Il gioco di carte targato Blizzard è sempre più popolare e continua a proporre nuove espansioni. Vi sveliamo anche tre nuove carte!
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Quando fu ufficialmente annunciato, all’inizio del 2013, Hearthstone si presentò senza minimamente celare la sua natura: un gioco di carte collezionabili ispirato ai migliori esponenti del genere e, in particolare, al capostipite, a quel Magic: The Gathering che ben venti anni prima (nel 1993) aveva dato vita a un filone ben preciso.
La stessa Blizzard, storica software house che in quegli stessi vent’anni ha partorito capolavori come Warcraft, Diablo e StarCraft, raccontava come il gioco di Richard Garfield fosse stato un autentico mito e che Hearthstone non poteva non tenerne conto. E infatti è così. Hearthstone è una inedita, moderna e accessibilissima rielaborazione delle meccaniche più pure dei giochi di carte collezionabili nati negli anni ‘90. Con la differenza sostanziale che è giocabile solo “in digitale”, senza carte fisiche, ma con a portata di mano un computer, un tablet o uno smartphone. Con connessione a Internet, perché si gioca fondamentalmente contro altri avversari umani, ciascuno con il proprio mazzo.
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L’Orrore muschioso piacerà molto a chi gioca con mazzi di tipo “controllo” e si rivelerà sicuramente molto efficace per annientare in un colpo solo tutti i piccoli servitori dell’avversario.
Dopo una lunga fase beta partita nello stesso 2013, Hearthstone è finalmente diventato un prodotto free to play ufficialmente giocabile, nel marzo del 2014, quattro anni fa. Da allora a oggi sono uscite ben quattro avventure e sette espansioni (con un’ottava in arrivo il prossimo 12 aprile, di cui vi sveliamo in anteprima tre carte in questo stesso articolo), e il numero di giocatori è cresciuto a dismisura, arrivando a superare i 70 milioni lo scorso anno.
Sono tante le caratteristiche convincenti di Hearthstone, ma probabilmente il suo principale punto di forza sta in un’immediatezza davvero incredibile. Imparare a giocare è molto semplice, sia per la presenza di un tutorial che catapulta direttamente il giocatore sul campo di battaglia (evitando noiose spiegazioni, ma permettendo comunque di imparare gradualmente), sia perché tutte le regole base sono molto semplici ed efficaci.
E una volta imparato a giocare, l’immediatezza continua a essere evidente, perché buttarsi in una partita a Hearthstone è questione di pochi clic: c’è sempre, sempre, sempre un avversario con cui confrontarsi e il sistema di matchmaking lo trova in una manciata di secondi. I progressi del giocatore, la sua collezione di carte, i premi ottenuti e tutti gli elementi sbloccati sono legati all’account Blizzard e costantemente presenti sui server della software house californiana: è quindi possibile passare dal computer al tablet o allo smartphone e continuare a giocare con le proprie carte. È perfino possibile interrompere una partita sul telefono e riprenderla sul computer.
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Il Ceppomarcio Spezzato forse ha un costo di mana troppo alto, ma quando viene abbattuto dall’avversario, si “spezza in due”, lasciando sul campo da gioco due arboscelli.
Per via di un numero di carte in continua crescita, due anni fa Blizzard ha introdotto in Hearthstone il concetto di “formati”, già conosciuto a chi frequentava altri giochi di carte collezionabili. In breve, e salvo alcune eccezioni, nel formato Selvaggio è possibile giocare con tutte le carte esistenti, mentre nel formato Standard, adottato anche in tutti gli scenari eSportivi, è possibile giocare solo con le carte base, le carte classiche e le espansioni degli ultimi due anni.
È il classico meccanismo che serve ad avere uno scenario competitivo sempre fresco e coinvolgente per i giocatori e, al contempo, a permettere a Blizzard di monetizzare rendendo ancora più necessarie le nuove espansioni. Perché il gioco è gratuito, di base, ed è possibile acquistare bustine di carte con le monete di gioco guadagnate svolgendo varie missioni che si aggiornano quotidianamente, ma è anche possibile spendere soldi veri per acquistare ancora più bustine ed ottenere così più velocemente le carte che servono a potenziare i propri mazzi.
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Il Colosso Ceppomarcio è un servitore utilizzabile solo dal Guerriero e può diventare molto forte e pericoloso, dal momento che il suo potere d’attacco cresce ogni volta che un altro nostro servitore attacca.
La prossima espansione, in arrivo il 12 aprile, si chiama Boscotetro e introdurrà 135 nuove carte, oltre a una nuova modalità per il giocatore singolo, Caccia ai Mostri, che riprende le divertenti meccaniche delle Spedizioni introdotte con la precedente espansione, Coboldi & Catacombe. Le tre carte che trovate in quest’articolo, Orrore Muschioso, Ceppomarcio Spezzato e Colosso Ceppomarcio, sono state svelate oggi e arrivano direttamente dal nuovo set di Boscotetro.