Negli ultimi tre anni, l'ex-campione del mondo di Dead or Alive ha commesso oltre 100 furti prima dell'arresto
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Quindici anni fa, Tomoyuki Inui era uno dei volti più importanti della scena eSports, considerato senza dubbio il giocatore più forte di Dead or Alive Ultimate. Il picchiaduro di Team Ninja aveva permesso al giovane giapponese di salire agli onori della cronaca con la vittoria all'evento World Cyber Games 2005, durante il quale Inui ha rappresentato i colori della propria nazione battendo, uno dopo l'altro, tutti gli avversari.
Il giocatore ha continuato a calcare la scena competitiva nei dieci anni successivi, vincendo ulteriori competizioni (inclusi i tornei ufficiali di Dead or Alive) fino al 2014. Da quel momento in poi, però, la partecipazione di Inui ai tornei eSports è diminuita notevolmente, portando il giocatore a non poter più affrontare un certo tenore di vita.
Lo scorso febbraio, l'ormai 33enne Inui è stato arrestato dalla polizia di Tokyo per furto.
Inui era stato beccato dopo aver fatto irruzione nella casa di una donna 84enne nel centro di Tokyo e rubato 2.6 milioni di yen (circa 20mila euro) che la donna custodiva all'interna del salotto. Inui si era introdotto all'interno della residenza dell'anziana rompendo una finestra al primo piano, attirando così l'attenzione della padrona di casa.
La polizia ha trovato parte del denaro rubato da Inui all'interno della sua abitazione, dopo aver perquisito a fondo la casa del sospettato. "Con il calare della mia attività da giocatore professionista, ho dovuto trovare qualcosa per guadagnarmi da vivere", avrebbe confidato Inui alle forze dell'ordine, confermando di aver compiuto più di cento furti negli ultimi tre anni.
Difficile stabilire cosa abbia portato Inui a passare da una carriera di successo come campione di videogiochi a ladro seriale, ma dopo aver confessato oltre un centinaio di crimini, difficilmente sentiremo parlare di lui nei prossimi tornei di Dead or Alive.