Dopo una conferenza convincente, Microsoft parla delle strategie per il futuro e degli obiettivi per raggiungere il pubblico più ampio possibile
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È stato un evento scoppiettante quello proposto da Microsoft e Bethesda nelle scorse ore. Con oltre 25 giochi svelati nell'arco di due ore, la casa di Redmond ha inviato ai giocatori (e alle aziende rivali) un messaggio chiaro e inconfondibile: Xbox è qui per restare e per ritagliarsi un futuro da protagonista. Dopo un periodo di assestamento, per la divisione gaming di Microsoft sembra finalmente arrivato il momento di riuscire a lanciare una produzione first-party di rilievo ogni tre mesi.
Tgcom24 e Mastergame hanno avuto l'occasione di approfondire le strategie di Xbox in compagnia di Sarah Bond, responsabile delle relazioni tra il marchio di Microsoft e gli sviluppatori di ogni parte del mondo, parlando dell'impatto che i giochi svelati durante lo Showcase avranno sul percorso di crescita della divisione gaming.
"Assistere a una simile accoglienza da parte del pubblico e della community è davvero fantastico", ci racconta Sarah Bond, Head of Xbox Creator Experience. "Una delle peculiarità del settore videoludico è la possibilità di lavorare con gli autori di videogiochi per anni. I nostri team lavorano a stretto contatto a lungo, a volte per cinque o sei anni, per realizzare queste esperienze incredibili e coinvolgenti. Quando si presenta finalmente l'opportunità di mostrarle a tutti, di condividere quell'entusiasmo che abbiamo custodito per anni, e si riceve in cambio un simile apprezzamento è davvero incredibile. È stata una giornata fantastica per me e per tutti i membri del team Xbox".
Uno dei leitmotiv dell'evento proposto da Microsoft riguarda la varietà, sia in termini di temi e generi mostrati durante l'evento, sia a livello di rappresentazione. Coinvolgendo autori da ogni parte del mondo, proponendo protagonisti diversi dai tradizionali stereotipi a cui i videogiochi ci hanno abituato negli anni, cercando di ampliare gli orizzonti e sensibilizzare il pubblico ad ascoltare nuove storie e sperimentare nuovi punti di vista forse inconsueti (ma non per questo meno importanti), Microsoft vuole dar vita a esperienze interattive capaci di attirare chiunque.
"I videogiochi sono la forma di intrattenimento più potente che esista, per due motivi", prosegue Bond. "Sono un mezzo molto particolare, l'unico che consente di entrare in contatto con persone mai incontrate prima, delle quali non si conosce l'aspetto né la lingua che parlano, e raggiungere insieme un obiettivo. È l'unico mezzo che permette di sperimentare una storia dalla prospettiva di qualcuno che altrimenti sarebbe impossibile da scoprire. Per me è fondamentale che tutti abbiano l'opportunità di raccontare la propria storia e di essere rappresentati in un gioco. Questo si riflette nell'impegno da parte di Xbox di collaborare con gli sviluppatori di tutto il mondo, per andare oltre i limiti di portata e profondità dei rapporti instaurati con i creatori di videogiochi, che vogliamo supportare e mettere in mostra presentando i loro progetti per Xbox".
Sarah Bond prosegue sottolineando come, nel caso di South of Midnight, è importante che i protagonisti dei videogame abbiano origini e aspetti differenti. "Quando gli sviluppatori provengono da tutti i paesi del mondo, i giochi diventano esattamente un medium adatto a chiunque. Tutti possono scoprire un videogioco capace di entusiasmarli e a cui vorrebbero giocare, ma ciò deve partire dalle fondamenta, ovvero dal processo creativo. Ecco perché siamo stati così risoluti a investire sul programma ID@Xbox", confida la responsabile del rapporto tra Xbox e i team di sviluppo da ogni angolo del pianeta.
"Abbiamo appena festeggiato i dieci anni di ID@Xbox e in questo periodo abbiamo versato più di 4 miliardi di dollari ai creatori di giochi di tutto il mondo", prosegue. "Abbiamo oltre 5mila sviluppatori in 100 paesi che stanno lavorando attivamente a progetti per Xbox nell'ambito di questo programma, ed è anche per questo motivo che, nei primi mesi dell'anno, abbiamo lanciato il nuovo Developer Acceleration Program di ID@Xbox durante la GDC". Bond approfondisce la natura di questo esperimento, che cerca di introdurre nuovi punti di vista nell'industria videoludica: "Si tratta di un programma che vuole sostenere i creatori sottorappresentati nelle storie, con un'enfasi particolare su quei team al lavoro sulla prima produzione per l'ecosistema Xbox, ai quali vengono fornite tutte le risorse e il supporto per far sì che il proprio progetto possa brillare al meglio", ci racconta Sarah Bond.
"In tutto ciò che abbiamo mostrato e che è in dirittura d'arrivo, stiamo raccogliendo i frutti di anni e anni di impegno, un decennio di lavoro in cui abbiamo continuato a espandere il numero di sviluppatori in grado di accedere a questa bellissima forma d'arte e industria", conclude.
Microsoft sta finalmente raggiungendo il punto in cui la visione di trasformare Xbox Game Pass in un servizio in grado di accogliere una produzione first-party di rilievo ogni tre mesi sta per concretizzarsi, grazie al lavoro svolto dai team di Xbox Games Studios. La pandemia da Covid-19, indubbiamente, ha reso questo percorso più lungo del previsto: "Credo che nessuno possa dimenticare le esperienze vissute durante la pandemia, che ha cambiato tutti in modo permanente", confida Sarah Bond parlando di come il Covid-19 abbia influenzato lo sviluppo dei nuovi titoli Xbox, si tratti di produzioni first-party e third-party. "Molte persone hanno sperimentato grandi perdita, ma anche una grande crescita. Credo che questo faccia parte di ciò che siamo in qualità di esseri umani e di società, e sarà sempre così. Allo stesso tempo, credo che ciò avrà un impatto nella nostra espressione creativa".
"È bello vedere i nostri team tornare a una cadenza lavorativa più tradizionale", prosegue Bond, confermando come la situazione sia ora più vicina ai ritmi pre-pandemia. "Per molti di noi è stato anche un bene poter partecipare a un evento del genere di persona, perché il settore del gaming riguarda i giochi, ma anche la community e la capacità di creare dei legami. Assistere a una simile crescita dei nostri giochi di fronte all'entusiasmo dei fan, ritrovarci tutti insieme dopo tre anni in cui non è stato possibile creare questi legami, è stato piuttosto sorprendente e speciale".
Bond ha anche parlato dell'evidente crescita di Xbox in termini di produzioni destinate agli amanti dei giochi di matrice nipponica, che nella generazione di Xbox One ha rappresentato il proverbiale tallone d'Achille per Microsoft. "Per molti versi, il Giappone rappresenta da sempre anima e cuore dell'industria dei videogiochi", racconta la responsabile di Xbox. "Ci sono così tanti sviluppatori e franchise incredibili in Giappone, e il mio team è davvero concentrato su quel mercato. È stato davvero fantastico assistere alla presentazione di così tanti giochi da parte di Atlus, incluso la nuova proprietà intellettuale svelata durante lo show".
"Personalmente credo anche che il nuovo gioco di Capcom, Kunitsu-Gami: Path of the Goddess, sia una delle produzioni più belle che abbia mai visto, un gioco davvero unico", prosegue Sarah Bond. "È stato un vero onore poter contare sulla collaborazione di questi team per presentare i prossimi giochi in arrivo su Xbox, e francamente si tratta di una testimonianza del lavoro portato avanti per anni e anni al fine di costruire questi legami profondi con gli autori giapponesi e permettere di ai nostri fan e a tutto il mondo di scoprire i loro progetti". Bond conferma che, dopo gli accordi con Atlus, Capcom e Hideo Kojima, Microsoft punta a espandersi ulteriormente in Giappone (e non solo). "Non abbiamo ancora finito", racconta la responsabile delle relazioni tra Xbox e i team di sviluppo. "Investiamo sempre nella creazione di nuove partnership per cercare di portare avanti altri giochi sia dai creatori giapponesi che nel continente asiatico e, francamente, in tutto il mondo. C'è sempre molto da fare e molto di più che saremo in grado di svelarvi in futuro".
Microsoft non ha dimenticato le promesse dello scorso anno, in cui ha raccontato la voglia di raggiungere un bacino d'utenza di oltre due miliardi di persone in tutto il mondo, principalmente grazie all'acquisizione di Activision Blizzard. A che punto è la casa di Redmond? Quali sono le sfide ancora da affrontare? "Per raggiungere miliardi di giocatori in tutto il mondo ci sono ancora tantissime cose da fare, per noi è un viaggio senza fine", racconta Sarah Bond, parlando dell'obiettivo di raggiungere un simile pubblico in tutto il mondo tra console, cloud e dispositivi mobile. "Xbox ha iniziato con le sue console, poi abbiamo investito sui PC, costruito nuovi modi di approcciarsi al settore come il cloud, che per molti versi rappresenta un complemento alla nostra esperienza di gioco nativa. Continueremo a investire in nuove aree, espanderci in nuovi paesi: l'anno scorso siamo arrivati a circa 46 paesi, raggiungendo 86 paesi con il lancio di PC Game Pass".
"Poi c'è la novità delle ultime ore, che vede gli utenti PC Game Pass utilizzare il servizio GeForce Now per giocare ai loro giochi su tutti i dispositivi su cui è disponibile GeForce Now, grazie alla tecnologia in streaming. Continueremo a espanderci e a investire in questi modi per raggiungere sempre più giocatori in tutto il pianeta". In merito alla possibilità di estendere una simile opportunità anche agli altri partner coinvolti nell'accordo destinato ad accogliere Call of Duty e gli altri giochi di Activision Blizzard King in caso di acquisizione da parte di Microsoft, Sarah Bond preferisce non sbilanciarsi "Non abbiamo nient'altro da aggiungere oggi", rivela ai microfoni di Tgcom24, "ma siamo davvero entusiasti dell'accordo con NVIDIA che si concretizzerà nei prossimi mesi".
Sarah Bond ha colto l'occasione per parlare di alcuni tra i giochi annunciati in precedenza (come Perfect Dark, State of Decay 3 ed Everwild) ma non apparsi durante lo showcase digitale, confermando come nonostante l'evento organizzato da Microsoft abbia offerto una durata generosa, l'azienda americana e gli studi first-party stanno lavorando su talmente tanti progetti da rendere impossibile presentare tutto in un singolo appuntamento. "Ci sono talmente tanti progetti su cui stiamo lavorando che non è stato possibile mostrarli tutti", ci conferma Sarah Bond. "Una delle cose speciali di questo evento è stata la suddivisione in due eventi, un doppio appuntamento. Abbiamo deciso di condensare il tutto in due ore intere, ma poi ci siamo detti: 'Accidenti, abbiamo ancora così tante cose da mostrare, così tante cose fantastiche su cui i nostri team stanno lavorando e che sono ancora in fase di sviluppo!".
"Abbiamo deciso di offrire due, intensissime ore in cui ci siamo focalizzati sulla presentazione dei videogiochi first party e third party, oltre ad approfondire a fondo l'universo di Starfield", conclude Sarah Bond, lasciando intendere che ci sia ancora spazio per tante altre sorprese da parte di Xbox nei prossimi eventi in arrivo tra la fine dell'anno e il 2024.
La responsabile delle relazioni tra Xbox e i creatori di videogiochi ha affrontato anche le "polemiche" che hanno colpito Starfield dopo la conferma da parte di Bethesda della scelta di limitare il frame-rate su Xbox Series X/S a soli 30 fotogrammi per secondo. "Penso che Starfield abbia il potenziale per diventare il punto di riferimento per ciò che significa, oggi, creare un videogame", racconta Sarah Bond. "Una delle cose fantastiche che l'ingresso di Zenimax nella scuderia Xbox ha permesso è la possibilità di conoscere Todd Howard più a fondo di quanto non lo conoscessi quando lavoravo con lui come partner, di sentirgli dire come questa generazione gli abbia finalmente permesso di creare il gioco che sognava realizzare da anni, portando a compimento quella visione".
"Il modo in cui ha parlato approfonditamente della vastità di quel mondo, di quei sistemi sofisticati, del numero di scelte che il giocatore potrà effettivamente prendere come parte dell'esperienza rappresenta a mio avviso una vera e propria trasformazione per l'industria del gioco. È un esempio di quello che significa dar vita (e giocare) a un videogame".
Bond ha poi parlato di nuove, potenziali sorprese in arrivo da Xbox dopo esperienze come Pentiment e Hi-Fi Rush. C'è spazio per qualche altra sorpresa inattesa? "Penso che ci sia sempre un gioco del genere. È una delle cose che ritengo più interessanti del nostro lavoro", racconta. "Se ci pensate, ogni anno c'è un gioco che sbuca dal nulla, magari creato da un piccolo team che ha avuto un'idea a cui non aveva mai pensato nessuno prima, si tratti di una nuova meccanica o un punto di vista differente. Sono sempre entusiasta di scoprire quale gioco sia capace di sorprendermi ogni anno, è una delle parti più interessanti del settore del gaming".
La sorpresa del 2024 arriverà da Xbox? "Stiamo facendo molta attenzione quando lavoriamo con i nostri team per assicurarci di proporre questi videogiochi e mostrarvi cosa sta succedendo quando è il momento perfetto per la visione creativa. Ma, come anticipato, c'è molto altro in arrivo. Quindi rimanete sintonizzati e aspettate con ansia tutte le cose che vi mostreremo nei prossimi mesi e anni".