ed essendo un elemento molto importante, soprattutto se devi portare delle protesi facciali per molte ore, ritornai a casa a prenderle. Successe però che sulla strada di casa trovai una festa di paese e visto che a guidare c'era un mio amico con estrema tranquillità abbassai il finestrino e salutai la gente che stava festeggiando (quasi tutti anziani) nelle vesti del Titano Corazzato e quello che sentii dire da loro fu: "e questo adesso chi è?" Per me e i miei amici fu molto divertente.
Hai già in mente quali saranno i tuoi prossimi progetti? C’è un cosplay che non hai mai fatto, ma che vorresti tanto fare prima o poi?
In mente ho tantissimi progetti, forse anche troppi, che non so se troverò mai il tempo e i mezzi per realizzarli, ho un quaderno dove tengo tutte le bozze dei personaggi e delle creature che mi piacerebbe realizzare con tanto di progetti per eventuali "meccaniche" che alcuni personaggi hanno. Uno dei miei più grandi sogni sarebbe quello di realizzare Groot dei Guardiani della Galassia, essendo un amante della natura non potevo non essere affascinato da un albero umanoide. Un progetto che spero di iniziare a breve sono il Demogorgone, tratto dalla famosa serie Stranger Things, un personaggio che mi permetterebbe di aprire nuove tecniche per la realizzazione dei cosplay in quanto possiede delle meccaniche particolari e delle fisionomie ancora più difficili da realizzare rispetto a quella di personaggi che ho realizzato in passato.
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