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Marvel's Avengers e perché lo sto aspettando da quarant'anni

Il 4 settembre arriverà su PC e console il nuovo gioco dedicato ai supereroi dei fumetti Marvel: quando ti accorgi che l'attesa di un gioco dura, beh, da sempre

di Alessandro Apreda
01 Set 2020 - 11:57
 © IGN

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A volte ti rendi conto di aspettare un gioco da molto più di quanto pensavi fosse possibile. Da prima del suo annuncio, o, come in questo caso specifico, probabilmente da prima ancora che alcune delle persone che lo hanno sviluppato fossero nate. "Eh, addirittura?" Eh, addirittura. Sostanzialmente tutto, tutto quello che fai, buona parte di quello che ti piace, la ragione per cui scrivi le cose su Internet, è partito da un vecchio fumetto di Thor e i Vendicatori dell'editoriale Corno letto quando ancora non eri in età da scuola dell'obbligo. Un fumetto pieno di eroi colorati, le cui avventure erano per te aliene per più di una ragione: perché così diverse dagli altri fumetti che giravano per casa e perché non sapevi ancora leggere. Hai imparato a farlo, giuri, pur di capire cosa dicessero quel tizio col martello, quell'altro con lo scudo, i loro amici e nemici.

Il che vuol dire che segui l'universo Marvel da quarant'anni tondi. E che Marvel's Avengers, pur non essendo decisamente il primo dei giochi legati all'Universo fumettistico creato da Stan Lee, Jack Kirby, Steve Ditko, Bill Everett e le altre anime della Casa delle Idee, è quanto di più prossimo a quello che hai atteso per tutto questo tempo. Un gioco sugli "Eroi più potenti della Terra" legato a ottant'anni di avventure, in grado di attingere a costumi, storie, personaggi di questa mitologia moderna fatta di colossi verdi nati da un'esplosione, spie russe affascinanti e miliardari geni dell'informatica con l'armatura in una valigetta o tenuta direttamente sotto pelle.

Giocando la demo di Marvel's Avengers, qualche giorno fa, ti sei detto che comunque vada, in parallelo al gioco sullo schermo ti scorrerà nella testa un fiume di ricordi e sensazioni, il che è poi quanto (ti) accade ogni volta che viene tradotta in pixel una delle colonne portanti del tuo immaginario. Per dire, c'è un Hulk sullo schermo e c'è un Hulk nella tua testa, fatto di decenni di letture, e farai di tutto per farli combaciare, una "manata del tuono" dopo l'altra. Il costume da Joe Fixit, l'Hulk Grigio, che si vede in uno dei trailer di Marvel's Avengers, potrebbe essere del resto un ottimo punto di partenza. Ah, i bei tempi dell'Hulk buttafuori di Las Vegas e... ti stavi perdendo, scusate.

Ed è di questo che parla il video qui sopra? Sensazioni, attese, ricordi, emozionivery™ che un gioco sugli Avengers dei fumetti può scatenare in chi dai Vendicatori è partito, tanti, troppi anni fa? Esattamundo. Buona visione, con la minuscola, altrimenti è un sintezoide basato sulla Torcia Umana originale degli anni Quaranta e... vabbè. Ti stavi perdendo di nuovo. Capita.

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