I ragazzi di Arsène Wenger sono stati i favoriti dei 16 partecipanti alla finale Europe Round di Milano
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Sciabolata tesa verso Maitland-Niles. Pronto al controcross, si avvicina Mkhitaryan, Maitland-Niles, il tocco verso il compagno che cerca il dribbling ma non lo trova. Di nuovo indietro a Maitland-Niles, la allunga dentro per Elneny, ottimo tocco di prima verso Willock, poi Aubameyang, Lacazette prova il tiro, rete! Che gol! E che azione!
Si è concluso questo weekend lo Europe Round della seconda edizione della PES League. La telecronaca non sarà stata di Sandro Piccinini come segretamente avremmo voluto ma è stata una finale ugualmente memorabile, ricca di colpi di scena e in grado di tenere con il fiato sospeso. Perché come ben sappiamo, la partita non è mai finita fino al fischio finale dell'arbitro. Non sorprende dunque che nel panorama esportivo mondiale il calcio si stia affermando sempre di più. Dopo un primo anno utile soprattutto a saggiare il terreno e prepararsi al meglio per una seconda tornata, decisamente più matura, Konami ha dimostrato di credere fortemente nel progetto: una preziosissima partnership con UEFA Champions League e soprattutto l'aggiunta di una modalità co-op dimostrano l'intezione di distinguersi offrendo un'esperienza nuova e stimolante.
Questa lega è divisa in tre eventi di stampo mondiale. Asia Round, Americas Round ed Europa Round, quest'ultimo con sede a Milano. Trionfare nei tornei non significa soltanto un cospicuo premio in denaro ma - cosa più importante - ottenere un punteggio da cui ricavare finalmente il girone definitivo, quello che costituirà le ambite World Finals. La vittoria in Asia, a Tokyo, è stata tutta del ventiquattrenne francese TioMiit_PW e del suo Paris Saint Germain contro il Liverpool dello spagnolo josesg93. A seguire i due giapponesi Mayageka e SOFIA. Per la punta di diamante italiana, Ettorito97, non sono state poche le difficoltà ma la sessione successiva disputata a Barcellona l'ha visto prendersi la rivincite nel 1vs1 e soprattutto ottenere una brillante vittoria nella modalità co-op grazie all'ottimo gioco di squadra con i compagni di Broken Silence. Cosa è successo dunque in quel di Milano? La prima cosa ad attirare l'attenzione sono stati i colori dell'Arsenal, che ha ottenuto il monopolio fra tutte le squadre a disposizione.
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Laddove lo scorso anno era il Barcellona ad avere il controllo, questa volta Messi ha dovuto cedere il pallone ad Aubameyang. Come ci ha spiegato Lennart Bobzien (European PES League & Digital Manager di Konami) per la PES League 2018 "si è pensato a un bilanciamento delle statistiche e nonostante in generale ogni squadra si equivalga, i partecipanti conoscono il gioco nel minimo dettaglio e si sono accorti esserci una lieve differenza fra alcune di loro. Come appunto Barcellona e Arsenal. Si tratta di fattori minimi che tuttavia, al momento cruciale, si mostrano essenziali". Lo conferma Ettore Giannuzzi (Ettorito97), secondo cui "pur non avendo risolto davvero la scelta di una stessa squadra sopra le altre, c'è stato un livellamento dei giocatori per cercare maggior equilibrio".
Al di là del bizzarro effetto di vedere una partita a specchio, con Nelson che dribbla Willock mentre Čech para una punizione di Lacazette e Dasilva entra in scivolata su Ramsey, la finale di Milano ha regalato non poche emozioni. Gli stessi giocatori si lasciavano andare raramente ad esultanze di sorta perché se c'è una cosa che ogni sport insegna è mai abbassare la guardia. Le carte in tavola possono cambiare da un momento all'altro. Lo sa bene il francese Neo_TerribleTank, classe 1993, che ha trionfato 1vs1 contro il ventenne spagnolo Alex Alguacil in una partita dove il fiato è rimasto sospeso fino agli ultimissimi secondi: in particolare quando Alex è stato vicino al pareggio ma si è visto annullare il goal qualche secondo dopo la sua esultanza, quando ormai l'incontro era giunto al termine e c'erano poche speranze di un ulteriore vantaggio.
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Neo_TerribleTank e Alex Alguacil, primo e secondo posto nel 1vs1.
Sono state ore intense, quelle della finale regionale a Milano, che hanno dato prova di come la PES League stia imboccando sempre con più decisione la strada giusta. "La co-op è stata la decisione migliore che potessimo prendere" ha detto Bobzien a seguito dei risultati ottenuti in tutte e tre le sessioni. "È fantastico vedere i giocatori rivali nel 1vs1 diventare indispensabili fra loro quando formano un team. Si vince in squadra e si perde in squadra, proprio come nel calcio vero, ed è stato interessante il legame che si è venuto a creare anche solo per pochi minuti. Quell'agonismo che li distingueva in solitario è diventato l'affiatamento necessario per la vittoria. Non ci sono dubbi che la co-op garantirà alla PES League di crescere e migliorarsi ancora".