Ubisoft punta sulla saga Assassin's Creed: oltre a giochi vasti come Shadows, ci sarà spazio per esperienze diverse come "Hexe" e remake di vecchie glorie
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Pur cercando di differenziare il suo catalogo con vari generi e saghe differenti, Ubisoft sa bene che l'interesse attorno ad Assassin's Creed è così elevato da attirare milioni di utenti in tutto il mondo: ne è cosciente il presidente Yves Guillemot, che ha confermato la volontà di continuare a puntare sulla serie in futuro con capitoli più vasti, episodi più contenuti e una serie di remake di episodi del passato.
In un'intervista pubblicata sul sito ufficiale dell'azienda franco-canadese, il responsabile dello studio ha parlato delle strategie in casa Ubisoft e approfondito alcune delle più recenti novità svelate durante l'evento Forward.
La notizia più interessante, tuttavia, riguarda proprio il futuro di Assassin's Creed: nonostante i numerosi capitoli lanciati in un arco temporale relativamente ristretto, Ubisoft non ha alcuna intenzione di fermarsi e intende piuttosto espandere ulteriormente gli orizzonti, dedicandosi non soltanto a episodi più corposi come l'imminente Shadows, ma anche a una serie di esperienze più contenute e caratterizzate da meccaniche di gioco ben precise, come il recente Mirage o il prossimo Codename Hexe (che dovrebbe portarci nel periodo della "caccia alle streghe" e includere elementi esoterici), e alcuni rifacimenti dei capitoli più apprezzati del passato.
Proprio questo punto rappresenta un elemento interessante della strategia di Ubisoft, perché lo studio potrebbe garantire ai suoi team interni tutto il tempo necessario a lavorare su nuove esperienze in ambientazioni mai viste prima, colmando i tempi morti con i remake di alcuni episodi amati dai fan. Il primo di questi progetti, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe essere un rifacimento di Assassin's Creed IV: Black Flag che sarebbe realizzato con il supporto del team di Skull & Bones, chiudendo così un cerchio iniziato anni e anni fa, quando il titolo piratesco è nato proprio da una costola dell'avventura del protagonista Edward Kenway nei Caraibi.
Non è da escludere, tuttavia, che Ubisoft decida di sfruttare l'occasione per svecchiare alcuni degli episodi con qualche anno in più sulle spalle, come il primo episodio lanciato nel 2007 (e in tal senso, il lavoro svolto su Assassin's Creed Mirage aiuterebbe senza dubbio a velocizzarne il rifacimento) e la trilogia di Assassin's Creed 2, che porterebbe nuovamente i giocatori a esplorare l'Italia rinascimentale nei panni dell'indimenticabile Ezio Auditore da Firenze.
Insomma, pur con un numero considerevole di giochi lanciati in rapida successione, l'impressione è che Ubisoft abbia trovato una formula ideale per assicurare ai nuovi giocatori la possibilità di rivivere alcune delle storie più belle che la saga ha narrato negli anni, concedendo inoltre a coloro che conoscono già a menadito le avventure di Assassini e Templari l'opportunità di vivere nuove esperienze enormi in ambientazioni a lungo richieste (come nel caso del Giappone feudale di Shadows) o storie più contenute ma potenzialmente capaci di offrire una boccata d'aria fresca (come il succitato Hexe).