Un sondaggio australiano rileva che gli utenti che acquistano pacchetti premio nei videogame hanno maggiori probabilità di essere giocatori problematici
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I videogiochi sono la croce e delizia di diversi dibattiti mondiali ormai da diversi anni. Alcuni di questi ne hanno esaltato le doti terapeutiche, mentre altri, al contrario, si sono focalizzati sull'aspetto patologico che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha ribattezzato sotto il nome di dipendenza da gaming. Tra le varie cause ci sarebbero sicuramente le microtransazioni, legate a diversi giochi e l'acquisto delle famose loot box: ora uno studio australiano rivela che coloro che acquistano queste scatole dei desideri sono i più inclini a diventare dipendenti dal gioco.
Lo studio fa parte di una ricerca partita con un sondaggio condotto nel mese di giugno che ha rilevato che più di due terzi dei giocatori pensano che l'acquisto di loot box costituisca gioco d'azzardo.
La CQUniversity, in collaborazione con il Laboratorio Sperimentale di Ricerca sul Gioco d'azzardo australiano, ha costruito dunque uno studio che esamina l'ipotesi che le loot box "preparino" i giovani al gioco d'azzardo. Gli esperti hanno esaminato i comportamenti di gioco di 1.954 persone di età compresa tra 12 e 24 anni che vivono nel New South Wales, lo stato più grande dell'Australia per densità di popolazione.
Mentre solo il 32,9% degli intervistati aveva speso denaro in loot box, l'importo medio speso è di circa 32 dollari americani al mese da parte dei giocatori adolescenti (12-17 anni) e di 51 dollari da parte dei più grandi (18-24 anni). Di tutti i giocatori intervistati, il 53,8% ritiene che le loot box nei giochi costituiscano gioco d'azzardo, mentre il 73,1% ritiene che le loot box creino una vera e propria dipendenza.
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Il 59% degli adolescenti e il 65,6% degli adulti ha affermato che il motivo di tali acquisti sia la semplice curiosità di scoprire cosa nascondano le loot box, mentre il 44,3% degli adolescenti e il 48,2% degli adulti afferma di farlo per competere con altri giocatori, perché vuole "ottenere oggetti per avanzare più rapidamente nel gioco".
Lo studio ha anche rilevato che il 22,3% degli adulti partecipanti al Problem Gambling Severity Index, ossia il sondaggio atto a rivelare se i propri comportamenti di gioco siano potenzialmente inclini alla dipendenza, fosse costituito da giocatori problematici. I giocatori che hanno acquistato una loot box negli ultimi 12 mesi sono proprio coloro che hanno maggiormente rischiato di cadere nel gioco d'azzardo durante il corso dell'ultimo anno.