IL BENE E IL MALE

Destiny VS. Destiny 2: le differenze principali

Cosa cambia tra il primo capitolo della serie Bungie e il suo sequel? Scopriamolo insieme

01 Dic 2017 - 16:56
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Dopo tre anni di DLC e aggiornamenti per il primo Destiny, il 6 settembre Bungie ha finalmente lanciato l'atteso sequel Destiny 2, adottando una numerazione progressiva per inviare un messaggio chiaro ai fan: “questa non è l'ennesima espansione, ma un vero e proprio seguito”. La verità però è diversa secondo i fan: le novità ci sono sì state, ma non sufficienti a considerare Destiny 2 un sequel. Scopriamo perché.

COS'È MIGLIORATO Una grande differenza tra il primo e il secondo capitolo di Destiny passa sicuramente dalla storia: se il primo episodio era caratterizzato da una trama scialba, che fu riscritta in fretta e furia pochi mesi mesi prima del lancio, quella di Destiny 2 ha saputo stimolare i fan e mostrare un antagonista interessante. Dominus Ghaul non è il solito cattivo e le sue motivazioni sono diverse dai nemici visti in precedenza nell'universo di Destiny: Ghaul vuole ottenere la benedizione del Viaggiatore, vuole essere degno della sua Luce, e per questo motivo dimostrare che i Guardiani non sono meritevoli del suo potere.

La prima scena, quella dell'attacco alla celebre Torre (dimora dei Guardiani nell'Ultima Città sicura sulla Terra), è una delle sequenze più memorabili dell'avventura, così come le sequenze finali della campagna, che ci porteranno a esplorare scenari davvero affascinanti in una serratissima lotta contro il tempo. Forse si poteva fare di più, specialmente a livello di difficoltà generale e nello scontro finale con lo stesso Ghaul, ma i passi in avanti in questo senso sono nettissimi, nonostante i segnali di ripresa si fossero già visti con le due espansioni del capitolo originale, Il Re dei Corrotti e I Signori del Ferro.

Un altro aspetto decisamente positivo del sequel è stata l'integrazione di una mappa, che permette di accedere a tutte le attività senza necessariamente dover tornare in orbita, e che rende l'esplorazione degli scenari molto più piacevole. Un cambiamento che è stato apprezzato dai fan del comparto multiplayer (qui chiamato Crogiolo) è il bilanciamento dell'esperienza, che è passata da un mix di modalità 3 contro 3 e 6 contro 6 alla realizzazione di modalità concepite soltanto per squadre 4 contro 4. Un cambiamento che, sommato alla nuova classificazione delle armi, che ha spostato fucili a pompa, di precisione e a fusione nello slot delle armi “pesanti”, ha reso la cosiddetta esperienza PvP (giocatore contro giocatore) più bilanciata, anche nella speranza di Bungie di rendere Destiny 2 un possibile candidato all'ingresso nella scena dei chiacchieratissimi esport. In più, i fan di Destiny possono contare su una piattaforma in più: dopo PS4 e Xbox One, il franchise debutta su PC, la versione senza dubbio più bella e accattivante realizzata da Bungie.

COS'È PEGGIORATO La prima cosa negativa, che non è un peggioramento ma nemmeno una miglioria, è che le classi di personaggi sono sostanzialmente le stesse del gioco precedente. Tutto ciò sarebbe anche lecito se non fosse che, a parte qualche variazione nelle super mosse di una singola sottoclasse, tutto il resto è sostanzialmente identico al primo Destiny, inclusi i nemici. Sfortunatamente, poi, a distanza di qualche mese dal debutto sono emersi tutti i limiti di Destiny 2: un gioco che, rispetto al primo capitolo, ha perso buona parte delle attività da affrontare una volta portata a termine la campagna, quelle che nel primo Destiny hanno permesso ai giocatori di trascorrere centinaia (e in alcuni casi migliaia) di ore esplorando gli affascinanti pianeti del suo universo.

Pianeti che sono inspiegabilmente scomparsi, a favore di quattro nuove ambientazioni che però sono risultate più scarne del previsto, senza alcun segreto da scovare, senza il minimo stimolo a favorire l'esplorazione una volta conclusi i rituali settimanali. Nuove attività come le Avventure e i Settori Perduti hanno perso ben presto rilevanza a causa di un sistema di ricompense assolutamente inconsistente, difetto che si è esteso poi a tutto il resto del gioco, specialmente per quanto riguarda le attività più impegnative. Gli Assalti, una delle modalità più divertenti del primo episodio, si contano sulle dita di una mano e sono stati resi praticamente inutili ai fini della crescita del personaggio, mentre la sola Incursione disponibile in Destiny 2 (contro le quattro del predecessore) ha deluso le aspettative dei fan punendo i giocatori con la mancanza di ricompense assicurate.

Modalità molto amate del primo episodio, come la Prigione degli Anziani o la Forgia dell'Arconte, sono completamente sparite nel sequel. Il comparto multiplayer ha perso buona parte delle playlist, presentandosi con cinque varianti e una manciata di mappe, così come ha rimosso la possibilità di scegliere quale modalità affrontare o di organizzare partite private con i propri amici. Non bisogna poi dimenticare il disastroso lancio su console, con errori già comparsi nella beta della scorsa estate a cui Bungie ha semplicemente cambiato nome per il debutto della versione finale, ma che a conti fatti hanno impedito a una buona fetta di utenti (in particolare, tutti quelli dotati di router Fibra di TIM e Fastweb) di accedere al gioco, se non attraverso ore e ore di configurazioni ai limiti del paradossale.

LA REAZIONE DI BUNGIE In generale, l'aspetto più negativo di Destiny 2 è la totale assenza di stimoli che spinga a giocare una volta esaurita la (scarsa) quantità di attività settimanali. L'assenza di armi con statistiche casuali rende praticamente sempre identiche le ricompense ottenute al termine di un'attività. La scarsità di contenuti, di modificatori ed eventi ha reso tutto ben presto già vecchio. L'uso di escamotage da parte degli sviluppatori per ritardare la progressione dei fan così da estendere artificialmente la durata fino al lancio dell'imminente prima espansione ha esasperato anche i giocatori più affezionati. L'evidente peggioramento di attività speciali come lo Stendardo di Ferro e le Prove dei Nove, dedicati ai fan delle modalità competitive, ha allontanato chi nel primo Destiny viveva di rituali e appuntamenti periodici. Tutta la magia del primo episodio è misteriosamente sparita in questo sequel.

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Il 5 dicembre uscirà La Maledizione di Osiride, la prima espansione di Destiny 2 che ci porterà su Mercurio per andare alla ricerca del Guardiano più famoso della storia, Osiride.

E Bungie? Beh, dopo aver accusato il colpo, l’azienda ha lavorato in silenzio ad alcune migliorie che, a partire dal 5 dicembre, accompagneranno l’uscita della prima espansione, chiamata La Maledizione di Osiride. L’azienda rivedrà il funzionamento del sistema di ricompense, fornendo una nuova classe di armi chiamata “prodigiosa”, che reintrodurrà attributi casuali e darà ai giocatori la possibilità di investire del tempo fino a creare l’arma perfetta. Un miglioramento delle ricompense e un sistema che offrirà maggiore ripetibilità darà ai giocatori la possibilità di affrontare Assalti, Avventure e Settori Perduti con più stimoli, offrendo inoltre incentivi ancora più grandi per chi decidesse di affrontare le attività disponibili al livello di difficoltà più elevato, chiamato Autorevole. Non mancheranno importanti novità che arriveranno entro la fine di gennaio 2018: le partite private del Crogiolo permetteranno di creare delle sfide multiplayer con regole personalizzate, mentre il Crogiolo sarà rivisto per migliorare l’esperienza di gioco e punire coloro che abbandoneranno le partite competitive in anticipo.

Cambierà il sistema che gestisce l’economia di gioco e i mercanti, con la possibilità di acquistare direttamente armi e armature, sbloccare decori con cui cambiare l’aspetto del proprio equipaggiamento dopo aver completato alcuni obiettivi, e tutta una serie di cambiamenti al sistema che gestisce l’equipaggiamento esotico, ovvero quelle armi e armature dotate di peculiarità uniche all’interno dell’ecosistema di Destiny 2. Si tratta di migliorie importanti che proiettano lo sparatutto di Bungie verso una migliore gestione delle attività e un maggior coinvolgimento per tutti quegli utenti che desiderano investire più tempo in questo universo così affascinante. L’azienda ha iniziato un percorso che prevede una migliore e più costante comunicazione con la community, con numerosi aggiornamenti che arriveranno nel corso delle prossime settimane. Nel frattempo, noi di Mastergame saggeremo le prime novità in arrivo nel gioco già dalla prossima settimana, quando sarà disponibile la prima espansione ambientata nel cuore di Mercurio. Restate sintonizzati!

 


 

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