L'ultimo computer di Commodore ha rappresentato un vero e proprio pilastro nella storia dei videogiochi: ripercorriamola
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Per un ragazzino degli anni Ottanta, la parola Amiga aveva un sinonimo semplice semplice: sogno. Si trattava di un Home Computer dalla potenza fino ad allora inaudita, capace di gestire modalità grafiche avanzate, di ospitare programmi evoluti per disegnare e per fare musica, oltre a software di produttività.
Non era però la grande attitudine di Amiga a servire da da strumento per sfogare le proprie capacità creative che faceva sognare i ragazzi: per quello c’erano i videogiochi. E così, l’Home Computer di casa Commodore, comprato ovviamente "per studiare", finiva per diventare una fantastica console per videogiochi. Classici come Speedball e Sensible Soccer, giochi di ruolo come Dungeon Master o Eye of the Beholder, giochi di guida che fino ad allora erano relegati alle sale giochi come Lotus Esprit Turbo Challenge. E ancora Pirates! di Sid Meier, sulla breccia anche ai giorni nostri, simulatori di divinità come Populus, avventure iconiche come The Secret of Monkey Island… e tanti altri ancora.
Ripercorriamo i più grandi classici della storia di Amiga in questa galleria: fate clic sull'immagine per godervela a tutto schermo... è sempre bello rituffarsi nei sogni!